UN PUNTO PER RIPARTIRE… ma che desta perplessità. Il Catania rischia grosso nel derby delle incognite

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Nessun vincitore, nè vinto. A mente lucida, il dilemma bicchere mezzo pieno/mezzo vuoto si risolve con la considerazione di un risultato che, praticamente, non accontenta nessuno. Il Palermo, che pregustava la grande impresa, ed il Catania che non ha approfittato del momento di grave difficoltà ed imbarazzo degli avversari.

Il derby delle incognite, lo abbiamo definito così. Perchè senza pubblico sugli spalti viene meno l’essenza, il sale di uno dei derby regionali più sentiti in Italia. Aggiungiamoci che il Covid-19 ha colpito ancora duramente il Palermo, in sostanza privandolo della possibilità di effettuare sostituzioni. A differenza del Catania che, invece, nell’arco dei 90′ aveva il prezioso vantaggio di poter cambiare pedine in campo gestendo al meglio le risorse fisiche. Ma quando si dice che i derby sfuggono ad ogni pronostico, non è una frase fatta. Spesso, anzi, chi parte svantaggiato riesce a ricavare dentro di sè quella carica che, magari, non sapeva di avere. Inconsciamente raddoppia i propri sforzi, gettando il cuore oltre l’ostacolo. E’ stato il caso del Palermo che, malgrado le condizioni proibitive, ha reso la vita durissima al Catania sfiorando la vittoria.

L’impressione è che i rossazzurri siano arrivati fin troppo carichi all’appuntamento. Più silenzi a Palermo per una partita che si carica da sola, tante chiacchiere a Catania con un primo tempo che, non a caso, ha visto l’Elefante deficitario in primis sotto il profilo mentale. Parte tutto dalla testa, del resto. Se non sei mentalmente all’altezza, rischi grosso. Ed il Catania ha rischiato veramente tanto, al cospetto di un Palermo che ha lottato con le unghie e con i denti dal primo all’ultimo secondo.

I tifosi etnei vanno capiti per la delusione post-derby, soprattutto per la pochezza evidenziata dalla squadra di Raffaele nel primo tempo, in occasione della gara più importante dell’anno. I rosanero, al netto delle numerose assenze (anche al Catania mancavano tanti giocatori importanti), schieravano comunque un undici di tutto rispetto e questo è doveroso sottolinearlo. Ma l’atteggiamento del Catania nei primi 45′ non è stato all’altezza delle aspettative, non riuscendo a pareggiare la foga agonistica e l’impegno di un avversario che ha dato battaglia fin dalle battute iniziali.

Nel corso della ripresa, complice il calo fisico del Palermo e la strigliata di Raffaele all’intervallo, la formazione rossazzurra ha cambiato marcia calandosi meglio nello spirito del derby. Alla fine è venuto fuori un 1-1 che fa ripartire il Catania dopo due sconfitte di fila ma non lo può soddisfare. Nè tantomeno il risultato appaga il Palermo, ancora in fondo alla classifica e tuttavia consapevole di avere dato veramente tutto sul rettangolo verde malgrado la situazione precaria.

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