PALERMO IN 12 E NON IN 13? Ecco cosa dice una lettura più approfondita del regolamento

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Più di qualcuno è rimasto sorpreso dal fatto che lunedì sera, in occasione del derby, il Palermo abbia reso disponibili 12 calciatori e non 13, come lasciava intendere inizialmente l’interpretazione del regolamento anti-Covid in Lega Pro. La stessa società rosanero, peraltro, nelle ore che precedettero il fischio d’inizio aveva diffuso un comunicato parlando di 11 calciatori a disposizione più due portieri del settore giovanile aggregati al gruppo. Leggendo la distinta, però, era presente il solo Matranga, estremo difensore di 18 anni.

In condizioni analoghe, varie partite del campionato di terza serie sono state rinviate poichè le regole vigenti dicono formalmente che “la gara sarà regolarmente disputata, purché la società in questione, una volta ottenuti i risultati dei predetti test/accertamenti, possa schierare almeno 13 calciatori della rosa della prima squadra – tra i quali almeno un portiere – che siano risultati negativi al virus SARS-CoV-2″.

Da una lettura più approfondita del regolamento, però, si evince anche che qualora siano disponibili meno di 13 calciatori della rosa della prima squadra – tra i quali almeno un portiere – che siano risultati negativi al virus SARS-CoV-2, su istanza del club interessato, la Lega potrà autorizzare il rinvio della gara e la riprogrammazione della stessa alla prima data utile. Qualora non sia possibile, nel rispetto della calendarizzazione in essere, la riprogrammazione della gara entro il termine della stagione regolare, l’istanza di rinvio sarà rigettata e la gara verrà regolarmente disputata.

Se l’interpretazione è corretta, dunque, la Lega ha assunto la decisione di non rinviare la disputa del derby Palermo-Catania per esigenze di calendario. A prescindere dal numero di giocatori disponibili inferiore alle 13 unità.

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