DIFESA: tra defezioni e mercato ridisegnate le gerarchie della linea arretrata

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“Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia” recita una celebre formula matematica. Il concetto può essere esteso facilmente anche al Catania di Raffaele, che tra infortuni e calciomercato ha visto mutare il proprio assetto difensivo in funzione della stabilità del reparto e degli equilibri di squadra.

Dopo aver puntato inizialmente sul terzetto composto dal roccioso Tonucci, l’esperto Claiton e il carismatico leader Silvestri, l’allenatore del Catania si è visto costretto a ridefinire l’assetto alla luce della parziale indisponibilità dei primi due nel corso del girone d’andata. Mister Raffaele ha fatto affidamento sulla duttilità dell’eclettico Zanchi, schierandolo il più delle volte nella linea dei difensori, e dato fiducia al giovane Noce. Il mercato di riparazione ha poi sparigliato le carte e ridefinito l’assetto della linea arretrata. Gli arrivi di Antonio Giosa e Simone Sales hanno permesso al tecnico rossazzurro di proseguire con profitto il lavoro intrapreso nei mesi scorsi, confidando sulla comprovata affidabilità degli acquisti invernali con cui ha condiviso il positivo biennio di Potenza.

Le rinnovate gerarchie del reparto arretrato vedono ad esempio il brasiliano Claiton dietro i nuovi arrivi. L’approdo a Catania dell’ex baluardo difensivo di Crotone e Cremonese era stato salutato favorevolmente da tifosi e addetti ai lavori. Giocatore dai trascorsi importanti, tecnicamente dotato e con la stoffa del leader, ultimamente è stato frenato da alcuni problemi fisici che ne hanno limitato l’impiego. Assente dai campi di gioco dal 6 dicembre, giorno di Catania-Cavese, mister Raffaele è consapevole di poter contare anche su di lui per il rush finale di stagione in cui si dovranno gestire al meglio energie e uomini in campo.

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