FUTURO CATANIA: il tempo incalza, la Sigi si adopera per garantire la sopravvivenza del club

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Catania Calcio, Torre del Grifo Village

Sono ore bollenti alle pendici dell’Etna riguardo le tumultuose vicende societarie del Catania. Come un anno fa, città e tifoseria stanno vivendo giorni di “passione” in merito alle sorti dell’antico sodalizio calcistico. La partita più importante si gioca presso gli uffici di Torre del Grifo e i tavoli degli enti istituzionali. Il Catania è chiamato a definire gli accordi transattivi con l’Agenzia delle Entrate e il Comune di Mascalucia in modo da poter presentare il piano di ristrutturazione dei debiti in Tribunale.

Il tempo è l’avversario più duro da fronteggiare. Il futuro del club si snoderà nelle prossime settimane attraverso una deadline che porta all’iscrizione al prossimo campionato di Serie C, categoria in cui il sodalizio etneo milita ininterrottamente dal 2015. «Servono 4 milioni di euro da qui a metà giugno», ha ricordato l’avvocato Giovanni Ferraù, Presidente di Sigi S.p.A., per ottemperare alle pratiche di iscrizione al campionato. Per far fronte agli impegni occorre al più presto un ulteriore immissione di capitali nelle casse societarie, fiaccate dai tanti debiti e con gli introiti ridotti nell’anno della pandemia.

Nel frattempo la Sigi si sta guardando attorno, sono attualmente in corso interlocuzioni con potenziali investitori. Stando a quanto evidenziato da Gaetano Nicolosi, principale azionista di Sigi, attraverso le pagine del quotidiano “La Sicilia”, con due gruppi stranieri si sarebbe arrivati allo scambio di documenti. La società controllante del Calcio Catania tiene la porta aperta a Joe Tacopina ma al tempo stesso lancia l’appello a professionisti e tessuto imprenditoriale locale affinché proprio dal territorio arrivi l’impulso atto a garantire la sopravvivenza del club.

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