FUTURO CATANIA: fallimento pilotato strada percorribile?

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Torre del Grifo, Catania

Tra debiti da saldare, stipendi da pagare e impegni da mantenere si fa largo in casa Catania l’ipotesi del fallimento pilotato. E’ una pista percorribile? Vedremo. Di sicuro vanno ricercate delle vie d’uscita. Tale soluzione si concretizza quando una società presenta spontaneamente istanza di fallimento salvando il titolo sportivo, che finirebbe all’asta. Verrebbe nominato un curatore fallimentare per gestire l’attività corrente e poi via alle proposte di acquisto. Chi compra il titolo, fonda una nuova società che riparte con il suddetto titolo sportivo, cioè dalla categoria in cui la (ormai) defunta squadra si trovava. La nuova società dovrebbe accollarsi soltanto i debiti della gestione sportiva (verso i tesserati e verso le altre società), mentre tasse e debiti verso altri fornitori e creditori si risolverebbero seguendo il consueto iter di fallimento. Ma bisogna fare in fretta.

Intanto i giocatori hanno messo in mora la società, stanchi di non essere retribuiti per quello che è a tutti gli effetti un lavoro, con affitti e spese rilevanti da sostenere per un gruppo di ragazzi che non guadagna certamente cifre da capogiro, pretendendi delle risposte dall’attuale proprietà del Calcio Catania. Alla Sigi il compito di trovare soluzioni adeguate, in un momento in cui le certezze scarseggiano e le difficoltà aumentano.

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