BALDINI: al “Franco Scoglio” con in mente il ricordo di un maestro

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Lo stadio messinese è intitolato anche al compianto Franco Scoglio, il “Professore” laureato in Pedagogia molto popolare nell’ambiente calcistico e che allenò a più riprese anche il Messina. Scoglio morì il 3 ottobre 2005, in circostanze drammatiche, colto da un infarto mentre partecipava a una trasmissione televisiva della rete locale Primocanale di Genova, città che lo aveva adottato. Scoglio si sentì male dopo un vivace confronto telefonico con il presidente del Genoa Enrico Preziosi e improvvisamente si accasciò con la testa all’indietro sulla poltrona dove era seduto. La trasmissione fu immediatamente sospesa per consentire l’intervento dei soccorritori del 118, ma tutti i tentativi di rianimazione risultarono vani. Lo stesso conduttore, Giovanni Porcella, e gli ospiti in studio, tra cui Claudio Onofri e Nino Pirito, cercarono in ogni modo di rianimare Scoglio prima dell’arrivo del 118, ma non riuscirono nel loro intento. Si avverò quindi la sua “auto-profezia”, quando disse “Morirò parlando del Genoa”.

Scoglio era molto amato e stimato dai sostenitori rossoblu: al suo funerale a Genova parteciparono ben 10 000 persone per tributargli un ultimo commiato. Successivamente tornò per l’ultima volta a Messina accolto allo stadio “Giovanni Celeste” da un vasto gruppo di tifosi (3 000), per poi partire per l’ultimo viaggio nella città natale di Lipari. Francesco Baldini, attuale tecnico del Catania, è in qualche modo legato alla figura di Scoglio. Fu grazie a lui, infatti, che dopo essere stato escluso dal giro della Prima Squadra alla Lucchese vi rientrò collezionando 17 presenze tra i cadetti prima di passare alla Juventus esordendo in Serie A. “E’ stato lui a lanciarmi nella Lucchese quando rilevò Orrico. Avevo 18 anni, mi vide nella Primavera ed il giorno seguente ero con la prima squadra. Mentre altri si arrovellano con il risultato di complicarlo, lui aveva la straordinaria capacità di semplificare il calcio. Mi diceva: “Tu pensa a fare solo queste tre cose….”. Quell’anno collezionai una ventina di presenze e, a fine stagione, mi volle la Juventus. Fu proprio Scoglio a parlare con Boniperti per farmi andare a Torino. Per un giocatore è fondamentale avere chiari i compiti da eseguire e Scoglio in questo era un maestro. Gli devo molto”, le parole rilasciate a mezzo stampa anni fa da Baldini che non dimenticherà mai una figura fondamentale nella propria carriera.

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