EX ROSSAZZURRI – Mascara: “Biondi, all’inizio può avere risentito del ritorno in C. Si vede la mano di Baldini. Asta, chi compra il Catania non è detto che vinca subito…”

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L’ex rossazzurro Giuseppe Mascara, nel corso della trasmissione ‘Unica Night’, in onda su TeleJonica, commenta la situazione che attraversa il Catania tra campo ed extra campo. Ecco un estratto ripreso da TuttoCalcioCatania.com:

“I ragazzi e lo staff stanno dimostrando che possono dire la loro al di là delle vicissitudini societarie. Pensano solo al campo ed è la cosa migliore per andare avanti. Sabato Baldini ha vinto la partita spostando Greco mezzala, devastante sotto tutti i punti di vista perchè partiva da dietro, riusciva ad inserirsi. Ha qualità e quantità. E’ uno sempre propositivo, vuole la palla e non ha paura di perderla. Comincia ad essere un giocatore importante, ma tutti i calciatori del Catania sono in forte crescita. Questo perchè il mister è riuscito a trasmettergli le proprie idee, a creare uno spogliatoio unito. Anche Rosaia, faticando, ha trovato continuità di gioco attraverso le prestazioni. Chi non gioca ci rimane male ma sa che da un momento all’altro può essere chiamato in causa e fa la differenza”.

“Biondi? Sabato ha esultato sotto la Curva Nord, era il suo sogno fin da piccolo. In quei casi non senti neanche la corsa in più quando vai sotto la curva. Per Kevin, da catanese, sarà stata un’emozione doppia. Mentalmente può avere risentito all’inizio del fatto di essere tornato in C, visto che la B gli dava la possibilità di trovarsi un pò più vicino alla A, categoria desiderata da tutti, dovendo riconquistarsi tutto quello che aveva fatto prima a Catania. Fermo restando l’importanza di giocare a Catania e che ci sono piazze in A che non hanno niente a che vedere con quella etnea”.

“Baldini? L’ho conosciuto tanti anni fa al Genoa come calciatore e uomo. E’ un ragazzo semplice, adesso opera sotto un’altra veste e si vede che ama il proprio lavoro. E’ maniaco del lavoro svolto, cura i minimi particolari. Si vede in questa squadra la mano dell’allenatore. Asta? Chi mostra non ha, chi non mostra ha. Se io compro la macchina non lo dico a tutta l’Italia, vado dal concessionario e la compro. Poi chi dovesse comprare il Catania dovrebbe gettare le basi, affidandosi a persone competenti. E non è detto che vinca subito. La C è il campionato più difficile. il Bari ha speso 50 milioni di euro in 3 anni e rischia di rimanere ancora in questa categoria. A Lecce e Benevento ci sono voluti anni per risalire. L’importante è che ci sia un progetto serio e duraturo nel tempo. La C è tremenda, perchè ogni anno c’è sempre la sorpresa. Alla fine se investi e c’è la qualità, vai in B ma serve tempo per programmare”.

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