AVV. CARBONE: “Fondamentale ruolo Comune e verbi coniugati al presente”

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A proposito della necessità di approntare un rilancio del calcio a Catania e delle tempistiche per farlo, la redazione di QdS.it ha contattato l’avvocato Fabrizio Carbone, Vice Coordinatore Regionale Sicilia Associazione Italiana Avvocati dello Sport:

“Ogni stagione calcistica si conclude il 30 giugno. È da quel momento che ufficialmente comincia la stagione successiva, con tutti gli adempimenti necessari alla predisposizione dei campionati. Ovviamente, sin dal mese di maggio, con le Giunte Federali e il Consiglio Federale si stabiliscono, di volta in volta, i parametri per la concessione delle licenze, i requisiti patrimoniali e tutto quanto serva per ottenere l’iscrizione al campionato di competenza. In una situazione come quella di Catania il punto di riferimento è l’articolo 52, comma 10 delle Norme Organizzative Interne Federali. Tale norma stabilisce che il Comune può presentare alla FIGC una società che venga ammessa a rappresentare la Città nel panorama calcistico nazionale attraverso l’iscrizione, anche in sovrannumero, a un campionato della LND. Vagliati i requisiti soggetti, oggettivi e patrimoniali della società proposta dal Comune e versata da questa la somma a fondo perduto stabilita dalla Federazione, si perfezionerà la partecipazione al campionato”.           

“Il ruolo dell’Ente Locale è fondamentale perché spetta ad esso, nell’ambito della discrezionalità amministrativa, proporre un soggetto ai vertici federali. Ouò indire un bando, predisporre un invito ad offrire o altre forme competitive stabilendo i requisiti minimi che deve possedere tale soggetto. Il Comune può chiedere un business plan chiaro e realistico, evidenze bancarie, requisiti di onorabilità dei soci, progetti di sviluppo di settore giovanile, preferenza per società che consentano forme di azionariato popolare disciplinate secondo legge. Nulla vieta al Comune ma anzi suggerisce di emanare un provvedimento volto a recepire le eventuali manifestazioni di interesse in maniera assai rapida. Questo consentirebbe di capire chi è veramente interessato, quali sono le basi economiche, chi dovrebbe comporre il management e molto altro. Magari stabilendo un termine non brevissimo per la presentazione delle offerte ma comunque entro il mese di giugno. La FIGC in questa fase non ha nessun obbligo di comunicare alcunché al Comune, restando certamente utile il dialogo e la condivisione. Serve concretezza, meno parole al vento e verbi coniugati non al futuro ma al presente”.

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