LA SICILIA: il Catania tra speranze, silenzi e ricordi

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L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna

Anche il quotidiano locale menziona la data del 21 maggio 2006, quando 8.000 tifosi rossazzurri partirono alla volta di Lecce per affrontare il Catanzaro in campo neutro. Per l’occasione il catanese per eccellenza Orazio Russo portò un omaggio floreale sotto la tribuna centrale prima del fischio d’inizio, rispettando la memoria dei tifosi Carmelo Ligreci e Fabio Seminara, che persero la vita all’altezza della strada statale jonica 106 di Roseto Capo Spulico, piccolo comune calabrese, luogo che da un decennio abbondante conserva un significativo ricordo per chiunque ami i colori rossazzurri. Il 3-1 finale fu privo di gioia, ma denso di emozioni. Ancora oggi quella data è un simbolo di fede e sostegno per la tifoseria rossazzurra. “Un tema se vogliamo più che mai attuale, quello della fede calcistica – si legge – che non si circoscrive al singolo episodio, ma tocca quel cuore unico che batteva nel 2006, alla vigilia di un glorioso salto nel calcio che conta, e batte tutt’oggi, tra la sofferenza di una domenica senza pallone e le lacrime d’amarezza per un fallimento causato da personaggi scellerati. E come se questo non bastasse, della ‘ripartenza’ non si conoscono i termini e non si comprendono le modalità. La fede rossazzurra oggi ha la sagome della grande speranza, o dell’attesa. Verosimilmente entrambe, con un’estate rovente all’orizzonte e tante incognite che catalizzano le discussioni della piazza”. 

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