SCIBILIA: “Gruppo Pelligra andrebbe ben oltre i costi medi. Progetti anche per la città, investimenti su stadio e Torre del Grifo. Logo Calcio Catania…”

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Dante Scibilia, advisor del gruppo australiano interessato al Catania, ai tg di Antenna Sicilia e Telecolor ha fornito qualche dettaglio relativamente alla partecipazione al bando pubblicato dal Comune:

“L’idea nasce da lontano. L’operazione a cui avevo partecipato con l’avvocato Tacopina mi ha permesso di acquisire molte informazioni e conoscenze sul mondo del Calcio Catania. Questo ci ha aiutato a proporre l’iniziativa. Un paio di settimane fa si è avvicinato il dottor Pelligra che, essendo originario della Sicilia, si è subito entusiasmato e quindi poi abbiamo fatto diversi incontri ed analisi giungendo alla presentazione della domanda. Ci aspettiamo che venga presa seriamente in considerazione, su questo non ho dubbi perchè mi pare che ci sia entusiasmo intorno alla nostra proposta. Aspettiamo fiduciosi il termine che ci ha dato l’amministrazione comunale per sciogliere le riserve”.

“Io credo che a Tacopina vada dato il merito di aver creduto nel Catania per primo in una situazione molto complicata con quasi 60 milioni di debiti e di aver provato a fare un percorso virtuoso per poter risanare l’attività sportiva etnea, anche prendendosi determinati rischi. Purtroppo l’affare non è andato in porto, però tutto quel lavoro mi ha permesso di ricavare determinate informazioni su cui costruire la documentazione. Ad esempio avevo visitato più volte Torre del Grifo, ho visto i conti della società e avuto modo di parlare con le persone. Abbiamo inquadrato i numeri e le opportunità. Questo ha aiutato il nostro cliente a decidere in un tempo più breve”.

“Investimenti? Non solo in relazione all’area sportiva ed in termini di giocatori, perchè i giocatori sono una componente ma è la struttura che aiuta a vincere. Quindi l’idea è di costruire una struttura professionale con persone che provengono dal mondo del calcio e sono in grado di dare un contributo, di costruire un team che assieme ai calciatori porti questa squadra verso categorie superiori. Poi gli investimenti saranno sulla parte operativa ma anche strutturale. Per Torre del Grifo c’è una partita da giocare e l’interesse per acquisirlo stanziando delle risorse che rientrano in questa logica. E’ un complesso che è stato trascurato per tanti anni. Oggi ha delle carenze che devono essere colmate e necessita di manutenzioni importanti di natura ordinaria e, soprattutto, straordinaria. E’ previsto anche un investimento nell’area stadio per renderlo una parte integrata con la città”.

Sarà l’amministrazione comunale a valutare i nostri numeri. Non vorrei entrare nelle fase dei proclami, noi proponiamo un progetto serio fatto di idee e concetti. I numeri sono importanti però rappresentano la conseguenza delle attività che andremo a svolgere. Io lavoro nel calcio da tanti anni, conosco i costi medi per gestire delle rose competitive. Noi abbiamo ipotizzato di andare ben oltre i costi medi. Non sarà un problema individuare i giocatori, ma i campionati non si vincono solo con i soldi. Bensì con una rosa che al di là dei nomi sia costruita per vincere. Facendo le scelte giuste. Intanto si deve partire dal direttore generale, finchè non abbiamo la società non mi piace fare proclami con persone che non potremmo contrattualizzare qualora il Comune non ci desse la possibilità di essere noi a portare avanti la storia del Calcio Catania. Buttare nomi tanto per fare un pò di clamore non credo serva, è più utile ragionare con le idee. Dopo le persone arriveranno, ci stiamo già parlando ma credo sia coretto mantenere una certa riservatezza nei loro confronti”. 

“Il gruppo Pelligra può dare un contributo in termini di progettualità, capacità di realizzare determinati progetti condivisi con l’amministrazione comunale. La logica non è quella di dare delle somme a pioggia ma creare delle realtà che poi diventino autonome, sviluppando delle situazioni che nel tempo possano perdurare e produrre occupazione, benessere, aiuti, ecc. Alcuni saranno progetti di charity, di sviluppo economico, altri di natura sociale, sanitaria per aiutare le fasce più deboli. Qui si parte da zero, quindi nel primo mese e mezzo di lavoro si dovrebbe correre per sviluppare tutte le attività in essere mentre la squadra comincerà ad allenarsi. Subito dopo interloquiremmo con la Curatela per trovare un percorso che ci possa consentire di acquisire più velocemente possibile la denominazione ed il logo del Calcio Catania 1946 che dovrà avvenire attraverso un bando pubblico”. 

==>>UFFICIALE – Il Comune ha deciso: sarà Pelligra a costituire il nuovo Catania<<==

 

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