SERIE D: l’età media delle ultime vincitrici del Girone I. Tanta esperienza a Bari, a Messina la gioventù fece la differenza

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Come esternato a più riprese da tutti i professionisti del settore, il campionato di Serie D è un “torneo per giovani”, anche perché la regolamentazione stessa della FIGC impone tassativamente l’utilizzo di almeno quattro under per ciascuna partita per l’intero arco del match. Eccezion fatta per le cause di forza maggiore, a ciascun giovane sostituito dovrà corrispondere un altro ragazzo della medesima fascia d’età o addirittura più piccolo, in modo tale da rispettare perfettamente la normativa nazionale (che, qualora non venisse perseguita, prevederebbe la sconfitta a tavolino). In virtù di queste considerazioni il Catania dovrà attrezzarsi per reperire sul mercato i migliori talenti possibili non soltanto da un punto di vista tecnico ma anche mentale, visto che dovranno reggere le pressioni di una piazza che non accetterà obiettivi diversi dall’immediato ritorno in Serie C.

Tuttavia come enunciato da molti protagonisti, per vincere in Serie D servirà anche il contributo di persone più esperte e magari quello di vecchie glorie etnee, le quali dovranno trasmettere al gruppo il senso di responsabilità, attaccamento e rispetto verso la maglia rossazzurra, aiutando i compagni di squadra a comprendere quali onori ed oneri implichi giocare nel Catania. Appare quindi evidente che soltanto attraverso il giusto mix di giovani ed esperti si potranno ottenere grandi risultati, come d’altronde dimostra anche l’età media degli ultimi vincitori del Girone I della Serie D.

Nella stagione ‘15/16 il Siracusa di mister Sottil presentava un’età media abbastanza consistente (26,4 anni), puntando sui giovani soprattutto nel ruolo di portiere e terzino, mentre in mediana ed in attacco il direttore Laneri si affidò più a giocatori esperti (Baiocco, Mascara, Lele Catania, Savanarola, ecc.) che su elementi emergenti. Anche la vincitrice dell’anno successivo, la Sicula Leonzio, creò un buon mix tra giovani e veterani un po’ in tutti i reparti, amalgamando esperienza e freschezza. La scelta intrapresa dalla società bianconera si rivelò decisamente vincente visto che la compagine lentinese vinse quel campionato con dieci punti di vantaggio dalla diretta inseguitrice.

Nella stagione ‘17/18 la Vibonese del presidente Pippo Caffo abbassò leggermente l’età media della squadra vincitrice senza però ridurre la propria qualità. Nonostante la presenza di tanti giovani, il club rossoblu puntò su un portiere esperto come Mengoni, dei difensori centrali abbastanza scafati (Rea ed Altobello) e due prime punte di grande esperienza come Bubas e Dorato. Il resto della compagine era composto da giovanissimi ed atleti ancora emergenti ma dalle ottime prospettive (su tutti Tito e Luigi Silvestri). Nel torneo ‘18/19 il Bari, vera e propria macchina da guerra, non si pose compromessi ingaggiando sia elementi giovanissimi che veri e propri veterani come Maurantonio (37 anni), Di Cesare (35), Mattera (34), Cacioli (36), Brienza (39), Floriano (31) e Iadaresta (32). Nonostante la presenza di così tanti over i galletti centrarono l’immediato ritorno tra i professionisti, incominciando così il progetto di rilancio ideato dalla proprietà De Laurentis.

Nel torneo seguente il Palermo di Mirri ritenne che la carta vincente potesse essere rappresentata da un mix più omogeneo, sebbene sia come primo portiere (Pelagotti) che come attaccanti (Sforzini, Ricciardo, Santana, Floriano) furono scelti degli elementi di grande esperienza. Le vincitrici delle ultime due stagioni, rispettivamente ACR Messina e Gelbison, rappresentano le classiche eccezioni alla regola, dato che entrambe le compagini hanno conquistato la promozione con una rosa molto giovane (età media inferiore ai 23 anni).

Di seguito il riepilogo statistico delle squadre vincitrici del girone I di Serie D dal 2015 in poi:

  • ‘15/16: Siracusa (età media 26,4 anni)
  • ‘16/17: Sicula Leonzio (26,7)
  • ’17/18: Vibonese (24,5)
  • ’18/19: Bari (28,6)
  • ’19/20: Palermo (25,7)
  • ’20/21: ACR Messina (22,5)
  • ’21/22: Gelbison (22,7)

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