LA SICILIA – Lodi: “Il mio rapporto con Catania va oltre la professione. Dovremo lottare ogni domenica. Insegerò l’amore per questa maglia”

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foto Catania FC

L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna

Alla vigilia di Sancataldese-Catania, il quotidiano locale pubblica alcune dichiarazioni rilasciate da Francesco Lodi, speranzoso di vivere una stagione memorabile vincendo il campionato di Serie D:

“A fine stagione ho ricevuto tanti attestati di stima da parte di club che avrebbero voluto tesserarmi. Ma il mio unico obiettivo era poter ritornare a Catania per giocare al ‘Massimino’. Ringrazio la società che ha avuto fiducia in me. Ora devo ripagare tutto questo. Mi è stato chiesto di restare il giocatore che sono e fare capire l’importanza della maglia, del luogo in cui stiamo giocando”.

“Affronteremo un campionato difficile. Ogni domenica tutti faranno a gara per metterci alle corde. Serve subito la mentalità giusta, esprimeremo anche l’adeguata qualità. Un anno e mezzo in D mi è bastato per comprendere come ogni domenica sarà una sfida importante. Fuori casa si dovrà lottare come mai, perchè troveremo campi pieni di buche”.      

“Reazioni contrastanti dei tifosi al mio ritorno? Sono abituato, anche nel 2017 quando ho lasciato la Serie A con l’Udinese per tornare in C, c’erano contenti e scontenti. Non a tutti possiamo piacere. L’importante è mettere in campo il bene del Catania come gruppo e non distinguere Ciccio Lodi o altri giocatori”. 

“Mister Ferraro? Mi chiede di fare quel che ho sempre fatto partendo da dietro. Dare una mano, essere un leader con una parola positiva ai giovani. Bisogna far capire loro l’importanza del luogo in cui si sta giocando. I tifosi ci seguono e ci seguiranno in campo e questo è un grande segnale”.

“Grella? Ha tre mondiali disputati nel suo curriculum di atleta. Ha giocato nel Parma, nell’Empoli, nel Torino, pure in Inghilterra. Aveva le qualità per stare ad altissimo livello, grande temperamento, si faceva sentire anche fuori dal campo. Quando mi allenavo da giovane ho preso da lui tante legnate (rimproveri classici di un calciatore più esperto) e mi ha fatto crescere con consigli adeguati”. 

“San Cataldo? Abbiamo sostenuto un buon ritiro, l’inizio del campionato ritardato è un vantaggio per noi. I meccanismi sono da perfezionare vista la campagna acquisti in corso. Ma non ci sono alibi, da domenica si fa sul serio. Torno per la quarta volta perchè Catania è più di una squadra per quello che è il mio vissuto di persona e di calciatore. Il rapporto va oltre, se vivo qui da anni, se rifiuto altri club che bussano alla porta, e desidero tornare qui c’è un motivo: voglio provare a vincere un campionato, vediamo una volta per tutte di vincere una stagione in rossazzurro”.

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