ESCLUSIVA – Bifera: “Catania, i tifosi non ti lasceranno mai solo. Quei derby col Messina…”

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Prendere spunto ed insegnamento dal passato per plasmare un radioso futuro. Dovrà essere questo il mantra del Catania SSD, la nuova realtà calcistica cittadina che in pochissimo tempo spera di militare nuovamente in Serie A. Nella speranza che tutto questo si concretizzi, la redazione di TuttoCalcioCatania.com ha sentito telefonicamente uno dei protagonisti assoluti delle promozione in C1 durante la stagione ‘98/99: il portiere Francesco Bifera. L’ex numero uno degli etnei ha ripercorso alcuni dei momenti più significativi vissuti in rossazzurro, proiettandosi poi al prossimo campionato di Serie D e sull’importanza del ritorno massiccio della tifoseria allo stadio.

Francesco, nonostante tu abbia militato soltanto una sola stagione sei rimasto fortemente legato a questa città e molto amato dai catanesi…
Nonostante io sia nato a Taormina sono fortemente legato alla città di Catania e mi sento un catanese a tutti gli effetti. Quando ero piccolo sono cresciuto guardando le partite dei rossazzurri pertanto giocare nel Catania per me ha significato tantissimo visto che mi ha dato la possibilità di coronare un sogno avuto sin da bambino. Inoltre se a distanza di tanti anni la gente ancora mi scrive sui social parlando di quei momenti e dimostrandomi tantissimo affetto, vicinanza e gratitudine vuol dire che comunque sono riuscito a lasciare il segno facendomi apprezzare anche a livello personale e per la mia profonda passione ed amore verso questi splendidi colori.

Quali sono stati i momenti più emozionanti e particolari vissuti alle pendici dell’Etna? C’è una partita in particolare che ricordi con più emozione?
In generale la stagione ‘98/99 è stata assolutamente indimenticabile. Il Catania veniva da tante annate deludenti non riuscendo a vincere il campionato di C2 ma in quel torneo lì noi, con l’aiuto di tutti, riuscimmo ad ottenere la promozione ed a conquistare un traguardo importantissimo per la squadra e la città. Le sfide che ricordo con più nostalgia sono sicuramente i due derby con il Messina. All’andata, giocata in trasferta, noi partimmo con la seconda maglia che però era molto simile alla loro. Nonostante in quel caso toccasse ai padroni di casa cambiare la casacca, la società giallorossa non lo fece. Avremmo rischiato di non poter giocare la partita e perdere a tavolino ma in nostro aiuto corsero i tifosi che dagli spalti ci lanciarono le loro maglie rossazzurre. Credo che questa sia stata una cosa mai vista prima ed assolutamente indimenticabile. Anche la sfida di ritorno fu straordinaria. Nonostante gli anni non proprio positivi e la categoria di militanza, lo stadio era una bolgia. Il “Massimino” ribolliva di passione e c’erano almeno 20/25 mila persone. Il gol a tempo quasi scaduto (90’+2 Manca), il boato della gente, il triplice fischio e l’esultanza finale sono stati dei momenti che non potrò mai dimenticare. Tra le altre cose quella vittoria per 1-0 fu fondamentale perché a quattro giornate dalla fine ci diede la quasi aritmetica certezza della vittoria del campionato.

Dopo tanti anni bui culminati con il fallimento, il calcio cittadino è ripartito dall’imprenditore siculo-australiano Ross Pelligra. Credi che questa nuova proprietà abbia tutte le carte in regola per riportare in alto il Catania?
Non lo conosco ma da quel poco che so e da ciò che sto vedendo nell’allestimento della rosa e della società mi sembra una persona molto seria e che ha davvero a cuore le sorti del club. Speriamo davvero che mantenga tutte le promesse riportando questa città e la sua gente dove realmente meritano di stare.

Domenica il Girone I della Serie D aprirà i battenti senza però il Giarre, altra tua ex squadra. Vorresti rivolgere un pensiero al club gialloblù?
Ovviamente mi dispiace tantissimo per il Giarre ed i suoi tifosi e mi rattrista pensare che il club gialloblù non abbia potuto prendere parte al campionato di Serie D. Purtroppo chi ha deciso di affidare la società ad un determinato personaggio avrebbe fatto meglio a non fidarsi ascoltando invece le cose che si dicevano su di lui. Purtroppo così non è stato e questi sono i risultati. In ogni caso auguro di vero cuore al Giarre di tornare il più in fretta possibile ai fasti di un tempo.

Ritornando invece al Catania, stando ai numeri finora registrati nel corso della campagna abbonamenti i tifosi riempiranno in massa gli spalti del “Massimino”. Quanto sarà importante l’aiuto del pubblico in una categoria difficile come la Serie D?
Se c’è una cosa della quale sono sicuro è che, a prescindere dalla categoria, dagli avversari e dai risultati i catanesi non lasceranno mai da solo il club. Io ho avuto in prima persona una dimostrazione di quanto sia importante questa squadra di calcio per il popolo etneo, dunque sono convinto che anche in Serie D il pubblico rossazzurro farà la differenza. Anzi credo che i tifosi saranno assolutamente determinanti e decisivi per la risalita del club verso categorie molto più importanti. Vorrei approfittare di questo momento per salutare tutta la città di Catania ed i suoi splendidi tifosi. Insieme vinceremo e torneremo più forti di prima.”

Si ringrazia Francesco Bifera per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

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