Ex allenatore del settore giovanile rossazzurro ed attuale referente tecnico FIGC per le rappresentative nazionali per la Sicilia, Pierpaolo Alderisi si sofferma sul Catania e la partita disputata a Licata, intervendo ai microfoni di Globus Television nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’:
“Frisenna l’ho allenato in Under 15 diversi anni fa. Già allora dimostrava delle qualità importanti. Personalmente gli ho sempre dato fiducia perchè a me piace moltissimo come giocatore. Mi sono stupito quando ho appreso della sua cessione, però ci può anche stare per un ragazzo di 20 anni che già da qualche anno fa bene in questa categoria. Avrà un futuro importante e speriamo che ce lo abbia nel Catania. Ha tante qualità, come tanti è cresciuto nel vivaio del Catania ed è una nota di merito per tutto l’ambiente. Centrocampista che ha geometrie, un bel piede, batte molto bene i piazzati, gioca bene sul corto, sul lungo, ha visione di gioco, è un centrocampista moderno e completo”.
“Il Catania domenica ha affrontato il Licata allenato da un signor allenatore, che ha messo in difficoltà sul piano del palleggio il Catania perchè costringeva gli attaccanti a venire bassi per fare densità e gli esterni difensivi ad uscire troppo alti. Il Catania ha scelto di aspettare soprattutto per 20 minuti facendo densità nella propria metà campo perchè era organizzato meglio il Licata da questo punto di vista. Però questo è un campionato che si deve vincere, punto e basta. Il gioco non è al momento una priorità in una squadra assemblata quest’anno”.
“Non è semplice come campionato, fa bene Ferraro a godersi i 9 punti in tre partite perchè il Catania deve andare via da questa categoria a prescindere dal gioco. E’ stato costruito con questo obiettivo. Vero, non si è vista una qualità di gioco importante finora ma immaginate quando riusciremo a vederla cosa succederà. L’allenatore ha puntato tutto sulla concretezza e credo abbia fatto bene. Che disatro sarebbe stato se il Catania non avesse incamerato i punti attuali. La Serie D è un campionato che non ti aspetta, ma il Catania ha dimostrato di avere muscoli rispetto a tutte le concorrenti della categoria e questo dà un vantaggio anche psicologico. Il Licata ha fatto una grossa partita, come proposizione di gioco ha messo in difficoltà il Catania che comunque è riuscito a vincere i duelli individuali perchè ha giocatori abbastanza importanti in rosa per questa categoria”.
“Settore giovanile? La società è stata lungimirante affidando la gestione del settore giovanile ad Orazio Russo in previsione della prossima stagione, si è lasciata dentro un ottimo professionista come Massimiliano Borbone, una garanzia per il futuro. L’obbligo dei quattro under? Hai delle scelte limitate, l’allenatore è tormentato a volte dallo scegliere uno piuttosto che un altro 2004. Sono giovani bravi ma la gioventù porta con sè da una parte freschezza, dinamismo e vivacità, dall’altra – a volte – inesperienza e timori. Gestirli è difficile e questa regola degli under va tenuta assolutamente sott’occhio nelle decisioni da assumere”.
“Rizzo? A Licata ha sostituito in un ruolo così importante Lodi, giocatore virtualmente insostituibile nonostante sia un pò in là con gli anni. Non le può giocare tutte, quindi avere trovato in quella posizione un degno sostituto che peraltro ha fatto un grandissimo gol, perchè non era semplice tecnicamente andare ad impattare il pallone in quel modo al volo, è un’ottima notizia per il Catania. Gol a parte, ottimo argine davanti la linea difensiva. Non possiede le geometrie di Lodi ma ha cercato di far girare la squadra, ha fatto presenza”.
“Bethers? Il portiere ricopre un ruolo particolare, deve trovare sicurezza, non puoi toglierlo come qualsiasi giocatore di movimento perchè il portiere vive una situazione psicologica differente e se lo metti in panchina perde tanta sicurezza. Giusto dare fiducia a Bethers, ha fatto bene. A Ragusa l’ho visto un pò indeciso su alcune uscite mentre è migliorato successivamente, anche a Licata ha fatto un paio di uscite importanti”.
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