ALDERISI: “Il Catania non si è mai imborghesito. Può essere utile modificare qualcosa nel sistema di gioco”

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L’ex allenatore del settore giovanile rossazzurro ed attuale referente tecnico FIGC per le rappresentative nazionali per la Sicilia, Pierpaolo Alderisi, ha analizzato a ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor, i temi principali relativi al Catania ed al prossimo impegno stagionale con il Santa Maria Cilento:

“Ho sempre detto che la cosa più importante fosse il raggiungimento dei risultati perchè questa proprietà si è insediata costruendo la squadra con questa funzione specifica. Non mi soffermo più di tanto sulla qualità del gioco, anche perchè per fare delle belle partite bisogna essere in due. La Serie D è una categoria particolare, sapevo che ci sarebbero state queste insidie per il Catania, ma la squadra ha sempre risposto alla grande. A due giornate dal termine del girone d’andata ha 11 punti di vantaggio e potrebbe addirittura incrementarli in caso di vittoria a Santa Maria di Castellabate. Fin qui è stato un percorso netto per i rossazzurri. Qualcuno storce il naso in relazione al gioco, ma la squadra deve vincere e uscire quanto prima possibile da questa categoria”.

“Con l’avvento del girone di ritorno l’allenatore Ferraro, esperto conoscitore della categoria, potrebbe apportare qualche modifica al sistema di gioco in alcune partite, dal 1′ oppure a gara in corso. Questo nel girone di ritorno potrebbe dare al Catania quella tranquillità in più. Oggi gli avversari sanno che il Catania gioca con quel determinato sistema, spesso con quegli interpreti. Le avversarie cercano di sporcarti la partita basandosi sulle informazioni che conoscono”.

“Sarao? Mi aspetto qualcosa in più in fase realizzativa da lui, che comunque ha fatto anche partite vigorose. Il Catania basa le proprie partite sui duelli individuali dove sa di essere superiore, anche in situazioni di palla inattiva si vengono a creare in area tanti duelli in marcamento o smarcamento, come contro il Real Aversa dove sono arrivati i tre punti. Ma anche in gare precedenti si vede che il Catania imposta strategicamente le partite sulla ricerca dei duelli individuali dove sa di essere superiore”.           

“Il match col Santa Maria Cilento? In campo sarà una partita calda come tutte le trasferte che va ad affrontare il Catania. Mi aspetto una partita difficile. Queste gare o le spacchi subito oppure fai fatica perchè sono campi particolari, dalle dimensioni ridotte. Poi chi gioca contro il Catania ha una visibilità importante. Sono partite complicate nelle quali se tu non stai attento rischi addirittura di perdere. Mi aspetto una partita che il Catania riesca a sbloccarla e magari a raddoppiare fiaccando anche la resistenza psicologica degli avversari, oppure un incontro in cui non si potrà mai abbassare il tono agonistico perchè molte volte l’avversario ti porta a mettere la gara sulla lotta. Ma il Catania non si è mai imborghesito lottando sul campo, calandosi bene nella mentalità della categoria”.

“Il Santa Maria Cilento è allenato da Francesco Di Gaetano, tecnico importante per competenza, chiarezza delle idee e capacità di trasferirle ai giocatori, che è fondamentale. Parliamo di un allenatore molto esperto, che sa leggere bene le partite e le prepara altrettanto bene”. 

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