Il 18 dicembre scorso il Catania concluse il percorso esterno nel girone d’andata con la prima – e finora unica – sconfitta in questo campionato di Serie D, totalizzando 15 punti all’esterno della Sicilia, 6 in meno rispetto al Lamezia Terme, comunque con due partite casalinghe in più giocate. Dal giallorosso della Polisportiva Santa Maria Cilento agli stessi colori sociali del San Luca: obiettivo, riscattare quel ko e soprattutto ritrovare una vittoria che, lontano dal “Massimino”, manca dalla trasferta paternese di ottobre.
E’ trascorso un mese dal sorprendente 2-1 di Santa Maria di Castellabate. I rossazzurri, per la prima volta in stagione senza poter beneficiare del notevole apporto dei propri sostenitori, persero una gara caratterizzata da numerosi errori e nella quale non bastò il gol centrocampista-goleador Marco Palermo. Sembrava che quest’ultimo avesse suonato la carica nel tentativo di vincere, invece nel corso del secondo tempo furono i campani a fare la voce grossa, festeggiando un risultato definito storico.
Stavolta il Catania rende visita al San Luca, in terra calabrese, precisamente allo stadio “Giuseppe Raffaele Macrì” di Locri ed è chiamato a scendere in campo con ben altro piglio rispetto al confronto di Santa Maria di Castellabate. Replicare lo stesso atteggiamento di domenica scorsa sarebbe incoraggiante per la squadra di Ferraro. Il tecnico non ammette cali di tensione al cospetto di un avversario che, al netto dei propri limiti, farà di tutto per mettere in difficoltà il Catania.
Agli etnei il compito di dimostrare che la lezione di un mese fa al “Carrano” è servita, lottando per ritrovare il feeling con la vittoria fuori casa. Risultato che, peraltro, in Calabria non si è ancora mai verificato in questa stagione non essendo andata la formazione guidata da Giovanni Ferraro oltre il pari rispettivamente contro Cittanovese (0-0) e Lamezia Terme (1-1).
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