SORBELLO (Pres. AIAC Sicilia): “Società guarda al Catania in prospettiva, ma deve essere supportata da chi governerà la città”

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Josè Sorbello, Presidente regionale dell’Associazione allenatori di calcio, ospite della trasmissione Penalty a 7GOLD Telerent. Focus sul Catania che sta dominando il girone I del campionato di Serie D:

“Il Catania è fuori target. Io penso che sia una squadra che si trovi per caso in Serie D anche per l’insieme, l’organizzazione, la forza societaria e la qualità tecnica dei giocatori. Alla fine, ma non per ultimo, può vantare una tifoseria con 15mila persone in media allo stadio che è qualcosa di straordinario, un pubblico di Serie A”.       

“Il Lamezia? E’ la principale diretta inseguitrice del Catania. Lamezia Terme ha una tradizione storica, è stata presente per tantissimo tempo in Serie C. Sin dalle prime giornate però si è capito che la squadra calabrese non potesse tenere il passo del Catania perchè i rossazzurri sono riusciti a determinare un trend troppo alto, il Lamezia ha fatto quello che ha potuto e magari racimolerà altri punti ma penso che più di questo non possa fare. Non credo possa essere messa in discussione la vittoria del campionato da parte del Catania, anche se nel calcio non bisogna mai pensare che tutto sia già stato compiuto”.

“Chiaramente il Gruppo Pelligra ha preso il Catania in prospettiva, sicuramente non soltanto per vincere il campionato di Serie D ma per andare nel professionismo e prepararsi anche l’anno prossimo per vivere un’altra stagione da protagonista. Catania è una città priva di strutture sportive, attualmente senza sindaco, una città di mezzo milione di abitanti non è possibile che viva con queste difficoltà. C’è carenza di palestra e campi sportivi, lo sport a Catania diventa difficoltoso e quindi costruire un progetto pensando che le strutture latitano è un problema, ma al vertice della società ci sono degli imprenditori che hanno un certo tipo di visione e di mentalità in testa. Quindi la proprietà potrebbe anche immaginare per il futuro investimenti sul territorio. Mi auguro che chi dovrà governare la città nel futuro sia qualcuno che comprenda la necessità di avere un obiettivo comune da raggiungere, fra pubblico e privato, per la crescita della città. Crescita che avviene anche attraverso le infrastrutture”.

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