Nella passata stagione il Ragusa ha dominato il campionato di Eccellenza, ma gli iblei si stanno confermando anche in Serie D figurando all’ottavo posto. Domenica i ragusani affronteranno il Catania allo stadio “Angelo Massimino”, dopo l’esordio all’andata in cui fu l’Elefante ad imporsi per 0-2.
Spiccano alcuni ex rossazzurri nella rosa del Ragusa. Riferimento che va alla punta Alessandro Randis, ex Primavera del Catania ed attualmente in vetta nella classifica dei marcatori (ma salterà il confronto ai piedi dell’Etna per squalifica). Sono cresciuti nelle giovanili rossazzurre anche Michael Napoli (terzino destro classe ‘04), Giuseppe Grasso (centrocampista classe ’92), Michele Truppo (portiere 2002), Davide Di Stefano (centrocampista ’99), Gabriele Cacciola (terzino sinistro del ‘98) ed il 31enne difensore Gerardo Strumbo.
A testimonianza di quanto sia stata significativa per Strumbo l’esperienza di Catania, riportiamo l’estratto di un’intervista risalente a più di dieci anni addietro. Tra i momenti più intensi ricordava quando, il 3 maggio 2009, allora 17enne fu convocato in Prima Squadra dal tecnico rossazzurro Walter Zenga in occasione del match casalingo contro il Milan, in Serie A. Dopo aver attirato l’attenzione dell’Uomo Ragno, Strumbo continuò ad inanellare ottime prestazioni con la formazione Primavera allenata da Sasà Amura.
“Emozionato? Pure assai! Mi avevano dato la notizia venerdì sera che sarei stato convocato da Zenga – disse a catania46.net -. Davanti ad una signora squadra come il Milan, l’emozione era tantissima. Ma pur di calcare il terreno del Massimino sono pronto a tutto. Io l’ho sempre detto: ‘Qua il calcio fa la città e la città fa il calcio’. Giocare al Massimino è un emozione forte, bisogna provarla per capirla. A me tremavano le gambe solo a stare seduto in panchina, figurarsi in campo. Indosso questa maglia già da cinque anni e ogni anno mi pesa sempre di più. E’ una maglia piena di storia e di valori“. Strumbo fu anche convocato nella Nazionale Under 20 ed esordì a Torino contro la Juventus, in Coppa Italia, nel 2011 sfruttando un’altra grandissima opportunità.
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