ESCLUSIVA – Stampa locale, Teodoro: “Massima fiducia in Grella e Carra. Spero che le volontà di Pelligra non restino impantanate…”

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La stagione del Catania volge al termine a compimento di un’annata di rilancio alle pendici dell’Etna. Tornato l’entusiasmo in città dopo anni deludenti e il fallimento che è stato l’apice di un periodo da dimenticare. Per commentare i risultati fino a questo momento raggiunti dalla nuova governance rossazzurra abbiamo intervistato il giornalista Ivano Teodoro.

Il Catania si avvia ad un trionfo in un campionato di Serie D (girone I) senza rivali per i rossazzurri. Il giusto epilogo per una stagione programmata con un budget importantissimo per la categoria, che ha visto anche fondare le prime basi per un futuro solido. Che idea ti sei fatto di questo nuovo corso?
“Manca ormai poco ai festeggiamenti che arriveranno con largo anticipo rispetto alla conclusione di una stagione che il Catania sta totalmente dominando. Devo dire che l’approccio alla città del gruppo Pelligra ha stupito anche me per quanto imponente è stato, sia in termini strategici che soprattutto economici. È chiaro che in questa prima stagione siano state poste le basi per una programmazione a largo spettro che possa condurre ad una crescita della città, sfruttando il volano della squadra di calcio che da sempre abbraccia, quasi interamente, l’intero bacino metropolitano. Proviamo a guardare “oltre la siepe”: una squadra di calcio riproposta ai più alti livelli del pallone nostrano, inevitabilmente rappresenterà una importante risorsa da sfruttare per la creazione di strutture e posti di lavoro”.

Strutture sportive. Con l’ingarbugliatissima vicenda di Torre del Grifo, il Catania ha puntato su Nesima e Ragalna. Lecito aspettarsi delle novità nel prossimo futuro?
“E a proposito di strutture, è quello il punto precipuo individuato da Pelligra: lo sviluppo di una squadra di calcio e la crescita di una città devono passare necessariamente attraverso la costruzione di appositi spazi pensati per lo sviluppo di prima squadra e settore giovanile. “Torre del Grifo” resta tutt’ora impantanato nei meandri oscuri della burocrazia legale e pertanto si è resa necessaria l’individuazione di un’altra zona (Nesima in questo caso) che possa solleticare il gruppo australiano nella realizzazione del proprio progetto: una cittadella dello sport dotata di numerosi terreni da gioco, palestre e tutto ciò che è necessario allo sviluppo di un progetto tecnico-sportivo di primissimo livello. Questa la certezza. I dubbi? La speranza che in una città attualmente galleggiante tra il commissariamento e le imminenti elezioni amministrative, le volontà assodate e certificate di Pelligra non restino impantanate tra mancate concessioni e appalti torbidi”.

Approdo in Serie C ormai dato praticamente per scontato. Cosa servirà per tentare di riuscire nel doppio salto di categoria?
“Per quanto riguarda il progetto tecnico, possiamo già proiettarci verso la prossima stagione che il Catania giocherà tra i professionisti. Penso che occorra arricchire ulteriormente la società con figure abituate a questo nuovo scenario che si aprirà nella stagione 2023/24, così da prepararsi per tempo a quella che, ci si augura, possa essere una nuova esaltante annata.
Ferraro ha dimostrato di poter centrare l’obiettivo senza alcun problema, forte di una rosa costruita per non lasciare possibilità ad alcun avversario.
A fine stagione il tecnico incontrerà i dirigenti ed entrambi decideranno se proseguire o se il Catania del futuro vorrà sposare un progetto tecnico più lungimirante, affidandosi ad un trainer con maggiore esperienza tra i professionisti. Da questo punto di vista, c’è massima fiducia in Grella e Carra”.

Parliamo un po’ della squadra e dello staff tecnico: quali gli elementi che confermeresti in blocco e quali invece quelli su cui poni una riserva e perché?
“Per quanto riguarda la squadra, sebbene quest’anno abbia condotto una cavalcata incredibile abbattendo qualsiasi tipo di ostacolo, è chiaro che per la stagione di serie C occorrerà rivisitare massicciamente l’organico, adeguandolo al livello di quelle squadre che puntano al vertice.
Personalmente punterei sulla conferma degli under che meglio hanno fatto, su tutti Castellini e Chiarella, ma anche Bethers e Vitale potrebbero essere utili. Disco verde per Rapisarda e Lorenzini in difesa e Sarao in avanti. Per il resto, eventuali altre conferme dovranno essere valutate in accordo col tecnico scelto, rispettando i requisiti regolamentari che il campionato di serie C adotterà nella prossima stagione.
Gli innesti che ci saranno, infine, saranno tutti di primissimo livello”.

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