CATANIA: da Giovinco a Litteri, chi cerca spazio in questo rush finale

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In questo finale di stagione ci sarà maggiore spazio per chi ha visto poco il campo finora. Parole pronunciate in più di un’occasione dal tecnico Giovanni Ferraro, il quale sottolinea spesso l’impegno quotidiano di ogni singolo componente della rosa contribuendo a garantire un livello intenso degli allenamenti, strumento fondamentale in preparazione della successiva partita. Non è semplice, però, gestire una rosa di 30 calciatori. Inevitabilmente vanno fatte delle scelte ed è impossibile che chiunque riesca a giocare con una certa regolarità.

Ultimamente si sono visti per la prima volta scendere in campo dall’inizio il terzino Pedicone ed il centrocampista Baldassar. Continuano a sperare in un incremento del minutaggio, inoltre, i centrocampisti Di Grazia e Buffa, il terzino Boccia, il fantasista Giovinco, grande colpo del mercato estivo ma che ha faticato parecchio a trovare posto nel rettangolo di gioco, siglando comunque due gol. C’è anche chi, come Jefferson e Palermo, hanno giocato raramente dal 1′ ma facendo spesso la differenza da subentrati, come confermano le reti siglate nella ripresa soprattutto da Palermo, fattore che nel calcio non si riscontra così facilmente visto che parliamo di un centrocampista di ruolo.

Vedremo se ci sarà gloria per qualche altro ragazzo della Juniores oltre a Lorenzo Privitera, attaccante che ha già esordito in prima squadra. L’esterno d’attacco Forchignone sta per rientrare da un infortunio. Chissà se assaggerà il campo più spesso il centrocampista Alessandro Russotto o il terzino Lubishtani.

Oppure De Respinis, giocatore capace di giostare in tutte le posizioni del reparto offensivo, ma soprattutto il catanese Litteri: a lungo fermo ai box per problemi fisici, da oltre due mesi si allena regolarmente con la squadra e, di recente, ha smaltito un attacco influenzale. Le prossime gare saranno utili per chi vuole dimostrare di essere meritevole d’indossare la maglia rossazzurra anche l’anno prossimo e chi scalpita per giocare dopo tanta panchina o tribuna, dimostrando appieno il proprio valore.

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