L’EDITORIALE – Catania, tanto lavoro dentro e fuori dal campo

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Bandiera Calcio Catania

Prima settimana di lavoro in ritiro completata dal “nuovo” Catania alle dipendenze di mister Luca Tabbiani. Una bella settimana, molto intensa secondo i migliori auspici della vigilia. Gli attuali componenti della rosa hanno dimostrato sin da subito di voler dare un contributo significativo per la stagione alle porte, che segna il ritorno tra i professionisti del club dopo le vicende note degli anni passati.

Manca però ancora più di qualcosa per considerare il Catania pronto ai nastri di partenza, principalmente parliamo di calciomercato e delle pedine che servono per chiudere l’organico a disposizione dell’allenatore. In effetti la squadra necessita ancora di diversi rinforzi, ma la dirigenza non ha alcuna fretta e, come già dimostrato in altre circostanze, è pronta a calare il colpo al momento giusto. Intanto in ritiro chi c’è mette benzina nelle gambe e prepara l’esordio che dovrebbe verificarsi tra circa un mese, anche se le vicende di giustizia sportiva che riguardano altre società potrebbero (usiamo il condizionale) allungare sensibilmente i tempi. Tutto grasso che cola per il Catania che avrebbe così più tempo per lavorare con il gruppo al completo.

Quella andata in archivio è stata anche la settimana dell’addio al calcio di Lodi, del ritorno di Pantanelli al lavoro con il Catania, di trattative serrate, di lavoro dentro e fuori dal campo per una società che ha ancora bisogno di fare tanto per potersi autogestire, come auspicato dalla proprietà. Se prima di tutto occorrerà staccare il pass almeno per la cadetteria per godere di introiti significativi, sicuramente si dovrà operare anche sul settore giovanile, sulle strutture e attività collaterali su cui Pelligra ha già ragionato in tempi non sospetti, quando decise di approdare in Sicilia per avviare questo progetto.

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