STAMPA LOCALE – Vagliasindi: “Catania, telaio importante. Esordio convincente al di là della sconfitta”

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Riportiamo alcune considerazioni di Alessandro Vagliasindi, ai microfoni di Telecolor, sul Catania dopo la sconfitta maturata all’esordio stagionale contro il Crotone allo stadio “Angelo Massimino”:

“Squadre che si sono attrezzate dichiarandosi contendenti alla promozione diretta hanno un po’ pagato dazio a un processo di costruzione fatto a pezzi, a rilento, con alcune operazioni di mercato definite proprio l’ultimo giorno, nel caso del Catania addirittura mentre la gara col Crotone stava per cominciare. Paghi dazio perchè se è pur vero che hai un potenziale tecnico molto importante – parlo di Avellino, Catania e Benevento – è altrettanto vero che non hai una omogeneità di condizione perché tutti i giocatori arrivati a scaglioni non hanno ciascuno di essi una preparazione uguale a chi ha iniziato il ritiro precampionato. Queste formazioni all’esordio hanno offerto degli scampoli di bel gioco ma poi fatalmente non hanno avuto la tenuta, la continuità per tutti i 90 minuti”.

“Per quel che riguarda il Catania, nel primo tempo è uscito dal campo tra gli applausi scroscianti del pubblico. Ha convinto perchè è una squadra che sembra davvero votata a questo calcio offensivo predicato da Tabbiani con una ricerca del fraseggio palla a terra, tagli degli esterni e combinazioni in tutte le zone del campo, vedi l’azione bellissima non concretizzata per centimetri da Zammarini che ha centrato il palo, oppure penso all’inserimento di Rocca pregevole servendo Di Carmine. Poi è arrivata la beffa perché il Crotone di pericoli veri non ne aveva creati, sfruttando la prima e unica grossa amnesia della gara del Catania perchè da una palla persa nella trequarti parte l’azione del Crotone che dura addirittura 45 secondi, nel corso dei quali i calabresi toccano il pallone con 14 passaggi consecutivi senza che nessun giocatore del Catania schierato riesca ad interrompere la lunghissima trama offensiva che si conclude con il colpo di testa di Tribuzzi sulla incertezza difensiva di Rapisarda non attento in marcatura. E nel finale Curado doveva semplicemente appoggiare di testa in fondo al sacco, invece ha alzato la traiettoria mandando il pallone oltre la traversa”.

“Considerazioni utili per correggere ciò che non ci ha convinto nella partita di venerdì ma anche considerando quel che di buono il Catania ha fatto, che non si può cancellare. Del resto anche nella ripresa il Catania ha costruito occasioni importanti contro una delle più attrezzate del campionato. Era una gara dal coefficiente di difficoltà elevato al cospetto di un avversario che il Catania ha avuto la sfortuna di incontrare all’esordio, quando magari uno scontro diretto sarebbe stato preferibile giocarlo tra un paio di mesi. Quello del Catania è un telaio importante a cui sono state aggiunte due pedine di assoluto valore come Silvestri e Deli che sono effettivi titolari. Tabbiani potrà scegliere da un mazzo importante e mettere in campo un undici competitivo e in grado di riscattare questa sconfitta”.

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