STAMPA LOCALE – Patanè: “Catania, con l’Avellino snodo fondamentale”

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Angelo Patanè

Riportiamo alcune delle riflessioni di Angelo Patanè, ai microfoni di Telecolor, nel corso della trasmissione sportiva ‘Corner’ sul deludente pareggio del Catania contro il Monterosi ed il cammino fin qui poco esaltante dei rossazzurri in campionato. Ecco quanto evidenziato:

E’ stato un pareggio ma le modalità dell’1-1 di Teramo equivalgono ad un’amara sconfitta. Siamo di fronte a due terzi di sconfitta contro una squadra cadavere galleggiante che è riuscita a dare quel colpo di pinna, ed a non farci affondare definitivamente sono state le parate di Bethers. Tabbiani ha lavorato per sette partite su un sistema di gioco, il 4-3-3, poi per due partite vista anche l’emergenza e la considerazione che potesse esserci maggiore equilibrio, ha proposto un altro modulo che però ha dimostrato delle lacune. Ora arriva l’Avellino che è una delle squadre più in forma del campionato, la gente verrà allo stadio con grande diffidenza, al di là del sostegno che non mancherà assolutamente nell’arco dei 90’”.  

La società voleva un allenatore giovane, un lavoratore 24 ore su 24, propositivo, al momento questi sono i risultati. Mercoledì a Teramo c’erano le condizioni ideali per vincere. Anche perché, come ci è sempre stato detto e ripetuto, passando in vantaggio poi le avversarie lasciano spazi e si aprono, favorendo il Catania. L’allenatore del Monterosi, invece, ha adottato le giuste contromisure. Poteva essere l’inizio di un filotto per il Catania, contro una squadra che le ha perse quasi tutte, con una difesa sostanzialmente colabrodo, priva di un centrale di ruolo. Non puoi giocare 95 minuti di scempio, dopo lo 0-1 il Catania avrebbe dovuto esplodere ed il Monterosi implodere, invece non abbiamo visto alcun tipo di reattività in campo”.

“La squadra di Tabbiani gioca un calcio lentissimo, se non aumenti i giri del motore come fai ad esprimerti in modo propositivo? C’è anche da dire che il coefficiente d’infortuni muscolari a questa punto della stagione non ha più ragione di esistere, forse questo periodo è peggio della gestione Ventrone. Questa è una società che ha salvato il Catania, ci ha condotti nuovamente in C con un bagaglio di esperienza di un campionato, con le incertezze e le scommesse su un futuro. Tabbiani al momento è una scelta sbagliata, pensata per una progettualità ed una programmazione con un budget che secondo me inizialmente doveva essere più ampio. C’è un bagaglio di mancata esperienza nella illustrazione del progetto, nel contesto di una società che si è approcciata al calcio da poco. Grella sarebbe il migliore in grado di potere dare una lettura del momento, l’unico che può chiarire molti aspetti e soprattutto rinsaldare gli animi in attesa che il Catania domenica, speriamo, vinca con l’Avellino. Non voglio pensare ad un’alternativa alla vittoria”.

Il match di domenica può essere la chiave di volta, mi auguro in positivo. Catania-Avellino diventa uno snodo fondamentale. In caso di risultato negativo, da lì a pochi giorni devi incominciare ad avere le idee chiare su cosa fare e spiegare le ragioni per cui mantieni serrata la guida tecnica, altrimenti devi cambiare allenatore perchè a quel punto la bomba ti esplode nelle mani. Mi auguro che sia il trampolino per questo Catania ed i 14mila abbonati. Vorremmo che per la prima volta il Catania iniziasse un ciclo, senza interromperlo. Se inizi un filotto acquisti fiducia, la gente crede nell’allenatore e puoi pensare di disputare un campionato importante”.

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