Catania di scena a Brindisi. Le due squadre recuperano il match valevole per la seconda giornata del girone C di Serie C. Vediamo di saperne di più sulla formazione pugliese guidata dall’ex centrocampista rossazzurro Ciro Danucci. Innanzitutto Catania e Brindisi sono divise attualmente da due lunghezze in classifica: brindisini a quota 10, due punti in più il Catania. Leggermente meglio il reparto offensivo della squadra biancazzurra (10 reti all’attivo contro le 9 degli etnei), sensibilmente migliore il dato del Catania per quanto concerne il numero di gol subiti (8), a differenza del Brindisi (17) che registra la quarta peggior difesa del gruppo C dopo Turris, Monterosi e Crotone.
Brindisi che per buona parte di questa stagione ha opposto alle avversarie uno schieramento tattico bassato sul 4-2-3-1, modulo attraverso il quale i biancazzurri hanno costruito le proprie fortune lo scorso anno in Serie D. Ultimamente però Danucci ha varato il 3-5-2, garantendo una copertura maggiore sulle corsie laterali in fase di non possesso ed un centrocampo più corposo.
Non ci sarà lo squalificato Albertini, assenza rilevante visto che l’ex Catania rappresenta una freccia importante nell’arco di Danucci con le sue sgroppate. Reparto difensivo guidato dall’esperienza dell’ex Monopoli Bizzotto, peraltro insidioso su palla inattiva (il difensore ha già segnato 2 gol). Il terzino Valenti è un altro elemento da tenere particolarmente in considerazione, che si conferma titolare inamovibile nello scacchiere tattico di Danucci dopo avere dato un contributo prezioso alla causa brindisina la scorsa stagione.
Il faro del centrocampo non può che essere il 31enne Malaccari, praticamente un tuttocampista capace di giostrare all’occorrenza da mediana, mezzala e negli anni ha saputo adattarsi persino come terzino e ala, sia a destra che a sinistra. Con lui il classe 1991 romano Petrucci, abile a giocare con entrambi i piedi e che salta l’uomo con una certa disinvoltura, elemento molto utile anche nel gioco aereo.
In avanti l’osservato speciale è Bunino, 27enne punta centrale forte fisicamente e capace di spaziare su tutto il confronto d’attacco, andato a segno 3 volte in questo campionato (simile per caratteristiche a Ciro Immobile, a detta di Zeman con cui ha lavorato in passato). Attenzione anche alla rapidità dell’ex Golfo, ai movimenti dell’attaccante Simone Ganz, figlio d’arte, ed all’esterno offensivo Galano, che ha avuto poco minutaggio finora ma, se sta bene, è elemento in grado di fare la differenza per tecnica e dribbling, con tanta esperienza acquisita in Serie B.
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