A MENTE FREDDA | Lezione Catania: apprendimento, teoria e pratica. Ora il Pescara, con rispetto ma senza timore

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foto Catania FC

A lezione da Toscano. Negli ultimi mesi è andata intensificandosi la fase di apprendimento. Il recupero di quasi tutti gli infortunati ha dato nuova linfa alla squadra, che ha potuto svolgere una preparazione atletica mirata e più efficace, coinvolgendo il gruppo nella sua interezza. Accresciuto il livello degli allenamenti e di competitività nel corso delle settimane, è aumentata la voglia e l’intensità del lavoro svolto, mettendo in pratica sul campo quanto appreso di volta in volta.

Il Catania ha tratto insegnamento anche dalle gare disputate, mettendo sempre qualcosa di nuovo nel proprio bagaglio. Prima lezione in assoluto, lo sviluppo della fase difensiva a cui è chiamata a partecipare tutta la squadra. Poi, i meccanismi di gioco della proposta offensiva portando più uomini nell’area di rigore avversaria. Una volta compresa la teoria, si è passati all’atto pratico. Arrivando alla buona prestazione di mercoledì sera contro il Potenza, sicuramente una delle migliori stagionali per aggressività, capacità di recupero palla, pressing, intensità, movimenti sulle corsie esterne e numero di occasioni prodotte.

Tutto questo il Catania lo ha praticato a sprazzi nel corso della stagione, mai con la necessaria continuità. Tante, troppe volte i rossazzurri all’interno della stessa partita hanno mostrato molteplici volti e vecchi limiti, venendo a mancare quei pezzi in più da riempire per completare il puzzle. Ora che la squadra ha pigiato il piede sull’acceleratore, è il momento di insistere. Prestando attenzione ad eventuali incidenti che, in questa fase della stagione, possono rivelarsi fatali.

Superato il doppio turno con Giugliano e Potenza, si alza ancora l’asticella. Il Catania riparte da quella fase nazionale dei playoff da cui, la scorsa stagione, aveva avviato il percorso negli spareggi promozione in virtù della vittoria della Coppa Italia Serie C. Stavolta il piazzamento in classifica premia l’avversario di turno, il Pescara, quarto classificato nel girone B e ‘testa di serie’. Inoltre si giocheranno gare di andata e ritorno, di fatto due tempi da 90′ più recupero. 180′ ad alta intensità, contro un avversario quotato, dinamico, forte e allenato da un tecnico di grande esperienza come Silvio Baldini, vecchia conoscenza rossazzurra.

Primo round al Massimino, il secondo all’Adriatico. Catania chiamato ancora una volta a scendere in campo senza fare calcoli, spinto dall’entusiasmo generato dal successo al cardiopalma di mercoledì. Affrontando il Pescara con il rispetto che si deve ad una squadra di valore, ma senza timore. Perchè il Catania, dando il meglio di sè, può giocarsela con tutte. Importante arrivare alla doppia sfida proseguendo il percorso sulla strada di mercoledì con coraggio, solidità e maggiore cinismo negli ultimi metri. Una lezione, soprattutto questa, da rielaborare e ripassare spesso.

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