Il Catania ha piegato la resistenza del Giugliano. Lo ha fatto senza calcoli, concentrandosi unicamente sull’importanza dei 90′ più recupero. Aveva due risultati su tre a disposizione, non si è accontentato. Imponendosi sull’avversario per 3-2, ricercando – al netto di qualche disattenzione difensiva evitabilissima – anche il quarto gol nel finale. Buon segnale, questo, nell’ottica di alimentare quella fame necessaria per andare avanti lungo un percorso difficile, tortuoso, che presenta mille ostacoli.
Vincere rappresenta anche un valido “allenamento” in un contesto che vedrà il Catania con un deficit negli eventuali incontri successivi dei playoff, nella misura in cui il piazzamento finale in classifica non lo premierà con il doppio risultato favorevole. Bene, dunque, avere stimolato l’appetito vincendo già dal primo turno della fase del girone.
Questa competizione dà la possibilità a tante squadre di sognare l’ultimo posto utile per la B. L’inseguimento del sogno, per il Catania, ora passa da un nuovo confronto casalingo. Avversario quel Potenza che proprio in Sicilia è già riuscito ad imporsi in questa stagione e che la squadra di Toscano ha battuto al “Viviani” di recente. Ben si conoscono le caratteristiche dei lucani, questo può aiutare molto in preparazione del piano gara.
Come giustamente sottolineato da Toscano in sala stampa, più avanti vai nella competizione e più si alza il quoziente di difficoltà. In questo caso, analogamente al Giugliano, troverai dall’altra parte un avversario propositivo, che non ha nella solidità difensiva la sua arma migliore. Non è un caso se, in campionato, proprio Giugliano e Potenza hanno dato vita al “Viviani” ad un pirotecnico 4-4 un mese e mezzo fa. I potentini, però, a differenza della compagine di Bertotto hanno un tasso tecnico maggiore e sono potenzialmente più pericolosi e concreti negli ultimi metri, guidati da un grande bomber come Caturano e avendo ritrovato Schimmenti, il suo è un importante rientro dalla squalifica.
Pochissimo tempo a disposizione per preparare il match. La condizione atletica evidenziata nel finale di campionato e domenica fa ben sperare. Sarà utile trarre insegnamento dagli errori commessi contro il Giugliano, limitare il più possibile le doti di un avversario abile nel palleggio e nello sviluppo della manovra, soprattutto sulle corsie esterne. Giocando e soffrendo da squadra, ritrovando una maggiore compattezza e migliorando nella copertura degli spazi. Il resto lo farà il pubblico, come sempre. Mettendo le ali ad un Catania che ha bisogno del sostegno incessante dei propri sostenitori.
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