Massimo Cicconi ricorda il gol che decise, contro il Pescara, il ritorno della semifinale playoff di Serie C vinta ai piedi dell’Etna, soffermandosi anche sull’attualità rossazzurra in un’intervista concessa a La Sicilia:
“Se il mio gol era regolare? Tutti si erano fermati, io ho tirato perchè pensavo di essere in posizione corretta. Anni dopo ritrovai l’arbitro Bergonzi, mi ha confermato che la sua decisione era logica perchè mi ha tenuto in gioco un avversario con un tocco. Rivedo spesso le immagini dell’ingresso dal sottopassaggio, il boato dei tifosi, il riscaldamento, il sostegno, la lotta in campo, il gol, la faccia di Zeoli dopo una vigilia di tensioni. Abbiamo perso 20 kg ciascuno (ride, ndr)“.
Domenica assisterà alla partita dalla tv, ovviamente per tifare Catania: “I tifosi sono il valore aggiunto – afferma – la società rossazzurra ha investito tanto, ha preso un tecnico quotatissimo, Inglese segna a ripetizione, ho visto la parata di Dini sul rigore di Caturano. Raimo è il nipote di Agroppi, il tecnico che mi fece esordire in A e che ho sentito fino all’ultimo, Di Gennaro l’anno passato era a Carrara (con il figlio di Cicconi vinse i playoff, ndr)“.
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