Va in archivio la terza annata del Catania targato Pelligra. Dopo l’avvio incoraggiante con l’immediato ritorno nel professionismo del calcio, dominando il campionato di Serie D, i rossazzurri sono rimasti impantanati in Lega Pro. Ma vincere un torneo di massima divisione dilettantistica e una Coppa Italia di C non basta. C’è delusione nell’ambiente per quello che poteva essere e non è stato. Il pubblico, comunque, ha risposto sempre presente in questi tre anni.
Mettendo a confronto i numeri che si sono registrati sugli spalti del “Massimino”, notiamo come la quota abbonati si sia mantenuta piuttosto elevata. Passando dagli 11.427 a conclusione della Campagna “Melior de Cinere Surgo” ai 13.958 nell’ambito della Campagna “Figli del Vulcano”, fino ad arrivare alla sottoscrizione di 12.873 abbonamenti puntando sullo slogan “Ti amo da morire”. Numero, comunque, in leggera flessione (1.112 tessere in meno sottoscritte) rispetto all’anno precedente.
A questo va aggiunto il riscontro molto positivo arrivato dalla vendita dei biglietti. L’annata 2022/23 è andata a termine con un totale di 260.043 spettatori che hanno assicurato la loro presenza nell’impianto sportivo etneo (media 14.447 a partita). Salendo a 374.913 l’anno successivo (in 15.621 mediamente sugli spalti) e, in questa stagione, raggiungendo le 342.660 unità complessive (media di 15.575 unità a partita). Proseguire la militanza in C, però, non è un grande incentivo in ottica 2025/26. La piazza mugugna, in vista della prossima stagione pretende l’allestimento di una rosa finalmente competitiva ai massimi livelli.
Vedremo quali saranno le prossime mosse concrete della proprietà e della dirigenza. Il presidente Pelligra, lo scorso anno, riconobbe come gli abbonati rappresentino “una certezza e una grande forza per la squadra e per tutto il club, contribuendo a far brillare il Catania e Catania in ambito nazionale”, sottolineando quanto questo fosse motivo d’orgoglio e fonte di grande responsabilità. Ecco, quel senso di responsabilità che ci si attende, necessario per riacquistare credibilità e far decollare un progetto che sia ancorato su basi solide. Lo chiede a gran voce una piazza calda, passionale, innamorata dei colori rossazzurri che deve tornare nel calcio che veramente conta.
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