Il Catania lo ha prelevato la scorsa estate dall’Audace Cerignola, sicuro della bontà dell’investimento di un giocatore che, nella precedente stagione, aveva realizzato 16 reti e firmato 5 assist nell’arco delle 39 gare disputate tra regular season e playoff. Contratto fino al 30 giugno 2027 per l’attaccante romano classe 1998 che, tuttavia, nella prima parte di stagione appena trascorsa in rossazzurro ha deluso le aspettative firmando appena un gol e un assist in rossazzurro su 16 gare disputate.
A gennaio la società etnea ha optato per la cessione in prestito del ragazzo proprio al Cerignola. Il tecnico Giuseppe Raffaele lo ha definito (fonte Telecolor) un calciatore “moderno e generoso”, ritenendo che “quando il Catania non lotta per il vertice tante individualità tendono a soffrire“, come nel caso dello stesso D’Andrea, chiamato a ritrovare “quella tranquillità mentale che gli è mancata. Lui ha fiuto del gol e doti tecniche, lo ritengo davvero un giocatore importante“, ancora le parole di Raffaele. Anche il ritorno in gialloblu ha prodotto, però, un solo gol e un assist, ma su 14 apparizioni in campo.
Ci si attendeva molto di più da D’Andrea, su cui peraltro era previsto l’obbligo di riscatto del cartellino da parte della società pugliese al verificarsi di determinate condizioni. Condizioni che non si sono concretizzate, con l’attaccante che mercoledì sera ha concluso l’esperienza a Cerignola a seguito dell’eliminazione dai playoff ad opera del Pescara. Anche lui si unisce al lungo elenco di giocatori di proprietà del Catania che rientrano dai rispettivi prestiti.
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