Vincere con almeno due gol di scarto. E’ quanto si rende necessario per il Catania in vista del decisivo confronto di mercoledì a Pescara. Solo una volta, allo stadio “Adriatico”, i rossazzurri riuscirono ad imporsi sul Pescara con due reti di vantaggio: il 5 agosto 2009. Non era una competizione ufficiale, le due squadre infatti scesero in campo per un’amichevole considerata “di lusso” in terra abruzzese.
Allora il Catania militava in Serie A, mentre i pescaresi avevano costituito un nuovo assetto societario e si apprestavano a disputare il campionato di Prima Divisione Lega Pro. Sedeva sulla panchina rossazzurra Gianluca Atzori. Davanti a circa 5mila spettatori, la squadra dell’Elefante si portò in vantaggio alla mezz’ora del primo tempo grazie ad un bolide di Sciacca dai 30 metri.
A quel punto il Catania prese il pallino del gioco, correndo pochi rischi. Nella ripresa, all’ottavo minuto di gioco, fu Plasmati – migliore in campo – a raddoppiare con un delizioso colpo di testa in anticipo sulla difesa biancazzurra, sfruttando una precisa punizione di Sardo. Gli ingressi di Morimoto, Martinez e Mascara regalarono alcuni sprazzi di buon gioco con fraseggi stretti e veloci ma con i padroni di casa attenti a non scoprirsi. Al 27′ il Pescara ebbe l’occasione per riaprire il match grazie al rigore procurato da un giovane Verratti, ma la conclusione in porta di Zizzari non superò l’esperto portiere del Catania Campagnolo. Risultato finale, 0-2.
Questa la formazione rossazzurra scesa in campo a Pescara:
4-3-3 Campagnolo; Sardo, Augustyn, Silvestre, Capuano (30′ Izco); Del Vecchio (16′ st Antenucci), Carboni (35′ st Moretti), Sciacca (40′ st Suarino); Catellani (24′ st Martinez), Plasmati (14′ st Morimoto), Llama (24′ st Mascara).
VIDEO: il gran gol di Fabio Sciacca a Pescara nel 2009
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