Direzione sportiva affidata ad Ivano Pastore. Soluzione interna per il Catania, in quanto il dirigente salernitano era già collaboratore dell’area tecnica rossazzurra. In relazione alla sua carriera dirigenziale, di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi, spicca uno dei risultati più brillanti ottenuti da Pastore. Riferimento che va al 2011, anno coincidente con la promozione della Nocerina in Serie B.
In quel periodo scrisse la tesi dal titolo “Autodidatta del calcio dal campo alla scrivania”. Praticamente il suo manifesto: “Perché un autodidatta non smette mai di correre ed imparare”, le sue parole. Ai microfoni di mondorossoblu.it si leggono alcune dichiarazioni di Pastore riguardanti la sua scelta di ricoprire il ruolo dirigenziale dopo avere appeso gli scarpini al chiodo:
“Ho capito che il ruolo di direttore sportivo si confaceva alle mie ambizioni, era una vocazione. Ho avuto da subito carta bianca. i proprietari mi annunciarono che, con un budget simile a quello dell’anno precedente, avrei dovuto allestire un organico per la salvezza. Non promisi nulla. Razionalizzai le ricerche, temporeggiavo, sondavo elementi dimenticati. Inoltre, la società mi ha garantito di spendere a gennaio, per tutelarci da infortuni. Il budget era minimo, ma l’esito fortunato. Ho pensato di reclutare calciatori che conoscessero il mio modo di pensare e di ottenere gli obiettivi sul campo, e che sapessero poi coinvolgere i nuovi. Un ragionamento dal quale è scaturito un gruppo importante, composto da persone vere con regole che si è scritto da solo”.
A proposito del Pastore-pensiero, l’attuale dirigente del Catania ha aggiunto quanto segue, a forzanocerina.it: “Durante la mia carriera io ho seguito una regola precisa, lavoro e poche parole, sono sempre entrato in punta di piedi negli ambienti in cui ho lavorato, non amo gli squilli di tromba, ma mi prendo le mie responsabilità e voglio farmi apprezzare. Non prendo mai giocatori che non conosco personalmente o che non ho visto giocare più volte, mi piace seguire un giocatore quando va a giocare fuori casa per vedere come si comporta in determinate situazioni, questo mi da un quadro più preciso delle sue attitudini. Innanzitutto si parte dal modulo che vuole mettere in campo il mister, prendendo calciatori adatti”.
La testata nocerinalive.it, ricordando quell’esperienza memorabile, descrive così Pastore: “Una persona che predilige i fatti alle chiacchiere, come ha sempre fatto attraverso oltre trenta anni di calcio, con sempre la stessa determinazione e carisma come dimostrava in campo da calciatore”.
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