Catania-Monopoli non è stata soltanto una partita di calcio. È stata una rappresentazione collettiva, un abbraccio tra squadra e tifosi che ha avuto il suo culmine nello striscione esposto dai tifosi in Curva Nord: “Ed io avrò cura di te”. Un verso tratto da “La Cura” di Franco Battiato, patrimonio culturale della città. Parole che si sono trasformate in poesia dentro lo stadio, rese vive da una vittoria per 4-0 che ha sublimato il sogno rossazzurro.
Sogno, sì, perché il percorso è ancora lungo e disseminato di tappe decisive. Siamo soltanto all’inizio. Ma il Catania ha scelto la sua strada: giocare per vincere il campionato. Lo ha dichiarato la società, lo ha abbracciato la città intera. L’investitura ufficiale è arrivata durante la presentazione al Palazzo degli Elefanti, davanti alle istituzioni e alla gente comune: quest’anno l’obiettivo è uno solo, riportare il Catania laddove merita.
In questo cammino Mimmo Toscano si pone come timoniere. Un allenatore esperto, che conosce a menadito la Serie C e ha dimostrato di saper forgiare gruppi vincenti. Le armi ci sono: qualità, carattere, organizzazione. Contro il Monopoli i rossazzurri hanno saputo soffrire nei momenti più complicati, hanno avuto la forza di sbloccare il match su palla inattiva con Ierardi e poi di chiuderlo nella ripresa con concretezza e personalità.
La compattezza del gruppo è emersa anche dalle cosiddette “riserve”, in realtà titolari aggiunti: chi entra sposta gli equilibri, aggiunge valore e incide sul risultato. Un segnale fortissimo per il prosieguo della stagione. La vittoria per 4-0 è, allora, molto più di un semplice successo in campionato. È la conferma di un progetto tecnico e di un patto emotivo tra il Catania e la sua gente. È la sublimazione di un sogno che ancora deve diventare realtà, ma che già oggi profuma di poesia e passione rossazzurra.
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