sabato, 6 Settembre 2025
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PASTORE: “Abbiamo un fuoco dentro da alimentare giorno dopo giorno. Su Inglese, Caturano, Vallocchia, Cicerelli e Casasola…”

Ai microfoni di Futura Gol il direttore sportivo del Catania torna su vari temi legati al calciomercato e non solo. Ecco le parole del dirigente rossazzurro evidenziate:

“Abbiamo tutti dentro un fuoco che alimentiamo giorno dopo giorno per potere raggiungere l’obiettivo. Sappiamo che non è semplice, ci saranno mille imprevisti ma quando hai un gruppo forte e compatto i momenti di difficoltà li superi prima, ma noi dovremo fare in modo di averne il meno possibile. Dobbiamo farci trovare pronti per centrare un obiettivo che attendono un pò tutti. Sulla carta Benevento e Salernitana hanno costruito due organici importanti, il Trapani è una squadra forte ma purtroppo per loro sono partiti con l’handicap di 8 punti e l’Audace Cerignola mi incuriosisce perchè è una formazione fresca, che ha venduto e preso giocatori funzionali al loro gioco, ringiovanendo l’organico”.

“Roberto Inglese ha fatto una scelta, l’ho rispettata. E’ chiaro che averci parlato trovando una quadra economica, avendo chiacchierato su quello che poteva essere il percorso da intraprendere per poi a distanza di due giorni sapere che sarebbe andato alla Salernitana, un’antagonista, un pò ti tocca ma non sono deluso per questo. Se è vero che Inglese è tornato a bussare alla porta del Catania? Ho pensato che alla base potesse esserci un mal di pancia. A me come persona non ha bussato nessuno, ma nelle chiacchiere che si fanno in generale qualcosa ci può essere stato”.

“Caturano è un giocatore che conoscono tutti, è stato un mio compagno di squadra e calciatore in passato, averlo riportato qui nel periodo forse migliore che attraversa e mi auguro attraverserà a Catania, sicuramente mi ha fatto piacere. E’ stata una trattativa lunga ma non difficile perchè tante volte la volontà di un calciatore, soprattutto ad una certa età, fa la differenza. Ringrazio anche il presidente del Potenza e il direttore De Vito che hanno accontentato il ragazzo facendo in modo di giocarsi un obiettivo importante negli ultimi anni di carriera. Il resto lo ha fatto Sasà che voleva venire a Catania a tutti i costi”.

“Cicerelli? La cosa più difficile era forse convincerlo che fosse un pò cambiata l’aria, che poteva fidarsi di noi, che questo poteva essere davvero l’anno della sua consacrazione in una piazza importante ma sono sincero, Emmanuele ha creduto subito alle nostre parole portando avanti con i fatti quello che ci eravamo detti nel giorno in cui ci siamo visti a Manfredonia, a pranzo”.

“Faggiano? Daniele l’ho visto. Io dico sempre che nella vita il calcio passa, restiamo come persone e credo che le persone debbano rispettarsi. Ci siamo parlati normalmente, qualche battutina ce la siamo fatta ma è finita lì”.

“La trattativa più entusiasmante è stata Casasola, perchè ero convinto che avesse già firmato per la Salernitana, invece quando la sera ho capito che non avesse ancora fatto niente ho chiamato il procuratore del ragazzo, il quale si è dimostrato subito disponibile e abbiamo chiuso l’operazione la sera stessa, il giorno dopo è partito. La trattativa più difficile è stata, invece, una di quelle che non si sono concretizzate. Mi riferisco a Vallocchia, calciatore che abbiamo cercato e pensavamo potesse arrivare, che gli facesse piacere. Poi sono sorte delle incomprensioni e io credo che quando ti chiama una piazza come Catania e hai delle remore che non sono di natura tecnica è giusto che l’operazione non vada più avanti”.

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