Salvatore Caturano e Ivano Pastore. Condivisione di una nuova esperienza professionale. Il direttore sportivo del Catania ben conosceva l’attaccante fin dai tempi in cui erano compagni di squadra a Taranto. Era la stagione 2008/09, pugliesi militanti nel campionato di Prima Divisione Lega Pro. Caturano aveva 18 anni e proprio in maglia rossoblu avviò la sua carriera da professionista dopo essere cresciuto nelle giovanili dell’Empoli, con cui esordì in Serie A un anno prima. La punta napoletana cominciò a mettersi in mostra mettendo a segno 5 gol nel contesto di una stagione che vide il Taranto cambiare tre allenatori: Francesco Delli Santi, Gianfranco Degli Schiavi e Paolo Stringara.
Il Taranto portò a termine il campionato al nono posto e Pastore, nelle vesti di esperto difensore centrale, archiviò un’avventura proficua in terra pugliese totalizzando 128 presenze in quattro anni. Pastore cominciava a maturare l’idea di lasciare il calcio giocato, avvicinandosi all’idea di operare nell’ambito dello scouting e sviluppando importanti competenze di settore. Lo stesso Pastore agli inizi della carriera da direttore sportivo alla Nocerina inserì in organico proprio Caturano, scommettendo sul potenziale del ragazzo che, tuttavia, trovò poco spazio in Serie B. Da allora sono trascorsi 14 anni, nel frattempo il calciatore classe 1990 ha proseguito la carriera a suon di gol. Oggi Caturano è assolutamente maturo, una certezza in fase realizzativa e scalpita per scendere in campo con la maglia del Catania.
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