I tifosi del Catania lo ricordano come un difensore roccioso. Ha collezionato 83 presenze in maglia rossazzurra vivendo due stagioni intense, anche se non รจ riuscito a portare la squadra dell’Elefante in Serie B. Parliamo di Ramzi Aya, che negli anni successivi all’esperienza catanese ha indossato anche la casacca della Salernitana. E’ intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com in vista del big match di domenica pomeriggio allo stadio Massimino.
Ramzi, partiamo dai ricordi di Catania. Come descrivi l’esperienza maturata alle pendici dell’Etna?
“E’ stata un’esperienza fantastica. In campo avremmo potuto ottenere qualcosa in piรน, ma io sono stato benissimo. Ricordo due annate importanti e molto formative che mi hanno aiutato tanto nelle successive esperienze. A Catania stavo bene con la mia famiglia, ho concepito la prima figlia e trovato la mia dimensione. Si era creato un legame forte tra tifosi e gruppo, si percepiva un grande clima sugli spalti la domenica. E’ stata un peccato l’eliminazione dai playoff contro il Siena, non la meritavamo assolutamente ma il calcio รจ anche questo. L’anno dopo siamo usciti dai playoff con due pareggi, a Trapani in 9 uomini ce la siamo giocata comunque alla pari fino alla fine. Poi si diceva che saremmo stati ripescati ed invece cosรฌ non รจ stato. La B era stregata. Ho giocato praticamente sempre, disputando a Catania campionati di alto livello e maturando esperienza in un bellissimo ambiente”.
C’erano anche molte pressioni da gestire.
“Il direttore Lo Monaco ci teneva tantissimo al Catania e metteva molta pressione a noi giocatori perchรจ voleva il massimo ogni domenica. Avevamo sempre delle pressioni importanti. Io stesso ho provato sulla mia pelle che, una volta giocato a Catania, potevo farlo dappertutto. Quando sono andato via non ho mai riscontrato chissร quali difficoltร ad ambientarmi in qualsiasi piazza. Se hai la fortuna di giocare a Catania, con quella tifoseria incredibile, sei pronto per giocare in qualsiasi stadio. E poi il pubblico rossazzurro รจ intelligente. Eventualmente fischia solo a fine gara. In campo puoi avere la pressione di dovere ottenere il risultato, ma un pubblico che spinge cosรฌ tanto รจ un valore aggiunto, non ti toglie qualcosa. Dipende anche dal carattere dei giocatori, ma il Catania ha una rosa molto esperta”.
Sei stato anche a Salerno, altra piazza importante.
“Sรฌ, Salerno ha rappresentato per me un’altra tappa di rilievo. Mi sono tolto delle soddisfazioni con un campionato di B vinto. E’ finita purtroppo male, non per colpa mia ma per una serie di vicissitudini societarie e problematiche varie. Sono stati un anno e sei mesi intensi, imparando tanto da allenatori importanti, una bella piazza. Anche lรฌ ho lasciato molti amici, ho grandi ricordi di Salerno. Se dovessi scegliere le piazze migliori in cui sono stato, dico proprio Salerno e Catania. Senza ombra di dubbio”.
Come arrivano Catania e Salernitana alla sfida di domenica?
“Il Catania รจ una squadra forte, esperta, conosco diversi giocatori che militano in rossazzurro. Ha avuto qualche battuta d’arresto ma se la giocherร fino alla fine. E’ anche un progetto ambito, quello di Catania. Inoltre aiuta la presenza di calciatori nello spogliatoio che possono dare un’impronta essenziale al resto della squadra come Di Tacchio, Casasola, Cicerelli. Per me, ad esempio, furono di grande aiuto i vari Biagianti, Lodi e Marchese. Il girone C รจ tosto, molto livellato, ma il Catania ha le carte in regola per provare a vincere il campionato, cosรฌ come la Salernitana. Per i rossazzurri sarร una partita importante, da giocare davanti al pubblico amico, devono provare a fare bottino pieno. Un’eventuale sconfitta, invece, darebbe uno slancio ulteriore ai granata. In queste partite devi essere intelligente. Se non puoi vincere, non devi perdere. Sono gare dove bisogna avere equilibrio e intelligenza. Probabilmente ancora le due squadre non sono al 100% del potenziale, ma arrivano bene all’appuntamento. Sarร un bel banco di prova sia per il Catania che per la Salernitana”.
Che ne pensi degli allenatori delle due squadre?
“A me Raffaele piace tanto perchรจ รจ partito dal basso, conquistando tutto attraverso la gavetta. Ci ho giocato spesso contro, parliamo di un allenatore preparato che sa far fare alla proprie squadre anche le partite ‘sporche’. Di Toscano parlano i risultati, ha vinto tantissimi campionati, sa tutto di questa categoria. Sicuramente anche a livello tattico sarร una gara interessante da vedere, studiando magari qualcosa per stupire l’avversario. Sono entrambi tecnici cosรฌ preparati che puoi aspettarti di tutto”.
Anche tu sostieni che Catania, Salernitana e Benevento siano le principali candidate alla vittoria del campionato?
“A queste squadre aggiungo il Crotone. Mi stuzzica la squadra calabrese, conosco qualche calciatore rossoblu e l’allenatore in seconda. Ci sarebbe anche il Trapani ma รจ partito con un deficit importante, quindi comincia ad essere un pรฒ complesso per i granata recuperare i punti di penalizzazione”.
In questi anni hai avuto modo di sentire qualche tuo ex compagno di squadra in rossazzurro?
“Certamente. Ogni tanto capita anche di sentirmi con Marco Biagianti. Sta guidando la Primavera del Catania e la cosa non mi sorprende. Un allenatore nato, lo si vedeva in maniera molto chiara e nitida giร quando giocava essendo sempre bravo a dare indicazioni ai compagni. E’ sempre stato un ‘equilibratore’, impeccabile nella gestione delle dinamiche di spogliatoio. Lo vedo bene anche nel gestire un gruppo di lavoro, che poi รจ un aspetto fondamentale per un allenatore. Sono contento del percorso che sta facendo”.
Stai guardando ad un futuro da allenatore?
“E’ un’idea che mi affascina, poi tra il dire e il fare c’รจ di mezzo il mare. Vedremo. Sto studiando per questo. E’ un percorso che mi piacerebbe intraprendere”.
Si ringrazia Ramzi Aya per la gentile concessione dell’intervista.
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