giovedรฌ, 30 Ottobre 2025
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ESCLUSIVA – Raffaele Esposito: “Vedo qualcosa di simile al Catania ’98/99. Se fossi rimasto in rossazzurro la mia carriera sarebbe stata diversa. Duello con la Salernitana per la vetta”

Nei giorni scorsi abbiamo sentito telefonicamente l’ex centrocampista Dino Di Julio, protagonista con la maglia del Catania e che nella stagione ’98/99 diede un contributo prezioso per vincere il campionato di C2 con Piero Cucchi alla guida tecnica. Raffaele Esposito fu un altro componente di quella rosa che si รจ guadagnato l’affetto dei tifosi catanesi, vivendo emozioni uniche ed irripetibili sotto l’Etna. Oggi allena con profitto la Vibonese, in Serie D. Ha concesso un’intervista ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com con molti spunti di rilevante interesse.

Ti sblocco un ricordo, Catania. Cosa pensi di quell’esperienza vissuta rappresentando i colori rossazzurri?
“E’ un ricordo che porto ancora dentro. Vincemmo il campionato di C2, posso assicurare che vincere un campionato non รจ mai semplice. Soprattutto in una piazza cosรฌ importante e prestigiosa come Catania, con tanta passione da parte dei tifosi. Parliamo di una piazza esigente. Quando vinci a Catania รจ ancora piรน bello, questa cittร  merita senza dubbio palcoscenici piรน importanti della C”.

Quella squadra ha qualcosa che riconosci nel Catania di oggi?
“Io il Catania lo seguo sempre. A volte capita anche di guardare qualche partita dal vivo. Ad esempio nella passata stagione ho assistito al match di Pescara ai playoff. Sรฌ, vedo delle somiglianze con questo Catania. A partire dal sistema di gioco. Una squadra che bada piรน alla sostanza, confermo che qualcosa di simile c’รจ ma quello era tutto un altro calcio. Parliamo di circa 30 anni fa. I giocatori erano molto piรน legati ai tifosi. Noi eravamo in contatto diretto con la gente, c’era un legame forte con i tifosi. Si era creata un’atmosfera attorno alla squadra molto familiare. Non a caso quel Catania viene ricordato ancora oggi dal popolo rossazzurro. Si respirava una bellissima atmosfera, ci allenavamo a Monte Po, nelle amichevoli del giovedรฌ c’erano un migliaio di persone al seguito. Dopo quell’annata, le sensazioni e motivazioni che mi trasmettevano non le ho piรน avute nella mia carriera da calciatore, pur avendo giocato in piazze importanti come Padova, Trapani e Juve Stabia. Loro riuscivano a darmi quel quid in piรน in campo che mi portava a fare bene la domenica”.

Ti ha formato tanto l’esperienza di Catania.
“Avevamo 20mila e piรน tifosi in casa a sostenerci. L’anno dopo tornai al Padova, piazza che veniva dalla A ritrovandosi in C nel giro di tre anni. Mentalmente il ritorno non mi giovรฒ. Perchรจ quelle emozioni provate a Catania non le ho vissute minimamente a Padova, essendo anni di delusioni nell’ambiente andavano allo stadio in circa 2-3mila persone. Come un’amichevole del giovedรฌ a Catania. Fu piรน una mazzata a livello emotivo per me andare via da Catania, che anche se militava in C con quel pubblico era come giocare in Serie B o A. Ebbi, tra l’altro, la possibilitร  di rimanere a Catania. Ero in prestito, a fine anno il Padova mi richiamรฒ alla casa madre con Gianni Di Marzio direttore sportivo mentre Guido Angelozzi venne a fare il diesse a Catania e voleva riscattarmi. Di Marzio perรฒ puntava forte su di me. Sono convinto che se fossi rimasto avrei sviluppato tutt’altro tipo di carriera, perchรจ a Catania stavo benissimo e mi sentivo apprezzato”.

Hai parlato dei 20mila tifosi rossazzurri al seguito. Ancora oggi cambiano le categorie ma lo scenario รจ lo stesso. L’entusiasmo del ‘Massimino’ quanto puรฒ effettivamente incidere?
“Il tifo alle pendici dell’Etna era, รจ e sarร  sempre un valore aggiunto, assolutamente. Io sono venuto a Catania anche da avversario sedendo sulla panchina della Casertana. Quando ce l’hai a favore รจ un pubblico che spinge tanto, si fa sentire, spinge fino in fondo i propri giocatori a dare qualcosa in piรน. Fa la differenza. Il sostegno di tifosi catanesi si sente ovunque perchรจ Catania รจ una piazza bellissima, appassionata ed affamata di calcio”.

Un valore aggiunto in un campionato comunque difficile, che ad oggi vede tre squadre nei piani alti della classifica che probabilmente si giocherano fino alla fine la vetta.
“Personalmente vedo Catania e Salernitana davanti a tutti. Il Benevento รจ una squadra forte, che farร  bene, allenata da un tecnico esperto e preparato, perรฒ come formazioni piรน accreditate per il primato indico rossazzurri e granata. Poi ci puรฒ sempre essere qualche sorpresa. Non voglio essere di cattivo auspicio, ma di solito per le squadre di Toscano il primo anno รจ di assestamento mentre il secondo rappresenta quello in cui l’obiettivo viene raggiunto. La sfortuna รจ che quest’anno c’รจ la Salernitana, formazione molto forte e con giocatori di categoria superiore ma il Catania non รจ da meno. La C รจ un campionato difficile. Bisognerร  attendere le ultime 7-8 partite per capire bene chi potrebbe prendere il sopravvento sulle altre. Ci sarร  un testa a testa tra Salernitana e Catania secondo me, con il Benevento pronto ad inserirsi insieme a qualche altra possibile sorpresa che puรฒ essere il Cosenza, Casarano oppure il Crotone. Aggiungo che il mercato di gennaio sarร  fondamentale per chi avrร  bisogno di mettere dentro qualcosa in piรน. Puรฒ cambiare gli equilibri. Chiamandoti Catania o Salernitana riesci anche a convincere qualche calciatore magari a scendere dalla B”.

Adesso per il Catania c’รจ l’ostacolo Casertana da superare.
“Caserta รจ una piazza che conosco bene, dato che sono stato lรฌ da allenatore. Confermo che รจ un campo difficile da espugnare, tra l’altro รจ una squadra che sta facendo un buon campionato, i falchetti sono in fiducia. Sicuramente non sarร  una partita semplice per la formazione di Toscano ma il Catania, se vuole ambire ad alti livelli e continuare a fare bene sa che รจ fondamentale incamerare punti anche su questi campi complicati”.

Come va la tua avventura sulla panchina della Vibonese?
“Mi sto trovando molto bene. Mi sento apprezzato, questo รจ uno stimolo in piรน per fare bene e dare ancora qualcosina di piรน a questa gente che ha riposto molta fiducia in me. Insieme al mio staff stiamo facendo un grandissimo lavoro e ringrazio i ragazzi che mi seguono alla lettera facendo ottime prestazioni in un campionato molto equilibrato e difficile, dove il livello si รจ alzato tantissimo rispetto agli ultimi anni quando c’erano Siracusa, Trapani e lo stesso Catania che lo hanno stravinto con qualche mese d’anticipo. Noi possiamo essere tra le squadre in lotta fino alla fine perchรจ le qualitร  per farlo non ci mancano. Spero anche in un pizzico di fortuna. Ad esempio domenica non siamo stati fortunati avendoci annullato l’arbitro un gol regolarissimo a 10′ dalla fine per poi prendere gol allo scadere, una bella mazzata ma i ragazzi hanno capito di avere fatto una buonissima prestazione e sono consapevoli della loro forza”.

Si ringrazia Raffaele Esposito per la gentile concessione dell’intervista.

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Livio Giannotta
Livio Giannottahttps://www.tuttocalciocatania.com
"Le idee ispirate dal coraggio sono come le pedine negli scacchi. Possono essere mangiate ma anche dare avvio ad un gioco vincente". Parole del grande scrittore tedesco Johann Wolfgang Von Goethe che mi hanno spinto all'ideazione di 'TuttoCalcioCatania.com'. Un progetto che parte da lontano e si pone l'obiettivo di fare informazione responsabilmente e consapevolmente. Direttore della testata giornalistica catanese e "stakanovista editoriale", mi avvalgo del contributo di un gruppo di lavoro brillante e motivato.