martedì, 4 Novembre 2025
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QUI CATANIA: pro e contro del pari di Caserta. Produrre gli anticorpi necessari

Il Catania torna da Caserta con l’amaro in bocca. Questo è il telegramma che sintetizza il match in terra campana. Una partita dai due volti, che ha visto gli uomini di Toscano condurre un buon primo tempo salvo poi vanificare le elevate possibilità di vittoria con due ingenuità costate caro ai fini del risultato. Nella prima frazione la squadra ha costruito tanto, esercitando una pressione offensiva importante nella metà campo avversaria che si è concretizzata nel gol di Di Tacchio preceduto da due occasioni di Cicerelli (un calcio di punizione e una conclusione da fuori area) abilmente sventate dal portiere di casa De Lucia.

Il bilancio della prima frazione è positivo, con una prestazione in linea con le ultime gare pur macchiata dal gol preso sugli sviluppi di un calcio d’angolo che ha sancito la fine dell’imbattibilità di Dini durata 522 minuti. Nella ripresa lo scenario è inverosimilmente mutato con tre “sliding doors” da evidenziare: l’uscita dal campo di Pieraccini per infortunio, l’espulsione di Ierardi e il fallo da rigore commesso da D’Ausilio. La sostituzione forzata ruolo per ruolo ha impedito a mister Toscano di effettuare un ulteriore cambio offensivo, privandosi della possibilità di incrementare il palleggio e sviluppare occasioni in avanti con l’inserimento di uno tra Jimenez e Stoppa dalla panchina.

L’ingresso di Ierardi ha permesso tuttavia di presidiare bene il campo in un momento della partita in cui la squadra aveva rimesso la testa avanti con il gol di Donnarumma. Toscano ha optato per una postura tattica di rimessa con il solo D’Ausilio in appoggio al tandem Caturano-Rolfini, lasciando in mano alla Casertana il pallino del gioco. Il combinato disposto tra l’espulsione di Ierardi e il fallo commesso nella propria area da D’Ausilio, sanzionato dall’arbitro con la massima punizione, ha fatto si che il Catania incassasse il colpo del definitivo 2-2 dal dischetto degli undici metri lasciando sul campo l’intera posta in palio.

La scarsa lucidità è stata la chiave che ha impedito al Catania di vincere, come evidenziato dallo stesso Toscano a fine partita. Sono mancati i nervi saldi proprio nel momento clou, quando la situazione richiedeva di stringere i denti e impedire alla Casertana di tornare in corsa. Al “Pinto” i rossazzurri hanno imparato una lezione che tornerà utile in futuro, dal momento che l’agonismo smisurato e il fattore ambientale sono due elementi che rappresentano lo scenario tipico del Girone C di Serie C.

La squadra deve produrre gli anticorpi necessari a fronteggiare le difficoltà nel quadro di un percorso non esente da ostacoli. Toscano, tecnico navigato e vincente in questa categoria, ne è fortemente consapevole e deve richiamare i suoi all’ordine già a partire dal prossimo impegno casalingo con l’Altamura, match in cui dovrà emergere con forza la voglia di rivalsa dei giocatori rispetto a quanto avvenuto nel finale di Caserta.

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