giovedì, 28 Agosto 2025
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TOSCANO: “Entusiasmo da alimentare, antenne dritte a Cava. Di Tacchio resta. Continuiamo il percorso di crescita”

Conferenza stampa dell’allenatore rossazzurro Domenico Toscano in vista di Cavese-Catania. Il tecnico calabrese focalizza l’attenzione sull’importante trasferta di Cava de’ Tirreni. Ecco le parole evidenziate:

“Sono abituato a fare concentrare la squadra sul campo. L’entusiasmo deve essere la benzina che ci fa lavorare meglio. Anche dopo il risultato di domenica ci sono delle cose da migliorare, su cui lavorare e crescere. Le abbiamo analizzate in settimana. Ci aspetta un’altra partita nella quale bisogna avere le antenne dritte ed essere svegli. Subito dopo Catania-Foggia ho cercato di focalizzare l’attenzione sul match di Cava, da lunedì ho visto i ragazzi sul pezzo, pronti a preparare la trasferta campana. Contro il Foggia dovevamo approcciare bene la gara, esaltare i nostri pregi e le loro difficoltà del momento, lo abbiamo fatto. Adesso però bisogna pensare alla Cavese”.

“Le valutazioni vanno fatte partita dopo partita. Quello di Cava è sempre un campo difficile, sfidando un avversario con una identità ben precisa, anche caratteriale. Hanno fatto una buona gara contro il Sorrento. L’abbiamo studiata nei minimi dettagli, sabato sarà un altro incontro dove dovrai essere bravo a capire il piano gara della Cavese, giocando con la massima attenzione e concentrazione, dove l’approccio e l’atteggiamento saranno determinanti. Caturano? Io mi devo concentrare sui calciatori a disposizione, non su quelli che – ad oggi – sono giocatori di altre società perchè, ripeto, a Cava dovremo stare con le antenne dritte. Per tutta la settimana ho cercato di trasmettere alla squadra il senso di prendere con le pinze la Cavese, che tradizionalmente ha sempre messo in difficoltà le avversarie tra le mura amiche”.

“Questo è un girone e un campionato forse un pò diverso dagli altri anni dove il livello della competizione si è alzato tantissimo, non ci sono partite facili, devo essere bravo a far rimanere sul pezzo la squadra cercando di affrontare al meglio l’avversario che hai di fronte perchè ogni squadra ha le sue qualità e caratteristiche per metterti in difficoltà. Devi avere sempre la percezione del pericolo. Rispetto al match di domenica abbiamo bisogno di fare cose diverse quando abbiamo la palla o meno. Pensiamo a concentrarci su questi aspetti e giocando bene”.

“D’Ausilio in campo dal 1′ sabato? Per me hanno fatto bene tutti nella partita disputata contro il Foggia. Dallo stesso D’Ausilio a Lunetta passando per Cicerelli, Jimenez, Forte. Devi avere la lucidità nel capire quale può essere il calciatore con le caratteristiche più adatte a questa gara, sia dall’inizio che in corso d’opera. Il nostro organico ha un livello molto lineare in tutti i reparti, l’importante è tenere tutti sulla corda e con un’alta competizione. Riducendo al minimo l’errore“.

“Per come siamo messi in questo momento numericamente a centrocampo, vanno trovate soluzioni, ad esempio potremmo anche utilizzare e adattare Jimenez. Intanto è importante che Di Tacchio è recuperabile, non ha tempi di recupero lunghissimi e quindi rimane nel nostro organico. il mercato è aperto, spero finisca subito perchè ribadisco che per noi allenatori rappresenta un altro allenamento la gestione di questa sitazione, dovendo tenere tutti concentrati e sul pezzo. Hanno anche introdotto il FVS e devi stare attento alla chiamata della review. Vediamo le opportunità che si possono venire a creare sul mercato. La società si è sempre detta disposta ad intervenire laddove necessario ma oggi ci concentriamo sulla Cavese. E’ troppo importante questa partita per non vanificare il nostro percorso di crescita. Dobbiamo rimanere sul pezzo tutti, testa solo alla Cavese”.

“In cosa dobbiamo migliorare? Nell’adottare la scelta giusta quando siamo in possesso della palla, in questo senso a Crotone abbiamo sbagliato tanto mentre col Foggia è andata meglio anche se in alcune situazioni potevamo fare di più. Dobbiamo riempire meglio l’area di rigore attaccando bene la porta. Nella costruzione della manovra occorre maggiore pazienza se trovi squadre che si abbassano, trovare soluzioni ottimali se le avversarie ti vengono a prendere alto come è successo a Crotone, sfruttando qualche uomo libero negli spazi intermedi. Sono aspetti su cui abbiamo lavorato ma anche, soprattutto, nella fase di non possesso. Contro il Foggia, ad esempio, a volte siamo stati fortunati che la palla non è arrivata in determinate situazioni”.

“Noi ormai abbiamo uno spirito e una identità ben precise. Vogliamo essere aggressivi sin dalla prima costruzione. Poi devi vedere anche come si sviluppa la prima costruzione degli avversari, se parte dal portiere o meno. A prescindere da quello conta l’atteggiamento, come lo fai. Un conto è essere forte e aggressivo quando recuperi palla, un conto è che lo fai in ritardo. Dobbiamo semplicemente mettere in pratica le cose che sappiamo fare, e farle bene. Sapendo che le partite sono diverse. Devi essere in grado di comprendere come provare a sbloccare subito le gare, come concretizzare il più possibile e chiudere le partite, sapere leggere le situazioni emotive, tattiche, fisiche e tecniche in ogni incontro. C’è tanto da lavorare ancora e migliorare”.

“Domenica a fine primo tempo sono stato un pochettino pesante con la squadra perchè ho visto 2-3 situazioni di calo di tensione che non andavano bene. Io voglio assicurarmi che la squadra cresca. Se anche in quei momenti dove il risultato è acquisito rimani concentrato e determinato poi viene tutto più facile. Su questo devo battere, senza cambiare atteggiamento. Se ho rivisto in questo Catania qualcosa del Cesena con cui ho vinto la C? Qualcosa sì, ma sono annate diverse ed interpreti differenti. Vorrei raggiungere lo stesso atteggiamento e la stessa identità con questi ragazzi che stanno lavorando benissimo”.

“Il pubblico rossazzurro? Penso che solo a Catania succeda di vedere così tanti spettatori sugli spalti alla prima giornata di campionato ad agosto, nel contesto di una partita non di cartello. Questo è un atto di fiducia della gente nei nostri confronti e noi dobbiamo ripagarlo dando tutto. Poi i risultati sono figli di tante variabili, ma quando dai tutto vuol dire che hai ripagato la fiducia. Vuol dire che hai fatto una buona prestazione e così hai una grande probabilità di vittoria. Bisogna alimentare questo entusiasmo restando tutti uniti. Ci saranno momenti non buoni durante una gara o tra una partita e l’altra, quelli saranno i momenti decisivi della stagione che se sei unito dentro e fuori dal campo faranno la differenza”.

“Io presto attenzione a guardare quello che succede in campo ogni giorno. Devo pensare esclusivamente al campo, alla sensazione che hai ogni giorno, non al 6-0 o alla sconfitta di Crotone. Ogni giorno devi vedere il miglioramento, quanto la squadra cresce fisicamente e mentalmente, quando cresce nella lettura delle partite e nel feeling tra i reparti. Sono soprattutto le partite, quelle che ti allenano. Qua dentro dobbiamo chiuderci, fare parlare gli altri, stare zitti e lavorare“.

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