“Il titolo inflazionato potrebbe essere ‘Il Catania è in buone mani’. Quello che merita un approfondimento è ‘Come si diventa leader in otto mesi’. Andrea Dini non segna, ma evita reti che valgono punti”, riporta La Sicilia. “A Cava nei minuti finali il ragazzo di Cattolica ha compiuto un autentico miracolo sulla conclusione di Orlando. Sabato scorso contro il Monopoli è riuscito a deviare sul palo con una prontezza di riflessi da grandissimo giocatore, il tentativo ravvicinato di Fall. Non è un attaccante ma Dini è diventato un idolo pur non segnando reti. Le evita”, si legge.
Già in estate lo stesso portiere aveva riportato il pensiero del suo allenatore: «La fase di non possesso non è esclusiva dei tre difensori e del portiere, siamo un gruppo che collabora in maniera fattiva. Siamo uniti. I primi a fare filtro sono le punte, ovviamente anche a centrocampo c’è un controllo dell’avversario che facilita il nostro lavoro. Tutti uniti, ecco perchè il merito se non si beccano reti è della retroguardia». Il portiere rossazzurro “ha meriti di indubbio valore – aggiunge il quotidiano – E sa giocare con i piedi così come esige il copione del portiere moderno e come piace a Toscano. A conferma di quanto sia stimato non solo dal pubblico, ma anche dalla società, l’ufficialità del prolungamento del contratto fino a giugno 2027“.
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