“C’è poco tempo per le rivoluzioni. E forse nemmeno servono a invertire immediatamente il trend negativo in cui è caduto il Catania. Qualche idea diversa, rispetto a quel che la squadra ha mostrato in quest’avvio di campionato, il tecnico Toscano l’aveva anche provata e di recente. Il modulo, aveva fatto intendere l’allenatore, potrebbe essere modificato. Ma in che modo?”, riporta La Sicilia. “Le soluzioni sono tante perchè il Catania ha un gruppo versatile. Il cambiamento più aderente alla realtà potrebbe essere il 3-5-2. In questo modo Toscano manterrebbe uno dei suoi capisaldi, ovvero la retroguardia a tre (che a parte le topiche di Cosenza nelle altre gare ha beccato zero reti) avanzando uno dei trequartisti al ruolo di punta vera. Accanto a Forte potrebbe, a questo punto, agire Cicerelli”, si legge.
Sabato scorso contro il Sorrento Cicerelli “si è dannato l’anima correndo a mai finire per recuperare palla, per riavviare l’azione, per trovare spazio. Troppo dispersivo e forse anche inutile tutto questo spreco di energie. Più vicino alla porta, Cicerelli avrebbe maggiori occasioni per spingere la squadra in termini pratici. A centrocampo il Catania ha sue soluzioni per l’utilizzo di un eventuale regista: Jimenez, con un assetto diverso da quello visto a Cosenza, oppure Quaini”.
Il 3-5-2 potrebbe anche “diventare 3-4-3 e in questo caso i cambiamenti sarebbero minimi”. Se fosse rispolverato il 4-3-3, che è stato a lungo il biglietto di presentazione del Catania in passato, i due esterni “comincerebbero da terzini, in linea con due centrali, in mezzo al campo il regista (Jimenez) con due interditori, in attacco potrebbero spingere Cicerelli, Forte, Lunetta”. In vista di Trapani vengono citate queste possibili soluzioni, “o anche la conferma del 3-4-2-1 con interpreti differenti”.
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