Il giudizio di Massimiliano Velotto, ex direttore di gara e fino alla scorsa stagione addetto agli arbitri del Catania, sulla direzione arbitrale del sig. Maksym Frasynyak della sezione di Gallarate del match vinto dal Casarano contro gli etnei. Questo il suo pensiero ai microfoni di Telecolor:
“E’ stato un esperimento non riuscito, la designazione del sig. Frasynyak. Avevo delle preoccupazioni sulla tenuta arbitrale tecnica prima dell’inizio della gara per la scelta di un arbitro giovane e con poca esperienza in un campo particolare con la capolista che giocava fuori casa. Queste mie preoccupazioni hanno cominciato a prendere forma già dopo il primo quarto d’ora, quando un evidente calcio di punizione a favore di Lunetta si è trasformato paradossalmente in un cartellino giallo ai suoi danni. Questo mi ha acceso dei campanelli d’allarme in base alla mia esperienza su una gestione tecnica poco precisa, sulla mancanza di una coerenza decisionale che poi alla lunga si è manifestata in modo uniforme per tutta la partita. Micro-contatti fischiati, entrate dure non fischiate, cinque interventi di seguito a ridosso della prima mezz’ora del primo tempo lasciati proseguire che hanno soltanto alzato il tono agonistico della gara. Poca personalità manifestata dall’arbitro. Io riconduco tutto il bilancio disciplinare della partita ad una conduzione che è stata gravemente insufficiente, da 4 in pagella”.
“Il rigore non concesso al Catania? Rivedendo le immagini, il piede del giocatore del Catania è in anticipo rispetto alla posizione del piede del calciatore del Casarano, quindi s’interpone tra il pallone e il piede dell’avversario. Il giocatore etneo subisce il contatto. Io ho sempre affermato che chi arriva prima sul pallone vince, in questo caso sembra che il giocatore del Catania tocchi in anticipo, seppur di poco, il pallone, di conseguenza dopo viene colpito dal piede dell’avversario. L’errore più grave secondo me è che se l’arbitro decide di non dare il rigore, allora dai per scontato che il pallone sia stato giocato dal difensore del Casarano. A quel punto dovevi dare il calcio d’angolo anzichè il calcio di rinvio. Arbitraggio molto confusionario”.
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