VERSO LENTINI: Catania, ritorno in trasferta dopo la “manita”. Sia servita la lezione di Monopoli!
Nelle prossime ore Catania in campo per la 29/a giornata del girone C di Serie C. Giochi aperti ed è ancora vivo il ricordo della precedente trasferta (non)giocata dai rossoazzurri a Monopoli. Un 5-0 incredibile, caratterizzato da 30 minuti discreti e 60 autenticamente imbarazzanti che hanno spianato la strada ai biancoverdi. Tutto facile per la squadra di Giuseppe Scienza e, al triplice fischio, tensione a mille in casa etnea. Doveroso un chiarimento all’interno dello spogliatoio con la società che ha confermato alla guida tecnica Cristiano Lucarelli. La reazione? L’1-0 inflitto al Siracusa al “Massimino”.
Un successo che ha fornito segnali incoraggianti, ma adesso scatta la controprova. Catania impegnato fuori casa contro un avversario reduce dalla pesante sconfitta di Castellammare di Stabia ma che attraversa, nel complesso, un buono stato di forma. Con Aimo Diana in panchina è cambiato l’atteggiamento, lo spirito di squadra. Sicula Leonzio con una mentalità profondamente rinnovata, tendendo sempre a giocare le partite a viso aperto. A prescindere dall’avversario di turno.
Per i bianconeri, il match di oggi segnerà anche il ritorno allo stadio “Angelino Nobile” dopo sofferti mesi di esilio. L’impianto sportivo lentinese si presenterà esaurito in ogni ordine di posto, ma saranno anche numerosi i sostenitori del Catania al seguito, più di mille. Su un terreno di gioco in condizioni non ottimali, facile attendersi una Leonzio particolarmente aggressiva, determinata e motivata a regalare una gioia al popolo bianconero. Entrambe le squadre dovrebbero schierarsi secondo un 4-3-3, a meno di sorprese.
Marano rappresenta l’assenza più rilevante tra le fila della Leonzio, mentre il Catania dovrà ancora fare a meno di Caccavallo, infortunato di lungo corso. Inoltre Russotto e Di Grazia sono stati convocati ma hanno lavorato poco in settimana, quindi s’intuisce che partiranno, con ogni probabilità, dalla panchina. Il Catania sa bene di trovare un clima infuocato, la squadra ha lavorato con grande intensità in questi giorni.
Vedremo se avrà imparato a dovere la lezione di Monopoli, da tenere a mente perchè la maglia rossoazzurra va onorata in qualunque contesto e le insidie sono sempre dietro l’angolo. Il blasone fa piacere ricordarlo perchè è storia, ma conta molto di più la realtà. I rossoazzurri militano in Serie C e va dimostrata sul campo la propria superiorità. Anche oggi, contro un avversario di buon livello che venderà cara la pelle provando a conquistare un prestigioso risultato.
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LODI: sei anni fa esatti, decisivo in campionato
11 marzo 2012, Serie A. Il Catania batte per 1-0 la Fiorentina allo stadio Angelo Massimino con un rigore trasformato da Francesco Lodi, al suo ottavo gol stagionale. Un successo preziosissimo in chiave Europa League per la formazione di Montella che sale a quota 38 punti e si piazza dietro l’Inter all’ottavo posto. Vittoria, comunque, molto sofferta contro una Fiorentina che ha costruito tantissime occasioni da rete non concretizzate da un lato per scarsa lucidità, dall’altro a causa di uno straordinario Carrizo a difesa dei pali. Tre punti importanti per il Catania che, al cospetto di un quotato avversario, si rilancia in classifica. Oggi, a distanza di 6 anni, rossoazzurri di nuovo in campo ma la squadra da affrontare è la Sicula Leonzio, in Serie C.
VIDEO GOL FRANCESCO LODI:
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CORONA: l’ex rossoazzurro torna all’Atletico Catania
L’ex attaccante rossoazzurro Giorgio Corona fa ritorno all’Atletico Catania. Situazione delicata in casa atletista con il rischio concreto di retrocedere in Promozione. I tifosi sono scesi in campo per salvare il titolo e Corona, dopo il cambio societario, ha assunto la decisione di tornare all’Atletico provando a dare una mano alla squadra in chiave salvezza.
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ESCLUSIVA – De Gennaro: “Catanesi, date fiducia a Lo Monaco. La Leonzio di Proto? Catania è il Catania, Massimino figlio di un altro calcio. Lecce? Attenzione primaria al Trapani”
Autore: Livio Giannotta
Lunga intervista di Pantaleo De Gennaro, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com. Da calciatore ha disputato due stagione in casacca rossoazzurra tra il 1976 ed il 1978 mentre, nelle vesti di allenatore, ha guidato anche la Leonzio negli anni ’90. Oggi si affronteranno proprio Leonzio e Catania, a Lentini.
Pantaleo, due stagioni vissute al Catania. Sportivamente non bellissime per la verità…
“Al primo anno retrocedemmo in C maldestramente. Pensa, nelle ultime 5 partite non riuscimmo a fare 1-2 punti in più che sarebbero serviti per assicurarci la permanenza in B. L’anno successivo ricordo un buon campionato ma agli spareggi-promozione riuscì a spuntarla la Nocerina. Era una partita secca ma i campani, pur essendo inferiori alla nostra squadra, riuscirono ad avere la meglio. Dispiace non avere contribuito a regalare le soddisfazioni che i tifosi catanesi avrebbero meritato. Il mio ricordo di Catania è, comunque, bellissimo. Per metà i miei figli sono catanesi. E poi Catania è una città eccezionale, in tutti i sensi. C’è di tutto. Nel paesaggio e nell’affetto della gente, non manca niente. A Capodanno sono andato a trovare i miei parenti ed è stato davvero molto piacevole per me”.
Che ricordi conservi dei compagni di squadra avuti a Catania?
“Sono sempre in contatto via Facebook con Nino Cantone, che ha avviato un’attività calcistica con buoni risultati. Penso, inoltre, a Ventura, Nino Leonardi, Gigi Chiavaro, Fusaro, Morra… ricordo con affetto anche Angelozzi, Giustolisi. Tutti ragazzi eccezionali a cui sono rimasto molto legato e ne approfitto per salutarli affettuosamente. Morra è di Porto Recanati, ma guardate che lui il dialetto etneo lo parla meglio di un catanese. Al di là degli esiti sportivi poco brillanti, avevamo un bel gruppo. Non ricordo mai uno screzio. Molti di loro fanno parte dei murales realizzati a Catania. Un’idea veramente geniale, favolosa. Da apprezzare. Catania ha una genialità enorme. Bellissimo vedere tutti quei personaggi che hanno fatto la storia. Io ne ho ricamato e ricucito una piccola pagina”.
Quanto è difficile fare calcio in Serie C?
“Catania, Lecce e Trapani si costituiscono prevalentemente con giocatori di provata esperienza. Di solito le altre squadre di C sono serbatoio di collocamento per i giovani di club di A. Del resto molte società di terza serie zoppicano dal punto di vista economico. E’ un campionato difficile, con poche risorse ma che si avvicina parecchio al livello tecnico della Serie B. Ci sono anche quei cicli che si aprono con squadre che, magari, fanno il doppio salto dalla C alla A ma poi rischiano di retrocedere subito”.
E’ un azzardo dire che questo Catania può ancora guardare al primo posto?
“Ci sono precedenti di squadre crollate nel rush finale, vedi Alessandria o Livorno, che incoraggiano. Il Catania può ancora sperare nella promozione diretta, ma il Lecce forse possiede qualcosa di più. I rossoazzurri stanno disputando il campionato competitivo che avrebbero dovuto fare. Non vorrei portare sfiga, però io sostengo che il Lecce non mollerà avendoci provato tante volte in questi anni. Difficile ipotizzare un calo di tensione dei giallorossi. Poi nulla è impossibile. Si mantiene vivo l’interesse del campionato. Il Lecce non esprime un calcio spettacolare ma è terribilmente concreto, cinico. Bada al sodo, vince anche in maniera rocambolesca. Sicuramente il Catania si farà valere anche in caso di eventuali Play Off, fermo restando che auguro ai rossoazzurri il primo posto. Io sono pratico, per adesso cercherei di mettere sotto il Trapani. Più avanti vedremo cosa succederà. Il Catania deve scendere in campo sempre per vincere, andando avanti con qualità e concretezza. Questo fa il Lecce, ma anche una squadra come la Juventus. Lo spettacolo non è determinante in nessun campionato”.
Come vedi il Trapani nella corsa ai primi posti?
“Non conosco bene il Trapani, ma sta macinando punti. Tra l’altro milita nei granata un giocatore come Scarsella, che io ho anche avuto il piacere di allenare. Spesso gli chiesi come facesse a non giocare in B. E’ un centrocampista che s’inserisce centralmente, prende palla, fa gol. Difficile trovare in Italia giocatori in possesso delle sue caratteristiche”.
Il 5-0 di Monopoli ha suonato la sveglia in casa Catania?
“Dopo il chiarimento avuto nel post-gara di Monopoli, il Catania si riprenderà sicuramente. Lo Monaco ha sorpreso tutti confermando Lucarelli. Quest’ultimo è persona seria, sa benissimo che il Catania non avrebbe dovuto subire la mortificazione di Monopoli. E’ stato un episodio che Lo Monaco ha saputo gestire alla grande riprendendo in mano la situazione. Anche da una sconfitta cocente si può ripartire bene”.
Vanti trascorsi da calciatore del Catania ma anche da allenatore della Leonzio…
“Io allenai l’Atletico Leonzio vincendo un campionato di C2. Pochissime persone assistevano alle nostre partite. All’epoca Franco Proto aveva delle grandi risorse, gestiva un club organizzato avviando un progetto nato dalla sparizione del Catania. Poi, con la riammissione dei rossoazzurri, le cose andarono diversamente. A Proto parlavo sempre dell’amore dei catanesi per i colori rossoazzurri. Del resto il Catania è il Catania. Massimino è sempre stato ben voluto. Era una bravissima persona, eccezionale. Faceva parte di un calcio diverso, sentimentale. Oggi è un calcio più essenziale, non ci sono quei legami. I calciatori rispecchiano la società in cui viviamo. Ora stanno tutti sui social network che avvicinano le persone più lontane, ma allontanano quelle vicine”.
Sarà una partita dal coefficiente di difficoltà elevato per il Catania a Lentini?
“La Leonzio ha alti e bassi, ma si sta comportando abbastanza bene e darà filo da torcere al Catania. Inoltre le condizioni del terreno di gioco non ottimali penalizzeranno parecchio una squadra di qualità come il Catania. Mi aspetto un match delicato, molto difficile, in un ambiente caldo. Ritengo però che comunque, alla fine, il Catania ce la farà a conquistare i tre punti nonostante le difficoltà. Spero di essere un buon profeta perchè se no, poi, non mi chiamate più (ride, ndr). All’andata gli etnei persero in casa, ma questo è il calcio. Non puoi mai abbassare la guardia, vietato snobbare gli avversari. Anche la debacle di Monopoli insegna. I rossoazzurri hanno uno squadrone, i valori verranno fuori. Il Catania ha gente di categoria superiore che deve calarsi nella realtà della C”.
Il livello del campionato italiano si è abbassato rispetto al passato?
“Il calcio è cambiato. Non è più come una volta. Le situazioni ambientali ai miei tempi erano complicate. Adesso c’è più ritmo, intensità a scapito della qualità e della tecnica. Prima la palla girava molto lentamente, si giocava solo di rimessa. Poi un personaggio come Sacchi ha dato un’impronta diversa. E’ stato un innovatore per la mentalità che ha saputo trasmettere ai giocatori. Adesso il contenitore tecnico è vuoto, nessuno inventa nulla. Prima l’attenzione era focalizzata sulla tecnica e la qualità dei giocatori. Sono cambiati i metodi di lavoro e la preparazione fisica. Ora s’insegna la tattica di reparto, l’allenamento non è più basato individualmente. Oggi riscontriamo errori di base anche in Champions League”.
Sei rimasto più legato al Catania o alla Leonzio?
“Sono tuttora un grande simpatizzante del Catania senza nulla togliere alla Leonzio. Io mi sono trovato bene anche lì, ma Catania è tutta un’altra cosa. Nel 1993 avrei potuto continuare a lavorare nella Leonzio. Proto disse che sarei dovuto rimanere insieme con Auteri, che ho avuto come collaboratore. All’epoca non c’erano i contratti pluriennali e decisi se lasciare la scuola o meno. Ho preferito lo studio allenando, poi, vicino casa. Scelta di vita. Ti svelo anche un aneddotto…”.
Prego…
“Conclusa l’avventura da calciatore rossoazzurro, ripartì da Salerno. Prima partita di Coppa Italia, giocammo il derby Salernitana-Cavese. In quell’occasione mi ruppi la tibia e rientrai, guarda caso, con il Catania. Ero in panchina. Si fece male un difensore e lo sostituì, tornando in campo dopo sei mesi. Faceva molto freddo, decisi di effettuare uno scatto in più per scaldarmi un pò. Sorrentino fece una respinta fuori area, giunse il pallone a me e calciai al volo andando in gol. Non esultai per rispetto del Catania ma vincemmo 1-0. Il Catania interruppe una serie importante di risultati. Poi segnavo spesso a Sorrentino, mi portava bene”.
Conclusione finale sul futuro del Catania. Tornerà in alto?
“Ne sono convinto. Lo Monaco è un mio amico e grandissimo dirigente. Saprà come risollevare le sorti dei rossoazzurri. Lo dico con assoluta franchezza. Con Lo Monaco state tranquilli. Il suo progetto merita fiducia, darà al Catania le soddisfazioni che merita riportando la squadra in A. Ovviamente serve tempo e pazienza, ma ce la farà”.
Si ringrazia Pantaleo De Gennaro per la gentile concessione dell’intervista.
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DASPO INTERNO: dalla stagione 2018/19 società chiamate a vietare accesso a tifosi indisciplinati
Il Commissario straordinario della FIGC ha imposto un sistema nuovo di gestione alle società che potranno ”daspare” chi non rispetta le regole etiche. La nuova disposizione, definibile come “daspo interno”, entrerà in vigore per le società professionistiche dalla stagione 2018/2019 e prevede tra le altre cose la possibilità da parte della società di applicare, nei confronti dei tifosi che non rispettino il Codice Etico, misure tali da comportare, tenuto conto della natura e gravità dei fatti, la sospensione temporanea del titolo di accesso, il suo ritiro definitivo, il divieto di acquisizione di un nuovo titolo.
Le società saranno obbligate, a pena di salate sanzioni pecuniarie, a fornirsi di un codice di regolamentazione per la vendita dei titoli di accesso e a vendere i titoli esclusivamente ai tifosi che accetteranno e si adegueranno a tale codice, improntato su concetti di rifiuto di ogni forma di violenza, discriminazione e di comportamenti in contrasto con i principi di correttezza e probità. Il codice dovrà prevedere, inoltre, in caso di sua violazione, delle misure afflittive, inerenti la possibilità di acquistare i titoli di accesso, che potranno culminare addirittura nel divieto di acquisizione di un nuovo titolo. La nuova norma prevede delle pesanti sanzioni pecuniarie anche a carico della società che non applichi, nel caso concreto, le misure afflittive previste dal proprio codice.
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CURIALE: gol contro siciliane in campionato, per il momento mancano all’appello Leonzio e Trapani
In questo torneo di Serie C l’attaccante del Catania Davis Curiale, contro formazioni del calcio siciliano, finora è andato a segno due volte. La prima risalente al 25 novembre scorso. Avversaria l’Akragas allo stadio “Angelo Massimino” siglando il gol del definitivo 2-0. Poi contro il Siracusa, sempre a Catania, nel precedente turno di campionato. Le prossime squadre siciliane nel mirino di Curiale sono la Sicula Leonzio, a cui ha già segnato peraltro in Coppa Italia, ed il Trapani, avversario il 22 aprile ai piedi dell’Etna.
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MATERA: a Lecce missione guastafeste con uno Strambelli in più…
Tornato a disposizione del Matera, il fantasista Nicola Strambelli sarà l’arma in più dei lucani a Lecce. A gennaio è stato ad un passo dal trasferimento in giallorosso, ma la tifoseria salentina si oppose suggerendo caldamente al club di percorrere altre strade. Il motivo? Nato a Bari e cresciuto nelle giovanili biancorosse, ha irriso più volte i leccesi nelle ultime stagioni dopo aver fatto gol con le maglie della Fidelis Andria e del Matera. Trattativa frenata e, adesso, Strambelli sarà ancora avversario del Lecce. Provando a fare nuovamente male ai salentini.
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CATANIA FEMMINILE: ritorno in campo a Roma, si riparte con forti motivazioni
Nota dell’Asd Catania Calcio Femminile
Dalla Roma a Roma. Riparte il campionato femminile di Serie B e dopo circa un mese di stop la formazione del Catania ricomincia dalla capitale e dalla trasferta in casa della Roma XIV, domenica alle ore 15. La stagione si era fermata dopo la sconfitta interna contro la capolista Roma, una partita in cui le rossazzurre allenate da Peppe Scuto hanno dato il massimo, ma sono state punite nei minuti finali. Smaltita la rabbia, ma in questo senso il tempo è stato d´aiuto, Catania riparte con la voglia di chiudere al meglio una stagione partita bene, ma che si è complicata durante il cammino, tanto da dover cambiare radicalmente gli obiettivi prefissati in avvio. Di necessità virtù: è proprio quello che si è fatto in casa rossazzurra, insieme al desiderio di cominciare a programmare il futuro, puntando sulle giocatrici più giovani che diventeranno lo zoccolo duro delle prossime stagioni. “La squadra – spiega il direttore generale Davide Santonocito – si è allenata bene e non si è mai fermata, si riparte con forti motivazioni e con la voglia di chiudere al meglio il campionato, provando a programmare la prossima stagione. In questo senso, a prescindere dai risultati, non ci siamo mai fermati anche perché una campionato non proprio positivo si può mettere in conto, solo se si fa tesoro degli errori per migliorarsi in futuro. Ripeto: vogliamo chiudere bene questo campionato e dimostrare di essere competitivi. Dobbiamo andare a Roma provando a ripetere quanto di buono fatto nell´ultima gara persa solo in extremis contro la capolista”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***“IL CASO SPEZIALE – CRONACA DI UN ERRORE GIUDIZIARIO”: presentato libro a Catania con 300 ultras
Presentato a Catania, con circa 300 ultras di squadre di calcio italiane a partecipare in piazza Idria, il libro ‘Il caso Speziale – Cronaca di un errore giudiziario’. Il giornalista Simone Nastasi critica la ricostruzione giudiziaria degli scontri del 2 febbraio, in occasione dell’incontro di calcio Catania – Palermo, culminati con la morte dell’ispettore Filippo Raciti e le condanne di Antonino Speziale, tuttora detenuto, e Daniele Micale, da dicembre scorso in stato di semilibertà.
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CALCIO EUROPEO: come Astori, si spegne nel sonno giocatore 18enne. Succede in Francia
Il mondo del calcio piange, dopo la tragedia di Davide Astori, la scomparsa di Thomas Rodriguez. Il 18enne ragazzo militava nel Tours ed è venuto a mancare durante il sonno nella notte fra giovedì e venerdì. La notizia del suo decesso è stata confermata dallo stesso club che milita nella Ligue 2 transalpina (equivalente della Serie B italiana, ndr):
“In questo contesto la LFP – si legge in un comunicato – ha deciso di rinviare l’incontro fra Tours e Valenciennes in programma questa sera e di imporre un minuto di silenzio per la Ligue 1 e la Ligue 2 durante questo fine settimana”.
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