TOSCANO: avrebbe potuto guidare il Catania, firma per la Feralpisalò

Avrebbe potuto allenare il Catania, soprattutto a seguito della sconfitta rossoazzurra a Monopoli quando Cristiano Lucarelli non era sicuro al 100% di proseguire l’avventura sulla panchina etnea. Ma anche in passato il suo profilo venne valutato dal Catania. Il tecnico calabrese Domenico Toscano riparte dal campionato di Serie C, direzione Feralpisalò. Toscano guiderà i Leoni del Garda firmando un contratto della durata di un anno e mezzo. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

SARANITI (Lecce): “Gioco in una corazzata, spero di essere capocannoniere. Ora prendiamoci i tre punti con l’Akragas”

L’attaccante del Lecce Andrea Saraniti, nel corso della trasmissione Cantiere Lecce, sprona i compagni a dare il massimo nelle prossime partite per centrare la promozione in B. Queste le parole più significative evidenziate da pianetalecce.it: “L’investimento che ha fatto il Lecce per me non mi pesa, significa che sono un giocatore importante. Il Lecce è una corazzata, lo notavo anche dall’esterno, ha un gruppo molto compatto. Il titolo di capocannoniere? Ci tengo, ora gioco in una squadra dove ho il doppio delle occasioni che avevo alla Virtus, quindi posso sperare di raggiungere questo obiettivo. La gara con la Juve Stabia? È stata una partita storta, l’impegno non è mancato, l’abbiamo già accantonata. Ora pensiamo alla partita contro l’Akragas, dobbiamo prendere i 3 punti che sono fondamentali. Noi siamo il Lecce e dobbiamo fare risultato in qualsiasi modo. Non abbiamo vissuto la serie di risultati utili positivi come un peso, per me è stato un motivo di orgoglio”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

AKRAGAS: tifosi contestano, intera rosa disponibile verso la gara con il Lecce

Acque agitate in casa Akragas. Tifosi in contestazione con la proprietà e l’allenatore Raffaele Di Napoli. “Di Napoli ti abbiamo troppo sopportato. Ora fuori dai cog….” e “Alessi segna dignità” gli striscioni dal contenuto eloquente esposti dai supporter biancazzurri all’esterno dello stadio “Esseneto”. Intanto, però, ci sono buone notizie per lo stesso allenatore dell’Akragas che potrà disporre dell’intera rosa in vista della sfida al Lecce. Compreso l’attaccante Moreo, pienamente recuperato. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

LECCE: i giallorossi perdono pezzi, stagione finita per Riccardi

Lesione del legamento crociato anteriore per il difensore Davide Riccardi. Tradotto: stagione finita. Il giocatore sarà costretto a dare forfait in occasione delle prossime partite di campionato del Lecce, dopo che gli esami hanno evidenziato la grave entità dell’infortunio riportato settimana scorsa in allenamento. Riccardi, in prestito dal Verona, è tornato in Veneto per essere gestito a livello clinico. In questo torneo di Serie C il ragazzo ha siglato due gol decisivi contro Fidelis Andria (evitando il ko) e Casertana (valido per i tre punti). ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

DE SANTIS, l’agente: “Discreta esperienza maturata a Catania, presto anche in Under 21”

Donato Di Campli, agente del giovane difensore dell’Ascoli Ivan De Santis, ex Catania, spende parole d’elogio nei suoi confronti ai microfoni di tuttomercatoweb.com: “Credo che possa essere definito come un vero e proprio difensore moderno, capace anche di impostare l’azione. Sono convinto che a breve lo rivedremo in Under 20 e anche in Under 21. De Santis peraltro ha già maturato una discreta esperienza prima al Catania e poi alla Paganese”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CUTRUFO (Pres. Siracusa): “E’ Lo Monaco che non riesce a stare zitto. Io non attacco i giornalisti. Parisi trattato male a Catania. Magari segna anche Calil…”

Arriva la risposta del Presidente del Siracusa Gaetano Cutrufo alle parole dell’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco. Questa la nota ufficiale emessa da Cutrufo: “Chi non riesce a stare zitto, evidentemente, è Lo Monaco, che come sempre non perde occasione per usare toni sferzanti e sgradevoli e questa volta anche sconclusionati. La mia colpa secondo lui sarebbe quella di aver osato dire che voglio vincere il derby con il Catania. Ma guarda un po’ che ho combinato. Un presidente che dice che vuole vincere. • Alle cadute di stile del dirigente del Catania siamo abituati. Però come spesso capita, obnubilato, non ricorda bene le cose. Non è stato Parisi a favorire il Siracusa e forse neanche Bergamelli che, incantato da un gesto tecnico formidabile di Scardina, si è limitato a guardare la scena. Il traversone e Scardina in mezzo a tre avversari che colpisce di testa. Forse adesso ricorda meglio. Mettere nel mirino un ragazzo, di 23 anni, che il Catania ha deciso di svincolare, del che non li ringrazieremo mai abbastanza, e che il prossimo anno giocherà in serie B, lui di sicuro, non mi sembra un gesto da grande dirigente, tutt’altro. Mi auguro che segni Parisi? Sì lo confermo. Perché è un ragazzo d’oro, che non meritava un simile trattamento e che merita invece una sua piccola e personale rivincita. E magari ne facciamo 2 e un altro lo sigla Calil. Chi può dirlo? • Infine, a differenza di altri, io non attacco i giornalisti per i quali ho grande rispetto. E continuerò a non farlo. Mi limito soltanto a dire che usare espressioni come “sferrare attacchi”, “infiammare il derby”, “propositi bellicosi” e “provocazioni” solo perché ho detto che voglio vincere una partita, e ripeto io voglio sempre vincere ogni partita, mi pare francamente eccessivo. E questo sì diventa una “provocazione”, un “proposito bellicoso”. Così si “sferrano attacchi”. Così si “infiamma il derby”, aggiungo, inutilmente”.  

LUCARELLI: “Mi sento carico, un kamikaze! Sabato reazione da uomini. Vivo da eremita a Catania. Tutti uniti per raggiungere l’obiettivo. Io guido una Ferrari, Bianco una Porsche”

Conferenza stampa di mister Cristiano Lucarelli a Torre del Grifo, quando si avvicina la partita Catania – Siracusa. Queste le parole di Lucarelli evidenziate da TuttoCalcioCatania.com: “Mi sento sereno, tranquillo e carico più che mai. Un kamikaze. Si riparte con più certezze di prima. Domenica non sarà un a questione di moduli, ma credo sia una gara dove bisogna rivendicare il nostro essere maschi. Devono emergere delle qualità che, dopo quanto successo a Monopoli, hanno la priorità rispetto ad ogni discorso tecnico tattico. Da parte di tutti noi deve esserci la voglia di riscattare una giornata che, personalmente, non dimenticherò mai. Siamo chiamati a mostrare la nostra mascolinità sabato. Senza se e senza ma”. “Infermeria non molto simpatica ultimamente. La scorsa settimana abbiamo lavorato in 14 unità tra influenzati e problemi vari. Anche questa settimana lavoro sempre a ranghi incompleti. Dobbiamo fare delle valutazioni per quanto concerne il recupero di determinati giocatori febbricitanti, oltre ai lungodegenti. Valuteremo fino all’ultimo momento. Noi premiamo chi, durante la settimana, dimostra di avere una condizione fisica migliore. Poi può capitare che li mando in campo ed i risultati non sono quelli auspicati. Io la formazione la scelgo sempre all’ultimo per cercare di coinvolgere tutti i ragazzi, perchè ognuno di loro merita il giusto spazio. Noi di solito ogni 5-6 partite sembra fisiologico che prendiamo delle sberle. Bisogna riflettere anche su questo dato. E’ chiaro che cerchiamo di lavorare al meglio, non possiamo certamente prevedere la prestazione di una squadra o del singolo. Non abbiamo la sfera magica”.  “Le mie parole nel post gara di Catania-Cosenza? Le intenzioni erano molto chiare. Mi sembrava doveroso che un allenatore che ama la sua squadra cercasse di mettere i giocatori nelle condizioni di scendere in campo tranquilli. A costo di farmi crocifiggere. Anche perchè le fortune passeranno solo dai giocatori del Catania. Credo che una piazza tosta come Catania abbia bisogno anche di un allenatore tosto che, nei momenti di difficoltà, ci metta sempre la faccia. Pensavo, in questo senso, di potere essere capito. Ho protetto la squadra dalle critiche. Io credo che sia necessario che l’allenatore non dia alibi che possa inibire i calciatori nelle prestazioni, nell’interesse del Catania. Sono una persona sincera, onesta intellettualmente. Se qualcuno si è sentito toccato, non ho nessun tipo di problema a chiedere scusa perchè non era mia intenzione offendere qualcuno. Secondo me ci siamo soffermati troppo sul contenuto delle parole e non sulle cause delle stesse. Nonostante la mia terza media fatta due volte, mi piace andare ad interrogarmi sulle cause. Pensavo che aveste capito che non voglio che si tocchino i ragazzi. Li sento miei, stiamo affrontando una situazione difficile di ripartenza del Catania. E’ troppo importante per me essere uniti. Domenica mi sono scusato con i tifosi, ci ho messo la faccia. Sono sempre il primo che scende dal pullman. E’ il mio carattere, non sempre porta dei vantaggi”. “La verità è che in Italia siamo molto condizionati dai risultati finali. Non abbiamo la capacità di analizzare lucidamente risultato e prestazione. E’ normale che un allenatore quando vinca sia bravo e quando perde lo sia meno. La nostra squadra ha portato a segnare 16 calciatori diversi, non credo che questo sia frutto della casualità. C’è un lavoro portato avanti in sinergia con società e staff tecnico, inculcando determinati concetti. 30 dei 40 gol fatti sono scaturiti da attacchi alla profondità, che sono quelli che noi chiediamo dall’inizio dell’anno. Questo vuol dire che la squadra una logica ce l’ha. Io calcio champagne ne vedo poco in giro, ma molta concretezza. Il Napoli di Sarri, ad esempio, quest’anno è molto più concreto. La concretezza è fondamentale se lotti per vincere il campionato. Durante la stagione può accadere un calo di rendimento. L’allenatore, allora, deve essere bravo a fare riposare chi, nelle ultime settimane, accusa una flessione. Deve cercare di valorizzare i pregi della squadra nascondendo i difetti, fare delle valutazioni anche se allena un team che si chiama Catania. Io dico che i miei giocatori sono i più bravi, belli e forti anche se qualche giocatore sulla bellezza ha dei dubbi. Siamo ripartiti ricreando autostima. Col 3-5-2 le avversarie stavano cominciando a prenderci le misure, allora la società è intervenuta sul mercato reperendo giocatori capaci d’interpretare il 4-3-3 in un certo modo. Sfortunatamente al momento ci mancano delle pedine importanti, ma si va avanti senza piangersi addosso. Soffriamo se viene a mancare coesione con il pubblico, lo so anch’io che ho vissuto tanti anni da giocatore. Non posso sentire avversari che dicono ‘Facciamo bene i primi 15′ così li fischiano’. Questa è casa nostra, l’avversario deve avere timore di giocare a Catania”. “Sabato ci sarà da soffrire. Io ho la Ferrari come dice Bianco, ma lui guida una Porsche. Perchè allena una squadra che ha ereditato lo stesso impianto di gioco di Sottil, vanta una rinforzata, in possesso di alternative importanti in panchina ed una buona intelaiatura. Quest’anno il Siracusa è molto più forte. Detto questo, sabato bisogna vincere e basta. Non mi meraviglierei se loro si schierassero a specchio al ‘Massimino’ con la difesa a tre, lo hanno già fatto. Spesso le nostre avversarie cambiano modulo quando ci affrontano. Mi aspetto una reazione da uomini prima che calciatori, sapendo che il primo quarto d’ora sarà difficile. Lì dovremo soffrire e restare in piedi con i nostri tifosi al fianco. Se qualcuno fischia, dia un morso a quello accanto! Ai tifosi chiedo di sostenerci fino al 95′, non dando vantaggi ai nostri avversari. Eventualmente i fischi arrivino a fine partita, non prima”.  “Se vinciamo tutte le partite che restano da qui alla fine, al 99% siamo in B. Prepareremo le gare una alla volta senza fare previsioni. Tutte per vincere ma come facciamo sempre, anche al costo di perdere. Il nostro slogan è cercare di ottenere il massimo da ogni partita mangiando su tutti i piatti. L’appuntamento è all’ultima curva. Fly down e ne sono sempre più convinto. Nei momenti di difficoltà dobbiamo essere compatti. Non si può perdere tempo a litigare tra di noi. Abbiamo cose più urgenti a cui pensare. Tra noi litigheremo alla fine se la stagione avrà detto che non è stato raggiunto un obiettivo che noi inseguiamo con tutte le nostre forze. Io faccio l’eremita per scelta a Torre del Grifo, non voglio lasciare nulla d’intentato. Lucarelli ama il proprio lavoro e caratterialmente va oltre. Portatemi il tifoso più incallito del Catania, gli faccio vedere che voglio più di lui la Serie B. Sono diventato il primo tifoso della squadra che alleno, anche per necessità. Poi io mi affeziono molto facilmente. Non ho altre distrazioni a parte il lavoro ed il sudore per riportare il Catania dove tutti sapete. Nessuno sottovaluta niente o farà un passo indietro. Sono molto focalizzato sull’obiettivo finale”. “A Monopoli siamo andati in preda al panico ma nella stessa gara ho assistito ai primi 32 minuti giocati da Catania. Vi porto un esempio: Rizzo, intervenendo con un contrasto, ha scoppiato il pallone. Ho goduto perchè è questo il calcio che mi piace. Il Catania per mezz’ora ha dettato il proprio gioco nella metà campo del Monopoli, facendolo molto meglio di Andria. Poi per andare all’attacco abbiamo alzato la nostra difesa che, negli spazi, può avere difficoltà nelle ripartenze. Sono dati che dobbiamo raccogliere. Questa squadra quando si è difesa ma rivelandosi tremendamente pratica ha collezionato dei filotti positivi. Sono situazioni che vanno tenute in conto, anche se magari non si è belli. Oggi nel calcio è molto più facile giocare di rimessa, noi dobbiamo cercare il giusto equilibrio”.  “Cosa mi rimprovero? Permettetemi di fare i conti alla fine della stagione. Vedremo. Poi farò un’analisi su cosa posso avere sbagliato o meno. Alla luce della classifica attuale credo si possa essere abbastanza soddisfatti, anche se mi piace ricercare la perfezione. A maggior ragione adesso mi sento carico. Di solito in questi casi l’allenatore non va in ritiro, invece è stato così anche per me. Non mi sono sentito mancato di rispetto se la società si è presa 48 ore di riflessione dopo Monopoli. Avrà anche contattato altri allenatori, ma non mi interessa. Le valutazioni societarie ci stanno tutte. Mi è capitato di prendere tante sberle in passato, ma a Monopoli mi sono vergognato veramente. Per la prima volta in vita mia ho provato vergogna nel mondo del calcio”. “Con questi giocatori possono fare il 3-5-2, 4-3-3, il 3-4-3 del secondo tempo di Siracusa, il 4-2-3-1. Possono applicare qualsiasi modulo ma non svelo nulla da qui al giorno del fischio d’inizio di Catania-Siracusa. Ogni partita ha la sua peculiarità e va affrontata in un determinato modo. A volte tocca fare degli accorgimenti. Sono ancora più convinto dopo il 5-0 che noi riusciremo a fare quel che tutti si aspettano. Vedo una bella e sana competizione all’interno del gruppo. Curiale? E’un giocatore importante per noi. Sapevamo che potesse accusare un calo. Quest’anno ha avuto un minutaggio decisamente maggiore rispetto alla scorsa stagione. E’ un ragazzo generoso che lavora tanto per la squadra dandoci anche una grossa mano in fase di possesso. Puntiamo su di lui”.  ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

ALLIEVI REGIONALI CATANIA: 4-0 alla Sancataldese e sempre più in vetta

Sempre più in vetta alla classifica del Girone E gli Allievi Regionali del Catania. Scesi in campo mercoledì per la disputa della 22/a giornata di campionato contro la Sancataldese a Torre del Grifo Village, la formazione rossoazzurra si è imposta con il risultato di 4-0. Sono entrati nel tabellino dei marcatori Pappalardo, Puglisi, Pino e Maccarrone. Vittoria ineccepibile che permette al Catania di raggiungere quota 52, con 12 punti di vantaggio sul Santa Sofia secondo classificato. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

MASTALLI – CATANIA: in caso di promozione in B ipotesi fattibile

Protagonista a Lecce con la realizzazione di un gol storico che è valsa la vittoria della Juve Stabia riaprendo, di fatto, anche il discorso primo posto, il centrocampista Alessandro Mastalli potrebbe rappresentare un obiettivo di mercato, in futuro, per il Catania. Figlio dell’indimenticato ex rossoazzurro Ennio, Mastalli ha evidenziato progressi notevoli ed è pronto ad effettuare il salto di qualità. La dirigenza della Juve Stabia lo ha confermato in rosa fino al termine della stagione. In estate, però, difficilmente il ragazzo proseguirà l’avventura con le Vespe. Secondo informazioni raccolte da TuttoCalcioCatania.com, c’è la possibilità di un eventuale trasferimento a Catania in caso di promozione in Serie B. Il ragazzo sarebbe felice di vestire i colori rossoazzurri ma ambisce, legittimamente, a confrontarsi in una categoria superiore. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook*** © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

G. PRATICO’ (consigliere C.d.A. Reggina): “Porcino, abbiamo preferito non tarparti le ali”

Tempo fa Giuseppe Praticò, consigliere del C.d.A. della Reggina, si è così espresso ai microfoni di Calabria Tv sulla cessione del laterale sinistro Antonio Porcino al Catania: “Tra le cessioni perfezionate nel mercato di gennaio, abbiamo deciso di dare via anche Porcino perchè il ragazzo era in scadenza di contratto ed ambiva ad effettuare il salto di qualità. La Reggina ha preferito non tarpargli le ali”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***