MAZZARANI: Catania seconda squadra in cui ha siglato più reti in carriera

Tra i professionisti, il duttile giocatore ora in forza al Catania Andrea Mazzarani ha fatto registrare il record personale di reti in una singola squadra con la maglia del Modena. 25 i gol siglati in casacca gialloblu includendo anche le partite di Coppa Italia. Al momento il Catania è, invece, la seconda formazione in cui Mazzarani è andato a segno con maggiore frequenza in carriera (14). ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

FRANCO: il Presidente compie 56 anni

Ieri il compleanno del patron Antonino Pulvirenti, oggi nuova ricorrenza in casa Catania: il Presidente Davide Franco, in carica dal 2016, compie 56 anni. La società rossoazzurra, attraverso una nota ufficiale, porge al Presidente sinceri auguri. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

ESCLUSIVA – Artich: “A Catania è come giocare in Serie A. Che emozione l’esordio al Cibali. Pisseri, devi ritrovarti mentalmente. Play Off o primo posto? Scendere in campo sempre per vincere è la chiave”

Nella stagione 1999-2000 ha avuto il piacere e l’onore d’indossare la maglia rossoazzurra. L’ex portiere del Catania Andrea Artich era giovanissimo e fece i conti con la concorrenza di un certo Gennaro Iezzo, ma pur avendo totalizzato poche presenze non dimenticherà mai l’esperienza vissuta alle pendici dell’Etna. Lo abbiamo contattato telefonicamente. Una decina di presenza in maglia rossoazzurra per te, ma esperienza ugualmente significativa ed intensa… “A Catania ho vissuto l’anno calcistico più bello della mia carriera. Per la città, la gente, l’ambiente che ti fanno sentire importante, un calciatore vero. Indipendentemente dalla categoria. A Catania è come giocare sempre in Serie A. Quell’anno riuscì a trovare un pò di spazio nonostante fossi arrivato senza grandi aspettative, trovandomi di fronte un portiere come Iezzo avente un futuro importante davanti. Catania era un mondo completamente diverso per me. L’ambiente ed i compagni mi aiutarono ad assorbire subito questo contraccolpo”. Quale rapporto ti legava a Gennaro Iezzo? “Con Iezzo ho sempre avuto un grandissimo rapporto. Lui allora era un ragazzo, io un bambino. Gennaro è una grandissima persona. Insieme abbiamo lavorato bene, con il giusto agonismo ed una competizione assolutamente sana e leale. Nel corso degli anni abbiamo anche avuto modo di scambiarci qualche messaggio in occasioni particolari”. A questo punto non posso non chiederti il ricordo più bello della tua esperienza catanese… “L’esordio al Cibali nel derby col Palermo. Indimenticabile nel contesto di una gara molto sentita, finì 0-0 parando un rigore. Non potevo esordire in modo migliore davanti ai tifosi catanesi. Un ricordo indelebile”. Momento di difficoltà incontrato da Pisseri nelle ultime partite. Come superarlo? “Il portiere è un ruolo in cui per il 50% conta la testa, per l’altra metà le capacità. Se viene a mancare la propria convinzione nella testa, vengono meno le capacità. Diventa importante, allora, ritrovarsi a livello mentale. Catania è una piazza non facile, non bisogna farsi condizionare da fattori esterni. Pisseri è un portiere di rilievo, deve solo ritrovare la strada perduta. Sono sicuro che supererà presto questo momento. E’ soprattutto un discorso psicologico e mentale. La squadra prende qualche gol in più e, magari, ti passa qualche dubbio per la testa, perdi delle certezze. Ma non esiste portiere al mondo che non prenda gol. Bisogna pensare a sbagliare meno possibile, senza la disperata ricerca del miracolo. Il portiere più bravo è quello che sbaglia meno, non quello che para di più. Ogni portiere deve fare mea culpa in occasione di ogni gol che prende perchè l’autocritica permette di migliorarti. Ma se ci riferiamo al 5-0 di Monopoli, lì bisogna interrogarsi sulla prestazione del gruppo nel suo complesso. Credo ci sia stato in primis un errato approccio mentale della squadra alla gara”. Quanto conta la presenza in squadra di giocatori di grande esperienza per rialzare la testa? Forse qualche giocatore risente delle pressioni della piazza? “I giocatori più rappresentativi di solito trascinano gli altri. Se 2-3 di loro hanno problemi, ne risentono i compagni. Perchè i senatori imprimono la parte psicologica agli altri. Il senatore deve trasmettere esperienza, tranquillità, serenità al resto della squadra. In C gli equilibri sono sottili e potrebbero rompersi facilmente. Il pubblico a Catania è l’arma in più, Catania dà una carica che pochi altri stadi possono garantirti ma se i giocatori hanno paura di deludere, subentra in loro una sorta di timore inconscio ed allora sorgono problemi con la tifoseria. A me scattava dentro una tensione particolare. Lì per lì non ti rendi conto di dove sei, poi quando l’arbitro fischia ti travolge una carica incredibile. Se a qualche giocatore non scatta questo, probabilmente non è pronto per il palcoscenico rossoazzurro”. Cristiano Lucarelli confermato in panchina. Scelta giusta? “La squadra è compatta con l’allenatore, questo rappresenta un ottimo segnale perchè sarebbe stato facile sfaldarsi dopo il ko di Monopoli. In questi casi il primo a pagare è sempre il tecnico, quindi sicuramente squadra e società hanno inviato un buon segnale. Evidentemente l’allenatore ha saputo creare intorno a sè la fiducia dei giocatori. Questo può produrre dei benefici lungo il percorso”. Lecce, promozione in tasca o possiamo ancora aspettarci qualche sorpresa? “Finchè la matematica non dice il contrario, bisogna crederci fino alla fine perchè nel calcio abbiamo visto di tutto. Il primo posto è un’aspettativa di difficile realizzazione, però deve essere anche uno stimolo per rimanere agganciati e farsi trovare pronti qualora la sorpresa dovesse concretizzarsi. Se il Lecce perdesse qualche punto, mollare prima del tempo significherebbe mordersi le dita”. Se saranno Play Off per il Catania, come affrontarli? “Io credo che Lucarelli abbia una mentalità da giocatore. E’ abituato a cercare di vincere sempre, giusto così. Se il destino del Catania fosse deciso ai Play Off, bisogna arrivare agli spareggi provando a vincerle tutte. Bisogna essere abituati a vincere senza fare calcoli. Poi ai Play Off ci si arriva prima di tutto bene con la testa, affrontandoli con entusiasmo, senza paura. E la spinta del pubblico deve fare la differenza. Trovare un ambiente amico è importante. La gente pretende tanto, vero, ma quando dimostri attaccamento alla maglia ed impegno questi vengono riconosciuti a prescindere dal risultato finale. Io ricordo di avere avuto momenti di difficoltà in rossoazzurro. Era un campionato molto difficile, la tifoseria ebbe un periodo di sana contestazione ma siamo riusciti a recuperare il terreno perduto finendo il campionato in una posizione di classifica onorevole”. Andrea, pratichi ancora il calcio? “Io adesso lavoro per un operatore telefonico ma gioco ancora a calcio, in Promozione, nella provincia di Reggio Emilia. Il richiamo del calcio è sempre troppo forte e fatico all’idea di rinunciare a giocare. Diciamo che unisco l’utile al dilettevole, passione e lavoro”. In conclusione, cosa ti senti di dire ai tifosi del Catania? “Spero vivamente che il Catania si rialzi. Nonostante non sia lì vicino, sono e sarò sempre un tifoso rossoazzurro. Quella maglia ha significato tanto per me, ho persino un quadro in casa che considero un vero e proprio cimelio. Grazie tante per questa intervista. Faccio un in bocca al lupo a tutto il Catania nella speranza che possa centrare la promozione in Serie B. Non dimenticate di avere un tifoso in più”. Si ringrazia Andrea Artich per la gentile concessione dell’intervista. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook*** © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

ESCLUSIVA – Fimiani: “Catania, dopo la ‘manita’ rispondi con carattere. Marino già tecnico da calciatore. Ricordo quel 5-1 di Matera…”

E’ passato tanto tempo da quel 1997, anno in cui Patrizio Fimiani lasciò il Catania. Oltre 50 volte ha difeso i pali rossoazzurri. Abbiamo avuto il piacere di sentire telefonicamente proprio l’ex portiere del Catania per commentare anche il momento particolare attraversato dalla squadra di Lucarelli. Hai difeso i pali del Catania. Certamente un bella responsabilità… “Catania è stata una delle esperienze più importanti della mia carriera. Davvero un onore per me avere difeso i colori rossoazzurri. A Catania si vive bene, conservo un ricordo fantastico. Avvertivo chiaramente la pressione della piazza ma faceva piacere perchè giocavi in uno stadio importante, difendevi i colori rossoazzurri, portavi in giro per l’Italia 3mila tifosi etnei. Era una responsabilità ben ripagata. Quando sono andato via da Catania, mi capitò l’occasione di tornare a casa, a Viterbo. Allora decisi con la società di accordarci per la risoluzione. Tornai ai piedi dell’Etna, precisamente a Paternò, qualche anno dopo”. Hai mantenuto i contatti con qualche tuo ex compagno di squadra rossoazzurro? “Ogni tanto mi sento su Facebook con Alessandro Cicchetti, mentre con il resto abbiamo perso i contatti. Di quel gruppo faceva parte gente come Maurizio Pellegrino e Pasquale Marino, protagonisti anche in categorie importanti. Marino l’ho avuto come compagno di squadra e tecnico. Già da calciatore aveva una predisposizione ad allenare, s’intuiva chiaramente”. Come te lo spieghi il 5-0 di Monopoli? “Dopo il 5-0 è necessario dimostrare subito che si è trattato esclusivamente di un incidente di percorso, giocando con carattere. Queste sconfitte ti lasciano qualcosa dentro, adesso bisognerà vedere la reazione. Non credo che ci siano 5 gol di differenza tra Monopoli e Catania. Un 5-0 contro il Lecce avrebbe fatto preoccupare di più. Penso che ci siano stati errori di preparazione durante la settimana”. Ricordo una partita storica in cui, da portiere del Catania, prendesti cinque reti. Contro il Matera nel 1997. Che mi dici di quella gara? “Sconfitta per 5-1. Attraversavamo un buon momento di forma, gli avversari erano praticamente falliti. Abbiamo forse preso sottogamba l’impegno, poi certe partite se iniziano male fatichi a raddrizzarle. Pensavamo che fosse tutto facile, invece toppammo clamorosamente. Ci fu un’invasione di campo pacifica da parte dei tifosi rossoazzurri, vollero un faccia a faccia a Catania chiedendo spiegazioni. Nessun momento di tensione, solo tanta delusione da parte nostra e della tifoseria”. Impossibile per il Catania raggiungere il Lecce in vetta? “Il campionato di Serie C è complicato. Ci sono piazze importanti, bisogna lottare fino alla fine per ottenere risultati. La C è strana, magari il Lecce inciampa e puoi riaprire il campionato. Certo, sette punti di svantaggio non sono pochi ma ancora il torneo non lo considero chiuso. Forse se il Catania stenta con le piccole rispetto al Lecce la causa è nella testa”.   Di cosa ti occupi adesso, Patrizio? “Dirigo una scuola calcio a Viterbo. Mi diverto coi giovani. Siamo una grande realtà nel territorio, disputiamo campionati importanti. Sono contento, ma confesso che a volte mi manca non giocare”. Quali allenatori ti hanno trasmesso qualcosa di significativo in carriera? “Sicuramente cito Giovanni Mei a Catania, poi meritano una menzione particolare Paolo Beruatto, autentico trascinatore, e Guido Attardi”. Si ringrazia Patrizio Fimiani per la gentile concessione dell’intervista. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook*** © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

DI SOMMA: “Lecce, calendario amico. Eventuale +10 sul Catania collasserebbe gli etnei, che sentono il peso della pressione”

Attraverso un’intervista rilasciata al Quotidiano di Puglia, l’ex dirigente del Lecce Salvatore Di Somma elogia chiaramente l’operato giallorosso in questa stagione. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Il Lecce che mi porto nel cuore finalmente è sulla strada giusta che porta alla serie B. Diciamo che ha fatto già cose straordinarie, quest’anno, con una marcia record che gli ha consentito di staccare di ben sette punti il Catania, attrezzatissimo per la promozione e di nove il Trapani, altra corazzata che puntava allo sbarco diretto. Ha già meritato ampiamente un dieci per il cammino compiuto sino ad oggi sotto la guida di Fabio Liverani”.

“Ecco, arrivare a dieci punti, varrebbe davvero una lode, perché quel distacco, ancorché provvisorio per via della giornata di sosta degli etnei, potrebbe avere conseguenze psicologiche al limite del collasso per i siciliani. Ai piedi dell’Etna mi pare che le vicende degli ultimi tempi siano un segnale significativo del peso della pressione subita dal lungo inseguimento sul Lecce che muovendosi con la continuità della grande è riuscita a mettere a dura prova gli equilibri della compagine sicula”.

“Se il Lecce riuscirà a superare lo scoglio pericoloso di una partita molto importante e ricca di insidie, davvero avrà intrapreso la fuga per la vittoria. Il calendario gli è amico. Quando osserverà il suo turno di riposo, Catania e Trapani saranno impegnate nello scontro diretto. E poi va tenuto conto che saremo già alla terz’ultima giornata e che i giochi potrebbero pure farsi prima che arrivi il fischio finale del campionato”.

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LECCE, consegnata Mercedes ‘Nuova classe B’ a Liverani: “Spero sia di buon auspicio”

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Consegnata in dono all’allenatore del Lecce Fabio Liverani una Mercedes con la scritta “Nuova classe B” in bella mostra sulla fiancata dell’auto. Il tecnico giallorosso ha ringraziato Mauruzio De Mariani, titolare del gruppo di cui fa parte la Dmj, concessionaria della Mercedes-Benz, sperando che sia di buon auspicio per la promozione in B del Lecce, attualmente in vetta con un sostanzioso margine di vantaggio sul Catania secondo classificato.

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BERRETTI: il Catania si aggiudica lo scontro diretto col Trapani, 4-2. In gol anche Manneh

Prosegue la corsa del Catania Berretti, già sicuro della qualificazione. Il giovane Elefante riesce ad imporsi con convinzione anche nello scontro diretto di giornata. Vittoria a Torre del Grifo Village contro il Trapani. Al 9′ del primo tempo Di Stefano sblocca il risultato. Nella ripresa raddoppio di Manneh (7′), poi Pecorino (10′) cala il tris. Un rigore di Tornetta (21′) consente al Trapani di accorciare le distanze prima del momentaneo 4-1 di Giuffrida (36′) e del definitivo 4-2 di Musso (47′), ancora dal dischetto. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

LUCARELLI: prima di firmare per il Catania stuzzicato dal Livorno, ma ecco perchè saltò tutto

In estate la decisione di accettare la proposta del Catania. Prima della firma, però, il futuro di Cristiano Lucarelli sarebbe potuto essere altrove. Precisamente a Livorno. L’attuale allenatore rossoazzurro è e rimarrà sempre molto legato alla città toscana dove ha vissuto a lungo, contribuendo a scrivere importantissime pagine di storia amaranto. Lucarelli è tutt’ora una sorta di divinità nell’ambiente livornese. Il desiderio di tornare a Livorno sedendo in panchina stuzzica sempre Lucarelli che, allora, fu vicino alla concretizzazione di tale scenario.

Per due motivi l’ipotesi non divenne realtà: Lucarelli pensava di attuare, insieme con il Presidente livornese Aldo Spinelli, un piano di impresa che prevedeva 106 posti di lavoro. L’Autorità Portuale non diede il proprio assenso determinando un senso di profonda insoddisfazione nello stesso Lucarelli. Non realizzandosi tale progetto e con anche lo sviluppo di vicende delicate per la propria famiglia da anni irrisolte, Lucarelli si è allontanato dalla città labronica. Adesso è felice di guidare il Catania ma se si venissero a creare le condizioni giuste per allenare il Livorno, in futuro, Lucarelli ci rifletterebbe seriamente.

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BIANCO (Siracusa): “Monopoli, vittoria incredibile col Catania ma vogliamo rifarci”

Paolo Bianco, ex difensore del Catania ed attuale guida tecnica del Siracusa, speranzoso di fare bottino pieno contro il Monopoli al “De Simone”: “Affrontiamo la squadra forse più in forma del campionato, che ha vinto l’ultima partita in modo incredibile contro il Catania. Noi però veniamo da una sconfitta, vogliamo assolutamente rifarci specialmente davanti al nostro pubblico. Credo che sia la partita giusta al momento giusto. Tutti si allenano al massimo e per un allenatore questo è molto importante”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

PESSINA (Spezia): “Contento di avere siglato il mio primo gol in B”

Prima realizzazione in Serie B per il giovane ex centrocampista del Catania Matteo Pessina, ora in forza allo Spezia, entrato nel tabellino dei marcatori contro la Salernitana, sconfitta per 3-0: “Cercavo da tanto tempo il primo gol in B, sono anche contento che la mia rete abbia consentito alla squadra di sbloccare il risultato – dice Pessina – Si tratta di una vera e propria liberazione ed è stato naturale festeggiare con tutti i miei compagni e con lo staff tecnico; la dedica è per la mia famiglia e la mia ragazza, mi sono sempre molto vicini ed il primo pensiero è andato a loro. Spero di continuare a ripagare la fiducia del mister, qui mi trovo molto bene“. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***