SERIE C: il Lecce passa a Siracusa, ora tocca al Catania rispondere

C’era la concreta possibilità che il Siracusa si regalasse una giornata da sogno, favorendo indirettamente anche il Catania. Allo stadio “Nicola De Simone”, invece, è il Lecce a festeggiare la conquista dei tre punti con un netto 1-3. Armellino (14′), Di Piazza (23′) e Tsonev (63′) a segno per la formazione ospite. Il Siracusa accorcia le distanze al 72′ con Catania, ma è troppo tardi per riequilibrare la gara. Lecce, a questo punto, momentaneamente a +8 in classifica sul Catania, chiamato a rispondere con una vittoria al “Massimino” contro il Catanzaro per rimanere in scia. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CATANIA: i convocati verso la sfida al Catanzaro, Fornito e Blondett out

Conclusa la seduta di rifinitura, svolta nel pomeriggio, l’allenatore del Catania Cristiano Lucarelli ha convocato 22 giocatori per la sfida al Catanzaro, gara in programma domenica 12 novembre alle 18.30 allo stadio “Angelo Massimino”. Fornito e Blondett unici indisponibili. I rossazzurri, in ritiro da stasera, sosterranno sabato alle 10.30 una sessione di risveglio muscolare. Martedì alle 15.00, a Torre del Grifo, primo allenamento in vista di Juve Stabia-Catania. PORTIERI – 22 Martinez, 12 Pisseri. DIFENSORI – 4 Aya, 26 Bogdan, 20 Djordjevic, 21 Esposito, 33 Lovric, 19 Manneh, 15 Marchese, 13 Semenzato, 5 Tedeschi. CENTROCAMPISTI – 27 Biagianti, 17 Bucolo, 8 Caccetta, 23 Di Grazia, 10 Lodi, 32 Mazzarani. ATTACCANTI – 35 Correia, 11 Curiale, 29 Ripa, 34 Rossetti, 7 Russotto. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

BERRETTI: Catanzaro ko a Torre del Grifo, 1-0 Catania

Buone notizie per la Berretti del Catania, vittoriosa a Torre del Grifo Village contro il Catanzaro. 1-0 il risultato finale, decisivo nell’economia di una gara sofferta il gol siglato dal neo entrato Dario Di Grazia al 18′ del secondo tempo. Terza partita consecutiva senza subire reti per Damiano Fabiani e Catania con la migliore difesa di tutti i gironi (2 gol al passivo, ndr). ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

MASSIMINO: presenti in 12.343, vince l’Italrugby. Condizioni campo, no problem per domenica 

Festa sugli spalti dello stadio “Angelo Massimino” per la partita dell’Italrugby disputata e vinta contro Fiji. 19-10 il risultato finale davanti ad una cornice di pubblico di 12.343 spettatori. Nelle prossime ore il manto erboso dell’impianto sportivo etneo sarà rizollato, pertanto non dovrebbe esserci alcun tipo d’allarmismo sulle condizioni dello stesso, in ottica Catania-Catanzaro. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

DIONIGI (Catanzaro): “Partita bella da giocare a Catania, non partiamo sconfitti. Ce la giocheremo con corsa, aggressività ed intensità”

Conferenza stampa di Davide Dionigi, allenatore del Catanzaro, quando si avvicina la trasferta di Catania. Il tecnico giallorosso preannuncia battaglia al “Massimino”: “Speriamo di trovare continuità nel risultato, ma anche e soprattutto in termini di prestazione e mentalità. Noi dobbiamo correre tanto, aggredire. Da più parti ci danno già per battuti, io dico sempre che le partite si devono giocare. La giocheremo nel migliore dei modi con la nostra identità. Sappiamo che sulla carta è un match proibitivo, avendo il Catania un organico che potrebbe benissimo giocare in B.  “Più o meno ho utilizzato tutti i giocatori, puntando sul coinvolgimento del gruppo nel suo complesso. Sono contento dei giovani, ce la stanno mettendo tutta e si sentono molto partecipi. Sono soddisfatto anche della loro crescita graduale, in particolare di Imperiale, Marin, Kanis, Puntoriere. Ho chiesto ai più esperti di dare una mano ai giovani, pian pianino è quel che sta accadendo. Inoltre fa piacere riscontrare che sto recuperando gli acciaccati”.  “Dobbiamo dare maggiore intensità, soprattutto i due mediani ma anche i tre davanti. Se il collettivo ragiona in un certo modo, può venire fuori una prestazione di rilievo come quella offerta contro una squadra forte come il Monopoli. E’ prevista una bella cornice di pubblico a Catania, sarà una partita bella da giocare. Dovremo fare una gara tosta, ci adatteremo alla situazione nel contesto di un incontro difficilissimo. Loro partiranno subito forte e noi dovremo provare a tenere botta. Anche se partiamo sfavoriti, abbiamo il dovere di giocarcela sempre con chiunque”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CATANZARO: convocati per Catania, l’ex Anastasi out

Al termine della seduta di rifinitura tenuta questa mattina sul terreno del “Federale”, il tecnico del Catanzaro Davide Dionigi ha convocato per la gara di Catania 20 calciatori. Non recupera in tempo l’attaccante catanese, ex di turno, Valerio Anastasi. PORTIERI – Nordi, Marcantognini, Pellegrino; DIFENSORI – Di Nunzio, Gambaretti, Imperiale, Nicoletti, Riggio, Sirri, Zanini; CENTROCAMPISTI – Benedetti, Icardi, Kanis, Maita, Marin; ATTACCANTI – Falcone, Infantino, Letizia, Lukanovic, Puntoriere. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

QUALIFICAZIONE MONDIALI: Italia con un piede fuori, c’è da ribaltare l’1-0 in Svezia

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Risultato per l’Italia contro la Svezia. C’è in palio la qualificazione al Mondiale, ma è concreto il rischio di non riuscire a raggiungere l’intento. In terra svedese si sono imposti i padroni di casa per 1-0, risultato che la Nazionale di Giampiero Ventura dovrà ribaltare nel match di ritorno a Milano per strappare il pass per la Russia ed evitare una clamorosa eliminazione a sessant’anni dalla prima, unica e storica. A decidere l’incontro il gol con una deviazione sfortunata di De Rossi sul tiro di Johansson al 17′ della ripresa. Partita non bella da vedere, caratterizzata da poche emozioni e gli azzurri capaci di produrre solo un paio di azioni da rete: un colpo di testa di Belotti fuori dopo 6 minuti e un destro di Darmian stampatosi sul palo. Pochezza di idee e manovra lenta, ancora una volta, evidenziate dall’Italia. TABELLINO PARTITA MARCATORE: 17’ st J.Johansson SVEZIA (4-4-2): Olsen – Krafth (38’ G.Svensson), Granqvist, Lindelof, Augustinsson – Claesson, S.Larsson, Ekdal (12’ st J.Johansson), Forsberg – Toivonen, Berg (29’ st Thelin). ITALIA (3-5-2): Buffon – Barzagli, Bonucci, Chiellini – Candreva, Parolo, De Rossi, Verratti (31’ st Insigne), Darmian – Belotti (20’ st Eder), Immobile. ARBITRO: Cakir (Turchia) NOTE: Ammoniti Berg. Verratti. Spettatori 49.193. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CRINITI (Esclusiva): “Catania, chiamami e torno di corsa. Obbligo di vittoria col Catanzaro. Salto in B, duello Catania-Lecce con gli etnei favoriti”

“Totò Criniti, lalalala… Totò Criniti lalalala….”, un coro che spesso i tifosi del Catania tributavano ad Antonio Criniti, nella stagione 2000/2001 quando la squadra rossoazzurra militava in Serie C1. Il nostro Direttore, Livio Giannotta, ha avuto il piacere di contattarlo telefonicamente in ESCLUSIVA per TuttoCalcioCatania.com, in vista di Catania-Catanzaro, partita in programma domenica allo stadio “Angelo Massimino”: Antonio, sono passati 16 anni ma è ancora vivo, alle pendici dell’Etna, il ricordo della tua esperienza vissuta in rossoazzurro… “Catania, Sambenedettese, Reggina e Cagliari sono le piazze in cui mi sono trovato meglio. Non mi stancherò mai di ripetere che Catania è stata una tappa significativa, tra le scelte che rifarei altre cento volte. E’ una piazza meravigliosa ed innamorata di calcio. Io arrivai a dicembre quando le cose erano compromesse, poi facemmo una scalata incredibile ma perdendo la finale Play Off. Quando uno dà tutto e sputa l’anima, soprattutto in una piazza importante e difficile come Catania, la gente se lo ricorda. Non posso dimenticare cosa accadde quando perdemmo col Giulianova. Eravamo usciti scortati, roba da fare venire i brividi a tutti. Invece io mi dissi che avrei dovuto prendere per mano la squadra. Ben presto indossai la fascia di capitano. Poi iniziò una grande scalata. Totò è stato un tassello importante ed ha dato tutto se stesso per la maglia rossoazzurra. Magari ho fatto divertire i tifosi per le giocate ed i gol, però mi sono calato le braghe entrando nel cuore della gente. Avevo esordito nel derby con l’Atletico Catania, lì vincemmo 2-1 con miei assist e giocate importanti. La gente capì subito che andavo coccolato. I tifosi mi hanno messo nelle condizioni di essere protagonista e trascinatore. Porterò sempre con me l’esperienza di Catania”. Sei un ex Catanzaro. Ultimamente hai anche seguito gli allenamenti della squadra giallorossa. Che ricordi custodisci dell’esperienza catanzarese e quale tipologia di avversario deve attendersi il Catania? “Sono nato calcisticamente a Catanzaro. Ho esordito in B a 16 anni e mezzo. E’ stato il mio ingresso nel mondo professionistico. Catanzaro mi ha fatto nascere e formato, a Catania mi sono confermato. Ho un affetto particolare che mi lega a Dionigi, attuale tecnico giallorosso. Il Catanzaro è una squadra scorbutica. Dietro però fatica non poco. Il centrocampo possiede gente ignorante e bella tosta, mentre là davanti ci sono giocatori da non sottovalutare come Falcone, Letizia ed Infantino. Il Catania è chiaramente superiore ma deve stare attento. I rossoazzurri hanno la necessità di vincere per non perdere contatto dalla vetta. Il Lecce, tra l’altro, rischia il ko a Siracusa, squadra di categoria. “Noi” potremmo approfittarne”. Sarà corsa a tre Catania-Lecce-Trapani per la vittoria del girone C? “Il Catania ritornerà in B. Se la giocherà con il Lecce, le altre squadre lasciale perdere. La sconfitta con la Leonzio ci può stare. Queste squadre che vengono dalla D non hanno niente da perdere, vanno al ‘Massimino’ a giocare la partita della vita. Poi il Catania ha perso una partita strana a Reggio Calabria. Strada facendo si è perso qualche punto dal Lecce, ma il cammino non è proibitivo. Liverani è preparatissimo, lo conosco bene. Il Lecce vanta una rosa di spessore ma il Catania ha qualcosa di più, lo vedo favorito. A patto che sia costante nei risultati. Servono maggiori vittorie consecutive. Anche il Lecce ha steccato ultimamente e sbaglierà altre partite. E’ normale. Ritengo che il Trapani, invece, non abbia tenuta mentale e fisica per puntare alla promozione. Non lo vedo pronto per la risalita in B. Poi Lucarelli non è stupido, sa che conterà disputare un girone di ritorno brillante. Io l’ho incontrato da calciatore. Un attaccante non bellissimo da vedere ma che faceva reparto da solo e tanti gol, estremamente concreto. Può trasmettere la sua mentalità al Catania. Ancora la squadra etnea, forse, non indossa il vestito dell’allenatore”.  Si è abbassato il livello della Serie C rispetto ai tuoi tempi? “La Serie C è cambiata molto, il livello tecnico di tutto il campionato italiano si è abbassato notevolmente rispetto agli anni ’90 ed i primi del 2000. Ai miei tempi c’erano Van Basten, Gullit, Vialli, Rijkaard, Baggio, Maradona, Careca. Ora chi abbiamo in Italia? Certi stranieri in A manco li conosco. Il livello si è abbassato molto perchè non ci sono più i soldi, nè persone competenti. Lavora gente che il giorno prima faceva il farmacista e poi s’improvvisa Direttore Sportivo. Gli allenatori sono sempre gli stessi, stravecchi anche come mentalità. Tutto questo si ripercuote a livello nazionale. Scarseggiamo come materia in Italia. La materia la crei curando bene il settore giovanile, con tecnici competenti. Non con gente che non ha mai calciato un pallone. Io lavoro con gioia, cuore e voglio insegnare calcio ma sto a casa. Funziona così. Seguo le partite delle giovanili, ma qualità zero. Ci sono tanti allenatori preparati in giro, ma vengono scelti sempre i soliti noti o perfetti sconosciuti”. Ti piacerebbe sposare un nuovo progetto? “Non vado ad allenare nelle Prime Squadre, soprattutto quando non vedo un progetto valido. Se mi si chiede di valorizzare determinati calciatori, ci lavoro. Preferisco operare in un settore giovanile dove possa mettere a disposizione tutta la mia esperienza e conoscenza tecnica svolgendo un lavoro fatto di sudore in campo ed impegnandomi, in primis, a formare i calciatori. Nelle giovanili, tattiche e moduli passano in secondo piano. Le uniche società che lavorano molto bene in ambito nazionale giovanile sono Atalanta, Chievo Verona ed Empoli. Neanche la Juventus possiede un settore giovanile di primo livello. Alla guida degli Allievi Nazionali del Monza vinsi sia a Vinovo che in casa, li ho massacrati”. Magari potresti a tornare a Catania… “Se Lo Monaco mi chiedesse di tornare, io lo farei di corsa. Ci tengo che tu lo scriva. Perchè sarebbe bellissimo insegnare calcio in una piazza straordinaria ed innamorata del pallone. Non ne farei una questione economica. Svolgerei un lavoro straordinario in una struttura importante. Non sono mai stato a Torre del Grifo ma ho visto le immagini televisive del Centro Sportivo e parlano chiaro. Mi piacerebbe molto lavorare per il Catania”.   Come mai, da calciatore, l’avventura a Catania è durata poco tempo? “Al termine della stagione 2000/01 rimasi a Catania. L’allora tecnico rossoazzurro Aldo Ammazzalorso soffriva la presenza di giocatori di personalità, carisma e carattere. Questo lo sapevo come fama. Io ed altri calciatori con tali caratteristiche fummo fatti subito fuori da lui. Vedi Baronchelli, Pane, Bresciani… non ci ha mai calcolato in ritiro. Mi opposi al trasferimento, chiedendo a Riccardo Gaucci di rimanere a Catania perchè volevo fortemente restare nella mia casa, in una grande città, una piazza passionale. Se quell’anno il Catania fosse salito in B, sarei certamente rimasto. Purtroppo abbiamo perso la finale Play Off col Messina perchè loro erano arrivati più freschi. Eravamo molto superiori al Messina, ma noi arrivammo cotti. Me ne accorsi già nella partita d’andata pareggiata 1-1 al Cibali. Poi sapevamo che a Messina sarebbe stata dura, ci voleva un miracolo. A Catania devi essere anche lucido mentalmente, la piazza è molto esigente e ti spreme anche a livello psicologico. Quell’anno pagammo soprattutto il calo fisico dopo la lunga serie di risultati vincenti ottenuti nella seconda parte del campionato. Fu un vero peccato”.   Ti è capitato di assistere a qualche partita del Catania al “Massimino”? “Ho un sacco di amici a Catania. Veramente ho lasciato il cuore lì. Vivevo ad Acitrezza, nel mese di dicembre andavo al mare. Se avessi avuto la possibilità mi sarei recato in Sicilia domenica per assistere a Catania-Catanzaro, ma spero di farlo quanto prima. Magari in occasione di una partita di cartello. E, lo ripeto, se il Catania mi chiamasse per operare nel settore giovanile non sarei entusiasta, di più”. Si ringrazia Antonio Criniti per la gentile concessione dell’intervista. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook*** © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

IL CATANIA STADIO: editoriale settimo numero stagionale

Notizie, approfondimenti, curiosità, statistiche, calendari completi e foto esclusive rendono “Il Catania stadio” un giornale accattivante e di facile consultazione, ideale lettura nel pre-gara. In vista di Catania-Catanzaro, il sito ufficiale rossoazzurro pubblica in anteprima l’editoriale del settimo numero stagionale de “Il Catania stadio”: Mentalità e continuità Mancano otto giornate alla fine del “primo tempo del campionato”: da qui alla lunga pausa invernale, che si svilupperà per tre settimane dalla fine dell’anno solare alla prima gara del 2017 in programma il 21 gennaio a Lecce, il Catania scenderà in campo quattro volte in casa ed altrettante in trasferta. È uno snodo fondamentale della stagione, certamente ed ovviamente non l’ultimo ma comunque basilare, perché i rossazzurri sono in crescita, evidentemente, sotto ogni aspetto. A Biagianti e compagni si “rimproverava” di non riuscire a segnare con continuità ed è arrivata una raffica di gol da non credere, ai massimi storici, nell’arco di pochi giorni; lo scetticismo si appuntava sull’assenza di rimonte in campionato ed immediatamente è arrivata una veemente reazione allo stadio “Torre” di Pagani; si temeva che le battute d’arresto contro Sicula Leonzio e Reggina, così diverse ma entrambe così dolorose, potessero spegnere l’entusiasmo del gruppo e della città ma così non è stato perché l’insieme 2017/18 è nato forte; si pensava che il Lecce avrebbe fatto il vuoto ed invece, al di là della forza di chi vince in extremis, tre siciliane guidano l’inseguimento consapevoli di avere qualità e carattere per insistere. Al tirar delle somme, il Catania è quindi una squadra già capace di esibire carattere e di assicurare importanti risposte sul piano tecnico-tattico e della duttilità calcistica: sappiamo che questa squadra ha già pienamente assimilato due moduli, il 3-5-2 ed il 4-3-3, e può attuarne anche altri, in corso d’opera, vantando una certa predisposizione “camaleontica” auspicata da mister Lucarelli all’alba della sua avventura sulla panchina rossazzurra e direttamente collegata all’intelligente assortimento di una rosa in cui tanti interpreti sono poliedrici, capaci di interpretare più ruoli, prerogativa preziosissima nell’epoca delle liste “over” ristrette. Dopo queste dimostrazioni, viene il tempo della mentalità e della continuità, per lanciarsi definitivamente in avanti, all’attacco degli obiettivi più ambiziosi. La prima serve per essere pronti a propiziare episodi favorevoli e dominare gli eventi: la fortuna non esiste, le casualità fortunate sì e nascono spesso dalla predisposizione mentale che soffoca l’avversario e lo induce all’errore. Contro una squadra forte, si può vincere a prescindere dal fattore tecnico, e così diventa dure anche per le “big” di un campionato. Se, però, la squadra forte è anche onnipresente, la squadra meno forte va in confusione, perché si rende conto di avere davvero poche possibilità. Fin qui, la mentalità. C’è poi la continuità, da conquistare: quella non si spiega, non si allena, si acquisisce e si dimostra. Il Catania ha tempo e modo per crescere ancora, i margini di miglioramento di questa bella squadra che riscalda i nostri cuori sono chiari al tecnico ed alla società: accompagniamoli, ancora e sempre. E, per quanto consapevoli della difficoltà di ogni singolo secondo di gara, concediamoci l’allegria della fiducia: questi sono ragazzi che sul pullman, dopo una partita vinta, cantano le canzoni dei loro tifosi e della loro squadra… ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

JUVE STABIA – CATANIA (Esclusiva): si va verso l’ok ai tifosi rossoazzurri

Sabato 18 novembre il Catania sarà impegnato allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia per affrontare la Juve Stabia. Per l’occasione, secondo informazioni raccolte da TuttoCalcioCatania.com, il Settore Ospiti dell’impianto sportivo campano dovrebbe fare registrare anche la presenza dei tifosi rossoazzurri regolarmente in possesso di Tessera del tifoso e residenti in Sicilia. Sarebbe una novità importante dopo il diniego di trasferta nei mesi scorsi, in occasione dei Play Off. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook*** © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.