CALCIO DI SICILIA: Palermo in cerca d’immediato riscatto. Siracusa dimentica Catania vincendo, male l’Akragas. Trapani, che combini?

Finestra riservata alle squadre del calcio siciliano professionistico, a cominciare dal campionato di Serie B dove il Palermo al “Barbera” ha, sorprendentemente, ceduto l’intera posta in palio al Novara. Di Moscati i gol validi per il definitivo 0-2 che fanno scendere i rosanero dal secondo all’ottavo posto. Martedì, tuttavia, la formazione di Tedino ha la possibilità di riscattarsi prontamente fuori casa contro il Carpi. In Serie C, piangono Catania ed Akragas. Dopo sei vittorie consecutive i rossoazzurri cadono bruscamente al “Massimino” perdendo 1-2 contro la Sicula Leonzio. Nel finale Bogdan risponde inutilmente ai gol messi a segno da Squillace e Bollino. Risultato che permette ai bianconeri di rilanciarsi in classifica. Male, poi, l’Akragas che perde al “De Simone” con la Juve Stabia. Un autogol di Viola porta in vantaggio gli agrigentini, ma i campani reagiscono ribaltando il risultato con le reti di Canotto e Simeri. Molto bene il Siracusa che riassapora il gusto dei tre punti archiviando nel migliore dei modi il derby perso col Catania. Successo per i ragazzi dell’ex rossoazzurro Bianco sul campo della Casertana. A decidere l’incontro, Scardina. Il Trapani, infine, nel posticipo col Catanzaro riesce nell’impresa di pareggiare una gara che, nel primo tempo, lo vedeva in vantaggio per 3-0 con Reginaldo, Bastoni e Maracchi a segno. Gli ospiti, però, con grande carattere recuperano trovando la via della rete con Zanini, Infantino ed Onescu. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

SERIE C: Trapani 3-3 Catanzaro, ecco la nuova classifica del girone C

Pari pirotecnico a Trapani. I padroni di casa, nel posticipo della 10/a giornata del girone C di Serie C, non vanno oltre il risultato di 3-3 contro il Catanzaro. Sembra tutto facile per la formazione siciliana che, al 32′, è già in vantaggio di tre reti per effetto dei gol di Reginaldo, Bastoni e Maracchi. Nella ripresa, però, gli ospiti rialzano la testa riuscendo sorprendentemente a pareggiare in virtù delle realizzazioni di Zanini (62′), Infantino (65′) e Onescu (76′). Alla luce di questo risultato, ecco come cambia la classifica: CLASSIFICA 1.Lecce 23  2.Catania 19 3.Monopoli 19  4.Siracusa 17  5.Matera 16  6.Virtus Francavilla 15  7.Trapani 15  8.Rende 14 9.Reggina 13  10.Juve Stabia 12 11.Bisceglie 12  12.Catanzaro 11  13.Sicula Leonzio 9 14.Akragas 9 15.Racing Fondi 8  16.Cosenza 8 17.Casertana 7 18.Paganese 7  19.Fidelis Andria 6 ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

LUCARELLI: “Non facciamo drammi e ripariamo la gomma bucata. Ecco dove migliorare. Lecce in pole, a Reggio altra battaglia. Russotto va gestito, assenza tifosi in trasferta incide”

Lungo intervento di Cristiano Lucarelli, allenatore del Catania, in diretta dagli studi televisivi di Corner. Queste le parole del mister evidenziate da TuttoCalcioCatania.com: “Catania è molto meglio di come mi avevano raccontato. Forse per merito dei risultati e dello spirito che siamo riusciti a dare a questa squadra riportando tanti tifosi allo stadio in così poco tempo e facendo dimenticare le ultime stagioni di grande sofferenza. Non ho trovato finora nessun’anomalia, se non quella di avere un ambiente che si galvanizza nelle vittorie e forse si deprime un pò troppo nelle sconfitte. Avendo giocato in piazze simili, penso che dopo 36 anni di calcio posso riuscire a gestire la cosa”. “Catania-Sicula Leonzio? Di anomalo c’era la classifica. Prima del match, sulla carta, si poteva pronosticare una vittoria abbastanza comoda del Catania. Il campo però non è di carta ma è fatto d’erba. E’ successo quello che capita a chiunque. Penso al Palermo in B o alla Juventus in A. Quando fai tante partite ad altissimo livello psicofisico può capitare di sbagliare. Noi dobbiamo essere consapevoli che in ogni partita affronteremo avversarie pronte a vendere cara la pelle”. “La Leonzio è stata la squadra più esaminata in sala video durante la settimana. Rigoli è molto bravo a basare l’organizzazione delle squadre sull’avversario, sapevamo che avrebbe potuto giocare con una linea difensiva a 3. Ho avvertito i ragazzi che sarebbe stato possibile schierarsi a specchio. Noi abbiamo preparato la gara sui quinti. Io mi sento un coraggioso, non speculo sull’avversario. Quando decido una cosa, la faccio. In un momento del primo tempo in cui De Rossi e Djordjevic erano ammoniti, non volevo rischiare di rimanere in dieci. Inoltre volevo mettere Russotto su De Rossi per andare a cercare l’espulsione del terzino avversario e cambiare l’inerzia della partita. In un secondo una partita può cambiare. Noi, in una partita brutta e giocata male, avevamo la necessità di trovare un episodio per indirizzare il match dalla parte nostra”. “Volevo cercare di chiudere la prima frazione in parità, ci siamo andati vicini prendendo la traversa. Se avessimo segnato, psicologicamente il secondo tempo sarebbe potuto andare diversamente. Nella ripresa abbiamo adottato un 4-2-4. Se avessimo vinto i duelli sugli esterni, al centro dell’attacco avrei potuto sfruttare gli inserimenti di due prime punte autentiche. A volte noi allenatori siamo bravi, in altre veniamo considerati coglioni. Ma io sono convinto che quella gara non sarebbe mai cambiata a prescindere dai moduli e dagli interpreti. Nella ripresa avevamo in campo il top del gioco sugli esterni, sperando che i ragazzi andassero a sviluppare situazioni per servire meglio i nostri attaccanti. Invece abbiamo continuato a giocare prevalentemente per vie centrali”. “Siamo stati poco reattivi e molto imprecisi sulle riconquiste delle seconde palle, respingendo spesso centralmente il pallone. Segnali evidenti del fatto che fosse una serata storta per noi. Sul primo gol della Leonzio, Aya avrebbe dovuto accorciare con più convinzione e cattiveria. Traversa di Ripa? Purtroppo può succedere. Fare gol alla fine del primo tempo voleva dire tanto psicologicamente. Però con sincerità va detto che, in quel momento, non avremmo meritato il pareggio. Mi aspetto prestazioni ad impatto più elevato dalla mia squadra”. “Noi marchiamo a uomo nella zona ed in area bisogna marcare, attaccandoci come la colla all’avversario. Cosa non verificatasi in occasione dello 0-2 della Leonzio. Per i centimetri che abbiamo dovremmo, inoltre, sfruttare meglio le palle inattive. I calci piazzati sono importanti, molte volte il gol passa dallo sviluppo di situazioni da palle inattive. Vorrei vedere più cross dalla linea di fondo campo, non dai 30 metri. Contro la Leonzio i nostri cross erano un invito a nozze per i nostri difensori e non abbiamo praticamente mai attaccato la profondità. Comunque non dobbiamo drammatizzare. Manteniamo la calma, non lasciamoci andare al disfattismo. Prendiamo questa partita come un qualcosa di utile che ci servirà. Se non abbiamo le stesse motivazioni dei nostri avversari, non vinciamo le partite”. “Che voto mi darei nella partita disputata con la Leonzio? Forse sono stato un martello, ma non abbastanza per accendere la squadra sul piano motivazionale e della tenuta nervosa. Dovevo essere più insistente. Inoltre non sono riuscito, con i cambi e le mosse, a ribaltare il risultato. Dopo Siracusa ho detto che ricerchiamo le battaglie. Parlo di battaglia fisica, dialettica e psicologica. Bisogna capire che quando fai delle prestazioni continue e tirate, può capitare che ogni tanto inciampi. Noi abbiamo bucato la gomma, adesso va riparata in modo da riportare la macchina a pieno regime. Sono convinto che questa gara sia educativa. Ci ricapiterà di vincere tante partite consecutive ma dovremo assicurarci di mantenere sempre alte le motivazioni ed il senso di responsabilità, senza appagamento”. “Abbiamo perso quel piacere di soffrire a cui facevo riferimento nel post-gara di Siracusa. Non ho visto i ragazzi abbastanza pimpanti durante gli allenamenti settimanali. Inconsciamente la vittoria nel derby, la modalità con cui è arrivata, ci ha appagati. Forse avrei dovuto cambiare dieci giocatori, inserendo mi avrebbe dato maggiori garanzie chi non si è sentito in prima persona artefice dell’impresa di Siracusa”. “Il nostro staff valuta attentamente, nel corso della settimana, l’impegno e la disponibilità dei giocatori e gioca chi dimostra di avere il sangue agli occhi, ma non siamo nella loro testa. Se un calciatore non si sentisse al 100% pronto per scendere in campo, potrebbe aiutarci nelle scelte. Collaborando insieme per un obiettivo comune. Mio fratello Alessanro, a cui dico sempre che il Lucarelli vero sono io, dopo la gara do Siracusa mi ha scritto “Siete l’unica squadra con tanti giocatori in campo ad esultare dopo il gol”. Questo vuol dire che c’è un gruppo importante, diventato tale in poco tempo. Ci sono le condizioni perchè quello di sabato possa essere considerato un incidente di percorso. “Le cinque sostituzioni in Serie C? Il Presidente Gravina è sempre stato molto vicino e solidale sui problemi che le varie società incontrano. Con le cinque sostituzioni, in effetti, noi allenatori riusciamo a gestire un pò meglio rose importanti. Dando la possibilità di dare spazio a tanti calciatori e, magari, cambiare la storia delle partite. Si tratta di un’innovazione facilmente digeribile. Per me è intelligente la distribuzione delle sostituzioni, la Serie C ne trae benefici”. “Il Lecce ha rinforzato notevolmente la squadra con tre giocatori di valore che sono Di Piazza, Armellino e Di Matteo. Nella passata stagione i salentini erano davanti al Catania di 27 punti. Noi siamo ripartiti invece tra le macerie e con difficoltà ambientali, diversi calciatori sono arrivati in condizioni precarie, eppure siamo lì a giocarcela con loro. Inoltre, pur avendo una squadra con una struttura fisica importante, siamo partiti subito bene e non era scontato. Dobbiamo essere meno ansiosi con le squadre che fanno parte della parte destra della classifica, avendo maggiore pazienza nel trovare gli spazi giusti, la razionalità e lucidità necessarie quando serviamo gli attaccanti. Noi abbiamo una rosa più ampia rispetto al Lecce, anche se forse loro hanno qualcosa di più qualitativamente. Adesso si presentano tanti impegni ravvicinati e cerchiamo di gestire al meglio le risorse a disposizione”. “Manneh? Possiede delle potenzialità straordinarie. Come quinto di centrocampo potrebbe, però, avere delle difficoltà. Lui si esprime al meglio come esterno alto. Altri giocatori non sono ancora al 100% della condizione e dobbiamo cercare di portarli a regime al più presto. Mazzarani? E’ migliorato tantissimo nell’interpretazione del ruolo di mezzala. Vogliamo cercare di fare coesistere le due punte con Lodi e Mazzarani a centrocampo. Andrea può essere utile anche in chiave difensiva. Avrei dovuto considerare il grande sforzo fisico da lui profuso a Siracusa, ma non era facile per me lasciarlo in panchina nella successiva partita. Russotto? Tende a rilassarsi un pò quando viene elogiato troppo. Io con lui ho un rapporto schietto e sincero, sa che tipo di persona sono. “Mister, nelle ultime due gare ho pensato solo a me stesso e non alla squadra”, queste le sue testuali parole dopo Siracusa. Andrea sapeva già che sarebbe andato in panchina contro la Sicula Leonzio. E’ un ragazzo che va gestito. Russotto è un calciatore che spacca, quando non gioca vuol dire che ha dato segnali di appagamento in settimana”. “Reggina? Porcino è un giocatore importante, rispetto alla passata stagione è stato riportato nella sua posizione tattica originale. E’ una squadra che propone solitamente il 4-3-1-2 ma i calabresi possono portare adattamenti ed accorgimenti, ad esempio utilizzare il 3-5-2. E’ già accaduto con altre formazioni che abbiamo affrontato. Dovremo essere pronti a tutto. Il nostro modulo è in grado di sopperire alle altre disposizioni tattiche. Loro la prepareranno come il Siracusa, noi ci stiamo abituando a questo. Sarà una gara difficile come tutte, ma abbiamo la voglia e la convinzione di ripartire. Le condizioni del manto erboso del ‘Granillo’? Sono leggermente migliorate rispetto alla passata stagione. Al di là di questo, a Reggio sarà una battaglia e dovremo farci trovare pronti”. “L’importanza di avere i tifosi rossoazzurri al nostro fianco? Sarebbe importante che sia sempre così. Noi, purtroppo, spesso in tante occasioni saremo soli. Su 18 trasferte questo aspetto in parte incide. Sappiamo di non poterci permettere prestazioni come quelle di sabato scorso. Nè quando giochiamo tra le mura amiche, nè in trasferta”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

GRAVINA (Lega Pro): “Reggina-Catania, riunione Osservatorio mercoledì. A Siracusa spettacolo indegno, ma corretto accettare verdetto giustizia sportiva”

Gabriele Gravina, Presidente di Lega Pro, ospite della trasmissione televisiva Corner. Vari temi analizzati, tra cui la prossima trasferta del Catania a Reggio Calabria ed i fatti di Siracusa. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Io Amministratore Delegato di Serie A o B? La Lega Pro è molto complessa ed articolata. Il mio impegno è tutto dedicato alla Serie C, poi vedremo cosa ci riserverà il destino. Divieto di trasferta a Reggio Calabria? Attendiamo la riunione dell’Osservatorio che si terrà mercoledì. In linea di principio sono contrario ai divieti. Dobbiamo però crescere insieme. Io credo che il divieto sia frutto di una serie di conseguenze e comportamenti che hanno dato adito a tensioni. Purtroppo gli atti, a volte di grande vigliaccheria a cui siamo costretti ad assistere, non fanno bene. Dobbiamo crescere insieme per fare in modo che tali divieti siano sempre più rari. La partita di calcio rappresenta un evento nel senso autentico del termine, non lo dimentichiamo”. “Nell’ultimo Consiglio Federale ho sollevato il problema stadi. Purtroppo in Italia è molto radicata la cultura della deroga. Dobbiamo cominciare ad abolire questo principio. Non vogliamo impedire a piccole realtà che programmano il futuro di approdare ad una categoria migliore. Chi mi conosce, sa che non sono fautore di questa tesi. Ma ormai non possiamo più derogare, va rispettato il principio dell’accoglienza. E’ come il turismo. Se noi non miglioriamo le strutture affinchè le famiglie siano accolte all’interno delle stesse, ci allontaniamo da una visione di crescita del movimento”. “Cinque sostituzioni disponibili? La Serie C è sempre stata la Lega della sperimentazione e dell’innovazione. I Play Off ed i Play Out sono partiti in C. La tecnologia, l’innovazione, la possibilità di gratificare gli stessi atleti, è giusta. Ai miei tempi l’allenatore aveva il problema di mandare in tribuna molti giocatori, mortificandoli. Era difficilissimo tenere in piedi l’equilibrio dello spogliatoio. Adesso non mi pare che ci sia una grande perdita di tempo e si possono utilizzare più tesserati, continuando anche a portare avanti la politica dei giovani e dando maggiori opportunità ai giocatori”. “Fatti di Siracusa-Catania? Dobbiamo abituarci ai fatti morali, etici e delle regole da rispettare all’interno delle singole competenze. Il Giudice Sportivo decide sulla base di documenti oggettivi. Se dovessimo decidere su quello che abbiamo visto, posso censurare nettamente un fatto che colpisce al cuore il calcio. Ma devo accettare il verdetto del Giudice. Un discorso è la Lega Calcio o la federazione. Un’altra la gestione della giustizia sportiva. Noi ci atteniamo alle norme, il giudice decide sulla base dei referti. Secondo me è stato emesso un verdetto in linea con i dati oggettivi emersi. Fermo restando che ho visto uno spettacolo indegno, purtroppo inaccettabile in senso assoluto”. “Faccio un in bocca al lupo ai tifosi rossoazzurri ed al Catania”.  ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

LO BELLO: “Catania, ko inaspettato ma non lascia bruciatura. Vittoria girone C, attenzione al Matera. Siracusa sorpresa positiva, Trapani sorpresa negativa”

Rosario Lo Bello, noto ex arbitro internazionale, ospite presso gli studi televisivi di Corner, rilascia alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Il calcio è cambiato rispetto al passato. Ricordo che allora la Serie C era veramente il serbatoio del calcio italiano. Per i giocatori ma anche gli arbitri. Sarebbe bello se le commissioni arbitrali di A, B e C tornassero a rivelarsi pienamente sinergiche e propedeutiche. Catania-Leonzio? I derby esulano da ogni logica. Una squadra molto più povera dell’altra può anche imporsi sull’altra. Subentrano meccanismi particolari. In campo determinate situazioni possono trasformare completamente l’animo di un calciatore”. “Chi vincerà il girone C? E’ ancora presto per fare delle previsioni. Siracusa è una sorpresa piacevolissima. Vedo in lizza Lecce e Matera, mi sorprende un pò in negativo il Trapani. Starei sempre molto attento al Matera, conoscendo le squadre di Auteri. Quest’anno il Matera sta annaspando, ma attenzione. Il Lecce è la solita corazzata, hanno perso tutti i treni e quest’anno non so se ne perderanno altri. Il Catania ha assemblato una squadra robusta. A parte gli scivoloni, secondo me, facendo un paragone con la Formula Uno, tanto vale cambiare le gomme con congruo anticipo piuttosto che all’ultimo. Le sconfitte inaspettate ad inizio campionato non lasciano una bruciatura come quelle che, magari, possono concretizzarsi nella fase finale della stagione”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CATANIA: decima sconfitta del 2017, quarta al “Massimino”

La sconfitta riportata contro la Sicula Leonzio rappresenta la quarta allo stadio “Angelo Massimino” dell’anno solare 2017 per il Catania. In casa i rossoazzurri non perdevano dal 15 aprile, quando il Cosenza s’impose per 0-2 nello scorso campionato di terza serie. Complessivamente, invece, sono dieci le volte in cui la formazione dell’Elefante ha perso quest’anno. 12 febbraio, Akragas 2-1 Catania 5 marzo, Catania 0-2 Melfi 12 marzo, Lecce 1-0 Catania 19 marzo, Paganese 2-1 Catania 26 marzo, Catania 0-1 Foggia 2 aprile, Catanzaro 2-1 Catania 15 aprile, Catania 0-2 Cosenza 23 aprile, Monopoli 3-0 Catania 2 settembre, Casertana 1-0 Catania 21 ottobre, Catania 1-2 Sicula Leonzio ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

TORRE DEL GRIFO: lavoro pomeridiano. Calendario allenamenti verso la sfida alla Reggina

Primo allenamento settimanale per il Catania a Torre del Grifo dopo la sconfitta riportata in casa contro la Sicula Leonzio. Dopo venti minuti in palestra, il gruppo si è dedicato ad un programma di lavoro aerobico ed alla cura del possesso palla. La preparazione proseguirà martedì con una doppia seduta. Mercoledì e giovedì, in calendario sessioni pomeridiane. Venerdì alle 15.00 la rifinitura, seguita dalle convocazioni e dalla partenza per la Calabria. Sabato, risveglio muscolare. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

RIPA: quasi due mesi di digiuno, la maledizione continua

Il 29 agosto scorso l’attaccante Francesco Ripa aveva strappato gli applausi del “Massimino” rifilando una doppietta al malcapitato Akragas, sconfitto con un rotondo 6-0 in Coppa Italia Serie C. A gara in corso dovette fare i conti con problemi di natura fisica che lo costrinsero ad abbandonare il terreno di gioco. Poi, in campionato, complessive 7 presenze totalizzate e 0 gol all’attivo in casacca rossoazzurra. Sabato sera è riuscito nell’impresa di divorarsi un gol praticamente fatto e che, forse, avrebbe cambiato la storia del derby perso con la Sicula Leonzio. Il Catania continua ad aspettarlo, mentre sono già quasi due i mesi di digiuno di Ripa. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

FERRIGNO: “Messina, mi sono dimesso ma resto grande tifoso. Sciacca avrebbe firmato subito…”

Poco tempo fa l’ex dirigente del Catania Fabrizio Ferrigno si è dimesso dall’incarico dirigenziale a Messina (era tornato in terra peloritana dopo l’esperienza di qualche anno prima, ndr), motivandone le ragioni attraverso le pagine de La Gazzetta del Sud: “Avevo deciso di scendere in Serie D solo per l’amore che mi lega alla piazza di Messina. Ma non è stato possibile proseguire questa esperienza perché sono stati disattesi i propositi della proprietà. Avevo idee e programmi venuti meno nel tempo, il passo indietro è doloroso ma necessario. Le società sono aziende che devono portare risultati. Venuto non li aveva dalla sua parte e peraltro aveva ritrattato le proprie dimissioni dopo averle sbandierate al termine della sconfitta di Cittanova. Una società seria lo avrebbe esonerato subito, per questo mi sono mosso per voltare pagina e iniziare un nuovo capitolo. Ma la società non ha avuto la forza di cambiare e le incomprensioni sono lievitate nel tempo. Questa squadra andava ristrutturata. Subito e poi a dicembre. Avevo nomi, ma serviva il budget”. Fabio Sciacca e Fofana avrebbero firmato subito, altri a dicembre. Ma senza lo sforzo della società come avrei mai potuto rinforzare la squadra? Una squadra forte ma non da primato e piena di doppioni. La strada per rinforzarla c’era, il presidente ha pensato una cosa e ne ha fatta un’altra. Non vedevo organizzazione e programmazione e quindi il futuro. Speravo di aggiungere professionalità H24 e non part-time. Avevo chiesto una nuova sede, un segretario sempre disponibile, una visione più professionale di una società che si chiama Messina. Sciotto mi diede carta bianca, salvo poi ritrattare il tutto e ridimensionare il progetto. Ma lo ringrazio ugualmente. Lui, la dirigenza, i giocatori con i quali avevo stretto un grande rapporto. Resterò un grande tifoso del Messina. E chissà un giorno potrei anche tornare...”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CATANIA – SICULA LEONZIO: compleanno amaro per Lo Monaco, regalo speciale per Mignemi

L’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco sperava in un bel risultato contro la Sicula Leonzio, anche come prezioso regalo per i suoi 63 anni di età. Compleanno amaro, in realtà, per il dirigente rossoazzurro. L’1-2 finale rappresenta, invece, un gradito regalo all’indirizzo del Direttore Sportivo del club bianconero, Davide Mignemi, che pochi giorni prima del fischio d’inizio ha visto nascere la figlia Vittoria. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***