VIBONESE: i convocati in vista del Catania
L’U.S. Vibonese Calcio ha diramato la lista dei giocatori convocati in vista dell’incontro
Vibonese-Catania, gara valida per la 34/a giornata del campionato di Lega Pro/C che si terrà presso l’impianto sportivo “Luigi Razza”:
Portieri: 1 Stefano Russo, 22 Riccardo Mengoni
Difensori: 2 Gabriele Franchino; 3 Filippo Minarini; 5 Pietro Sicignano; 6 Davide Moi; 18 Giovanni Lettieri; 23 Luigi Manzo
Centrocampisti: 7 Fabrizio Scapellato; 8 Guillaume Legras; 13 Francesco Torelli; 14 Abdul Meyker Yabrè; 15 Luigi Viola; 17 Stefano Tindo; 30 Francesco Favasuli
Attaccanti: 9 Andrea Saraniti; 10 Ali Sowe; 19 Nicolas Bubas; 25 Juraj Piroska; 26 Mouse Balla Sowe; 27 Lorenzo Di Curzio
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BELLIA (Berretti Catania): “Grande emozione lavorare qui. Pulvirenti un maestro, obiettivo migliorare sempre”
Matematicamente qualificata agli Ottavi di finale della competizione, la Berretti allenata da Gaetano Bellia. Proprio il tecnico rossoazzurro rilascia alcune dichiarazioni attraverso il sito ufficiale del Catania.
Mister Bellia riavvolge il nastro delle emozioni, individuando priorità e responsabilità collegate al prestigioso incarico:
“Ringrazio la società ed in particolare il Responsabile del Settore Giovanile, Alessandro Failla, per la grande opportunità che mi è stata concessa. Per me, catanese e tifoso del Catania, si tratta di una grande emozione, che vivo quotidianamente con orgoglio ed impegno. Il messaggio ricevuto dal Direttore Failla, trasmesso con il supporto dell’intero ambiente ai ragazzi, è semplice: dobbiamo mettere sempre al centro della nostra attività concetti basilari come lavoro, serietà, umiltà, attenzione, concentrazione e rispetto dei ruoli. In questo senso, concedetemi anche un ringraziamento speciale a Giovanni Pulvirenti: lo considero un maestro, in cinque mesi trascorsi da allenatore in seconda, al suo fianco, sono cresciuto tantissimo sotto ogni aspetto. Sono davvero felice per lui, che vive un’esperienza importante. Non sottovalutiamo un aspetto: alla guida della prima squadra c’è un allenatore che conosce perfettamente tutti i ragazzi della Berretti e questo è un doppio beneficio, da una parte per i ragazzi e dall’altra per la sinergia che lega le due formazioni”.
L’en plein delle formazioni giovanili rossazzurre che partecipano ai tornei nazionali, tutte già qualificate agli ottavi di finale, sottolinea la funzionalità del “sistema Catania”: quale segreto?
“Non un segreto ma il linguaggio comune, è il valore aggiunto: permette uno scambio di informazioni rapido ed utile, alimenta il dialogo e garantisce il corretto approccio al lavoro da parte dei ragazzi e di chi opera con loro. C’è tanta serenità. Permettetemi di soffermarmi anche sul lavoro del team manager Antonio Varsallona, del preparatore atletico Antonio Torrisi e dell’allenatore dei portieri Andrea Condorelli: il loro apporto, in termini di professionalità, impegno ed entusiasmo, è di qualità e quantità”.
Quali motivazioni ed obiettivi, dopo il primo traguardo?
“Il vero obiettivo è migliorare sempre. Il grande merito di questo gruppo di giovani calciatori è l’abbinamento del giusto spirito alla qualità: scendono in campo e si percepisce sempre tanta collaborazione e la giusta capacità di sacrificio, che consente di esaltare i meriti di tutti. Segnano difensori, centrocampisti ed attaccanti: c’è coralità, nella ricerca del gioco”.
Non mancano i 2000, nelle sedute d’allenamento della Berretti, alcuni dei quali stabilmente aggregati e convocati per le gare di campionato.
“Con l’allenatore dell’Under 17 Pierpaolo Alderisi c’è grande intesa, la porta è sempre aperta e tanti ragazzi stanno dimostrando di poterla aprire”.
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CATANIA: Marchese figura tra i convocati, non Bergamelli e Baldanzeddu
Al termine della seduta di rifinitura, l’allenatore del Catania Giovanni Pulvirenti ha convocato 21 giocatori per la sfida alla Vibonese, in programma domenica 9 aprile alle 14.30 presso lo stadio “Luigi Razza. Out Bergamelli e Baldanzeddu, Marchese c’è. Rossazzurri in Calabria da stasera.
PORTIERI – 1 Martínez, 12 Pisseri.
DIFENSORI – 26 De Rossi, 20 Djordjevic, 6 Gil, 33 Manneh, 16 Marchese, 15 Mbodj, 28 Parisi.
CENTROCAMPISTI – 27 Biagianti, 4 Bucolo, 24 Di Cecco, 23 Di Grazia, 18 Di Stefano, 21 Fornito, 32 Mazzarani, 30 Piermarteri, 5 Scoppa.
ATTACCANTI – 11 Barisic, 10 Russotto, 35 Tavares.
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Stovini (Esclusiva): “Catania, puoi giocartela fino alla fine. Sfide Play Off ad alta tensione. Troppo business nel calcio…”
Venerdì 7 aprile è intervenuto telefonicamente ai microfoni di Radio Studio Italia, nel corso della trasmissione condotta da Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania.com, l’ex ‘Ministro della Difesa’ Lorenzo Stovini, oggi Direttore Sportivo di una società di calcio dilettantistica, l’U.S.D. Casellina.
L’ex centrale difensivo etneo si è soffermato in particolare sulle seguenti tematiche: le vicende calcistiche in casa Catania, a partire dalla recente serie di sconfitte maturate fino al ritorno all’agognata vittoria contro il Francavilla; le prospettive in chiave playoff da parte della squadra di mister Giovanni Pulvirenti; le possibilità di risanamento del calcio italiano.
Di seguito riportati gli estratti, sia testuali che audio, dell’intervento di Lorenzo Stovini:
Lorenzo, le migliori quattro formazioni disputeranno la parte finale dei playoff nella tua città, Firenze. Ci auguriamo di poterti venire a trovare in quell’occasione…
“In tal caso sarò presente assolutamente! Stiamo un pò a vedere come evolveranno le varie situazioni, intanto il Catania ha ottenuto un’importante vittoria contro il Francavilla. Naturalmente manca ancora qualcosa per perfezionare la squadra, l’imperativo attuale è centrare i Play Off. Reputo che concretamente la squadra possa riuscire a raggiungere l’obiettivo”.
Adesso lo sprint finale del campionato in cui gli etnei si accingono ad affrontare 5 delicate sfide, di cui 3 in trasferta. Secondo te il Catania si trova nelle condizioni migliori per affrontare il rush finale?
“Sicuramente il passaggio a vuoto delle 5 sconfitte consecutive potrebbe pesare ma ribadisco che la squadra possiede tutte le carte in regola per conquistare i Play Off. Sicuramente se la giocherà fino alla fine, considerando anche che ora ogni singolo errore può davvero rivelarsi determinante”.
Ti è mai capitato di disputare i playoff o gli spareggi salvezza?
“Con l’Empoli ho disputato gli spareggi per evitare la retrocessione, contro il Vicenza furono dei playout davvero al cardiopalma! Per quanto riguarda i Play Off, invece, non li ho mai giocati. Ai miei tempi esisteva la promozione diretta”.
In base alla tua esperienza, in quale modo si preparano al meglio gli spareggi promozione? Perché sappiamo che sono delle partite importanti che valgono l’intera stagione, e talvolta si decidono anche in pochissimi minuti. Occorre, a tuo avviso, una preparazione atletica specifica?
“In base ai miei ricordi di partite del genere giocate con l’Empoli, queste furono disputate con la formula dell’andata/ritorno. E’ normale che in queste occasioni la tensione è veramente a mille, va opportunamente dosata e nello stesso tempo va anche data la giusta carica. Personalmente ho disputato degli spareggi per evitare la retrocessione e li reputo diversi da quelli promozione, soprattutto dal punto di vista mentale”.
Le nuove norme che regolamentano gli spareggi promozione hanno reso più complesso il salto di categoria dalla Lega Pro alla B. Anche questo è un indicatore dello stato di crisi in cui versa il calcio italiano. Calcio italiano che tu stai affrontando da dirigente di una formazione giovanile. Come sta procedendo il tuo percorso professionale? Reputi che il calcio nazionale possa migliorare, a partire dai vivai che dovrebbero rappresentare proprio la risorsa base?
“Che il calcio italiano possa migliorare lo reputo al momento parecchio difficile perché, purtroppo, almeno in Serie A vediamo sempre le stesse squadre. Già la Serie B è un altro discorso, vedi ad esempio Crotone e Pescara che la scorsa stagione avevano praticamente distrutto il campionato cadetto, ora nella massima serie stanno steccando malamente. Forse solo il Crotone possiede ancora un briciolo di speranza salvezza. Riportare il calcio italiano al livello che in precedenza gli competeva è molto difficile.
Per quanto mi riguarda, attualmente sono il direttore sportivo di una società dilettantistica provinciale, niente di particolare. Però sono tante le difficoltà che riscontriamo perché le idee attuali sono molto diverse rispetto a un tempo. Adesso non è neanche facile trovare ragazzi che abbiano voglia e volontà di fare veramente la differenza. Magari siamo abituati a vedere le primavere delle grandi squadre, oppure qualche settore giovanile di rilievo come quello dell’Empoli, dell’Atalanta o della Fiorentina. Ma oltre poche eccezioni oggi è difficile trovare settori giovanili davvero all’altezza, che ti permettano di approntare discorsi di progettualità. La verità è che vige un business esasperato, nel senso che tu operatore non pensi più a far crescere e maturare il giovane ponendogli la prospettiva di un futuro inserimento in Prima Squadra, bensì valorizzarlo soltanto per poterlo vendere!”.
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VIBONESE – CATANIA: fai la formazione, sostituisciti a Pulvirenti
Come in occasione di ogni partita di campionato, chiediamo ai tifosi rossoazzurri di schierare idealmente in campo la formazione del Catania contro il prossimo avversario, la Vibonese. Sostituendoti nelle scelte al mister Giovanni Pulvirenti, quale undici titolare opporresti domenica domenica allo stadio “Luigi Razza” di Vibo Valentia? Esprimi le tue preferenze attraverso il consueto sondaggio proposto dalla redazione di TuttoCalcioCatania.com:
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CAMPILONGO (Vibonese): a settembre vedeva il Catania tra le prime della classe, Matera e Lecce un gradino superiore al Foggia
Salvatore Campilongo, quest’anno allenatore della Vibonese ed esperto conoscitore della Lega Pro, a settembre, quando ancora era in cerca di nuova sistemazione, si espresse sulla lotta al vertice nel girone C menzionando anche le possibili sorprese. Campilongo vedeva il Catania tra le prime della classe. Queste le sue parole allora evidenziate da tuttomatera.com:
“Devo dire la verità, ma lo dico non perché sia amico mio o è stato un mio ex giocatore, ma il Foggia con l’addio di De Zerbi ha perso davvero tanto. Ora non so se con la perdita di De Zerbi riescono a confermarsi sui livelli della passata stagione. Poi, può darsi anche che vinceranno il campionato ma al momento vedo Lecce e Matera un gradino sopra. Credo che la Juve Stabia sia subito dietro le tre squadre che ho dato per favorite. Le vespe hanno allestito una buonissima squadra e disputeranno un ottimo campionato”.
“Ma non solo, ci metto anche il Catania, anche se parte con una penalizzazione di sei punti. Un handicap pesante, soprattutto in un campionato come questo in cui rincorrere non è mai facile. Poi, dopo queste cinque, ci metto altre squadre che hanno fatto un buon mercato come la Fidelis Andria che potrebbe riconfermarsi dopo aver fatto bene l’anno scorso. Possibili sorprese? Sicuramente penso al Catanzaro, ma anche l’Akragas non è da sottovalutare. Squadra allenata da Lello Di Napoli che per otto anni è stato il mio secondo. È un allenatore che dà garanzie e che fa giocare bene le sue squadre”.
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MAZZARELLA: “Pordenone, terzo posto possibile. Ai Play Off ci sarà anche il Catania”
Ex Pordenone da calciatore, allenatore e dirigente, Maurizio Mazzarella include anche il Catania nella griglia Play Off. Queste le sue parole riportate su tuttopordenone.com:
“Le prossime partite, se giocate con furbizia e umiltà, potranno proiettare il Pordenone al 3° posto che, considerate le squadre in campo, può ritenersi un ottimo risultato. Società, allenatore, giocatori e pubblico hanno fatto il loro dovere. Adesso bisogna continuare così e aspettare la lotteria dei play-off alla quale parteciperanno Società altamente blasonate (Lecce, Cremonese, Como, Livorno, Arezzo, Catania ecc….)”.
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ALVAREZ: “Il calcio è la mia vita, preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio”
Ha indossato la maglia del Catania totalizzando oltre 100 presenze. La casacca rossoazzurra ha rappresentato un momento molto significativo nella carriera del difensore Pablo Alvarez che, dopo la tragica scomparsa della moglie sconfitta da una lunga malattia, mantiene sempre viva la voglia di giocare.
“Da quando è successo quello che è successo – le parole di Alvarez a ‘La Nacion’ – a me basta continuare a giocare. Mi sento privilegiato perché faccio quello che amo. Sono molto grato al calcio che è la mia vita, è tutto per me. Ho realizzato tutto quello che ho fatto attraverso il calcio. La palla mi ha portato lontano da molti vizi, mi ha portato a fare molti sacrifici e questo mi rende orgoglioso. Per affrontare certe situazioni devi essere forte, ti lasciano lividi e cicatrici. Preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio. So quello che voglio, il calcio mi rende felice”.
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CIAPPI: “Pisa, ricordo benissimo la gara col Catania nel ’79…”
3 giugno 1979. Una data che l’ex portiere del Pisa Walter Ciappi ricorda proprio quando militava tra le fila nerazzurre. Avversario il Catania, in Serie C1, davanti a 20mila spettatori all’Arena Garibaldi. Ne ha parlato nel corso della trasmissione “Il Neroazzurro”. Ecco quanto evidenziato da tuttopisa.it:
“Mi ricordo benissimo la gara contro il Catania. Lo stadio era stracolmo di gente, fece gol Quarella negli ultimi minuti. Fu una cosa stupenda, al gol di Quarella la gente entrò sul terreno di gioco ed era felicissima”.
Nello specifico i pisani vinsero 2-1 e, nel turno successivo di campionato, conquistarono l’aritmetica promozione in B mentre il Catania concluse la stagione al terzo posto.
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VEZZOSI (Allievi Regionali Catania): “Progetto da apprezzare, mentalità vincente a tutti i livelli”
Attraverso il sito ufficiale rossoazzurro, l’allenatore degli Allievi Regionali del Calcio Catania Fabrizio Vezzosi rilascia un’intervista che ripercorre la sua carriera e la brillante stagione disputata
Il giovane allenatore, classe 1983, archivia positivamente la prima esperienza alla guida di una formazione del Settore Giovanile rossazzurro.
“Il mio rapporto con il Catania – spiega mister Vezzosi – inizia nei primi anni 2000, da calciatore della Primavera; purtroppo, la mia carriera risentì di un grave infortunio. Ho avuto la grande occasione di tornare a far parte di questa realtà, così bella, organizzata e professionale, raccogliendo tempo addietro l’invito di Orazio Russo ad offrire il mio contributo da istruttore all’Academy Calcio Catania. Il Responsabile del Settore Giovanile Alessandro Failla mi ha offerto quest’anno la straordinaria occasione di allenare gli Allievi Regionali: per me è stata un’opportunità bellissima, accettata con grande entusiasmo. Conosco il Direttore Failla da anni, mi allenò quando militavo nella Berretti di un’altra società catanese, ed il rapporto è durato nel tempo: predilige sempre la schiettezza e questo è un fattore di crescita importante, sia per i ragazzi sia per gli allenatori. Mi occupo anche dei Pulcini del 2006 ed è bello apprezzare l’amore dei più piccoli per il calcio. Nella quotidianità di lavoro, a Torre del Grifo, si apprezza anzitutto il progetto: le scelte della società sono tutte orientate a realizzare un sistema che porti alla maturazione dei ragazzi, calcistica e non, nei tempi giusti”.
Considerando la partecipazione al torneo nazionale Under 17 Lega Pro, la squadra Allievi Regionali del Catania “non fa classifica”, cioè non concorre per la qualificazione al turno successivo della competizione regionale, ma il primo posto nel girone non è certamente meno significativo, anzi…
“Il risultato è fondamentale, per tanti motivi. Il più importante è da ricercare nella traccia della società: all’inizio della stagione il Direttore Lo Monaco disse a tutti, chiaramente, che il Catania deve ritrovare la mentalità vincente ad ogni livello ed ha ricordato in questo senso che vincere è sempre l’obiettivo, per tutte le formazioni rossazzurre. Si tratta di un concetto semplice e basilare: la mentalità vincente si costruisce cercando sempre il successo”.
Il valore di questo primo posto, inoltre, aumenta considerando che i nostri 2001 si sono confrontati con avversari classe 2000; a quest’età, un anno di differenza conta molto e sfidare chi ha qualche esperienza in più diventa quindi ancor più formativo. Merito di?
“Del sostegno e del lavoro della società, dei ragazzi, che hanno collezionato risultati e progressi sul campo, e di tutti di quelli che operano con noi e per noi. Mi piace sottolineare il contributo di Michelangelo Grasso, preparatore motorio, Giovanni Iuculano, allenatore dei portieri, e del dirigente accompagnatore Salvatore Rasà”.
Una stagione sempre esaltante, la vostra?
“No, al debutto abbiamo perso. La strada in salita, però, è stata la molla per una splendida reazione, con nove vittorie consecutive. In chiusura del girone d’andata è arrivata la seconda sconfitta, seguita da un pareggio: un altro momento di difficoltà che ci ha permesso di crescere, inanellando altri nove successi di fila”.
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