LECCE – CATANIA: ex obiettivi di mercato, da Ciancio a Bergamelli
Vari nomi di calciatori presenti negli organici di Catania e Lecce sono stati obiettivi di mercato delle due squadre nel corso degli anni. Per quanto concerne la dirigenza giallorossa salentina, in estate ha concretamente valutato la possibilità di prelevare dal club dell’Elefante il difensore Dario Bergamelli.
Nel caso del Catania, invece, nella passata stagione fu vicino al passaggio in rossoazzurro l’attaccante Mario Pacilli, ma poi non se ne fece nulla ed il diretto interessato rimase alla Cremonese. Da ricordare, inoltre, il nome di Costa Ferreira che un paio di volte radio mercato ha accostato al Catania e ben conosciuto da Lo Monaco per averlo avuto a Messina.
Infine è ben noto l’interesse estivo per il difensore Simone Ciancio. Uno degli obiettivi primari dell’Amministratore Delegato etneo, proprio quando sembrava fatta per il passaggio in rossoazzurro decise di sposare il progetto Lecce, spinto dalla voglia di seguire il D.S. Meluso dopo l’addio al Cosenza.
© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.
LECCE – CATANIA: stessa età media squadre, Di Cecco e Giosa i più esperti
E’ la terza squadra più esperta del girone C di Lega Pro, quella allenata da Pasquale Padalino. Confrontando l’età media della formazione pugliese con quella della compagine guidata da Giovanni Pulvirenti, ci accorgiamo come il Lecce faccia registrare un dato pari a 26.4. Esattamente come il Catania.
In media i calciatori rossoazzurri più esperti rispondono ai nomi di Domenico Di Cecco (33), Marco Biagianti, Giovanni Marchese (32), Ivano Baldanzeddu (30), Dario Bergamelli (29) e Diogo Tavares (29) mentre i calciatori di maggiore esperienza tra le fila del Lecce sono Antonio Giosa (33), Francesco Cosenza, Franco Lepore (31), Mirko Drudi (30), Mario Pacilli e Simone Ciancio (29).
CLICCA QUI per visualizzare le statistiche delle due squadre e QUI per verificare il valore di mercato delle due rose.
© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.
CATANIA FEMMINILE: festa grande per la vittoria nell’atteso derby col Palermo
Prosegue la striscia vincente del Catania femminile nel campionato regionale di Serie C. In occasione del derby con la Ludos Palermo, valido per la settima giornata, le rossoazzurre ottengono la quinta vittoria consecutiva. Piegato l’avversario a Belpasso con un rotondo 4-1. Al 15’ del primo tempo Di Mauro sblocca il risultato. Nel quarto d’ora della ripresa Suriano consente al Catania di raddoppiare ma, al minuto 33, le palermitane accorciano le distanze con La Mattina che trasforma un calcio di rigore.
Troppo forte, però, la voglia di fare suo il derby per la formazione allenata da Scuto. Appena 4’ più tardi ancora Suriano entra nel tabellino delle marcatrici. E non è finita qui perché, in pieno recupero, Ndiongue cala il poker. Il big match viene così vinto con merito dal Catania che conquista la quinta vittoria consecutiva mantenendo saldamente la vetta della classifica ed allontanando ulteriormente le dirette rivali palermitane. A fine partita, festa grande nello spogliatoio rossoazzurro:
TABELLINO CATANIA-LUDOS PALERMO
CATANIA: Castilleso, Pietrini, Fazio, Suriano, Leonardi, Zappalà, Cinnirella, Savoldi, Di Mauro, Ndiongue, Sapienza.
All. Scuto. A disposizione: Navarria, Freni, Scaglione.
LUDOS PALERMO: Campanella, Gaaliche, La Cavera, Giaimo (43’ p.t. Scalavino), Incontrera, Campo, Priolo, La Mattina, Riccobono (2’ s.t. Buttacavoli), Pomara (28’ s.t. Bommarito), Mancuso (44’ s.t. Foti). All. Moschera A disposizione: Filippone.
Arbitro: Gambacurta di Enna (CT)
RETI: 15’ p.t. Di Mauro (C), 15’ s.t. Suriano (C), 33’ s.t. La Mattina Rig. (L), 37’ s.t. Suriano (C), 45’+1’ s.t. Ndiongue (C).
LO MONACO: “Giù le mani dal Catania! Ci difenderemo in tutte le sedi. Pecoraro si documenti meglio…”
Comunicato ufficiale del Calcio Catania
In riferimento alle recenti dichiarazioni del Procuratore della Federazione Italiana Giuoco Calcio Giuseppe Pecoraro, che ha manifestato meraviglia per il minuto di raccoglimento concesso dalla Lega Pro al Calcio Catania in occasione di Catania-Matera dello scorso 7 febbraio, definendo la relativa autorizzazione “un fatto grave”, l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco osserva: “Il Procuratore Pecoraro interpreta la sua fondamentale funzione con grande originalità anche dal punto di vista mediatico, divenendo personaggio. Per noi, è un fatto non grave ma gravissimo e profondamente triste che il semplice esercizio di un diritto, cioè richiedere l’autorizzazione per un minuto di raccoglimento, sia ritenuto degno addirittura di una discussione in Commissione Antimafia, laddove ben altri problemi vengono analizzati. Quale misfatto avrebbe commesso la Lega Pro, concedendo l’autorizzazione a commemorare in modo composto e civile un uomo che per lunghi decenni è stato simbolo di passione sportiva? Le dichiarazioni del Procuratore Pecoraro, inoltre, sono polverizzate nel senso e nel significato dall’intervento del Segretario della Commissione Antimafia stessa, onorevole Angelo Attaguile, che ha definito così Ciccio Famoso: “Un super tifoso innamorato del nostro Catania che ho conosciuto durante la presidenza del club etneo, persona che dedicava tanto entusiasmo ai colori rossazzurri”. Non già, quindi, “un noto pregiudicato”, come affermato dal Procuratore ben lontano dalla nostra realtà, ma uno storico tifoso della squadra della sua città. Il Procuratore Pecoraro, in maniera alquanto maldestra, con le sue dichiarazioni lede profondamente la reputazione del nostro club, accomunando o almeno consentendo di accomunare episodi di ben altro spessore (oggetto d’attenzione per ipotesi di rapporti tra il mondo dello sport e la criminalità organizzata) all’esercizio di un nostro diritto: richiedere la concessione di un minuto di silenzio. Il Calcio Catania non ha infranto alcuna regola, ha richiesto di poter rendere omaggio ad una persona che ha speso la maggior parte della sua esistenza emozionandosi con il Catania e per il Catania. La Lega Italiana Calcio Professionistico ha concesso opportunamente tale autorizzazione, ritenendo con noi e come noi che i tifosi siano una parte imprescindibile della vita di una società di calcio. Il Calcio Catania ha sempre stigmatizzato con forza e combattuto la violenza negli stadi, isolando ed escludendo i violenti per accogliere invece chi, vivendo lo sport nel rispetto delle regole, diviene il cuore pulsante di un club. Non esiste società sportiva che non abbia la necessità di coltivare il rapporto con la sua gente. Al Procuratore Pecoraro, inoltre, consigliamo di documentarsi meglio: scoprirà, ad esempio, che migliaia di persone hanno partecipato ai funerali di Ciccio Famoso e che si è tenuto anche un corteo funebre allo stadio “Angelo Massimino”, presumiamo autorizzato dall’Autorità competente. Molto meno complessa, la sequenza del 7 febbraio allo stadio: un minuto di raccoglimento, un segno di lutto ed un’immagine sul maxischermo, simboli di commozione generale. Non tolleriamo strumentalizzazioni ed insinuazioni: giù le mani dal Catania, difenderemo in ogni sede e in ogni momento l’immagine della nostra società ed anche il buon diritto a non ritenere i tifosi, in quanto tali, cittadini di Serie B”.PETRONE: forte gesto di responsabilità, la fine di un percorso breve
Già finita l’avventura di Mario Petrone sulla panchina del Catania. Dopo la clamorosa sconfitta casalinga riportato col Melfi, alle pendici dell’Etna si verifica un’ulteriore sorpresa. Le dimissioni del tecnico napoletano a distanza di pochi giorni dalla disfatta di domenica scorsa, rappresentano un gesto di responsabilità molto forte.
Solo tre partite dirette da Petrone sulla panchina rossoazzurra. Dal deludente pareggio a reti inviolate contro il Taranto alla vittoria di Messina che aveva restituito entusiasmo all’ambiente fino ad arrivare, appunto, al tonfo interno con un avversario di gran lunga inferiore tecnicamente. Un ko che ha fatto molto rumore a Torre del Grifo.
Rabbia, scoramento e delusione stanno accompagnando questi giorni difficili in casa Catania. Il morale del gruppo è sotto i tacchi, nemmeno il più pessimista dei tifosi avrebbe potuto ipotizzare un Melfi vittorioso al “Massimino”. lo stesso Petrone per primo che, in settimana, aveva fatto lavorare sodo la squadra.
Era stata concessa anche l’apertura degli allenamenti ai tifosi approfittando dell’ecstasy generata dal trionfo messinese. Il campo, però, ha sconfessato tutto e Petrone, che la sconfitta non l’ha minimamente digerita soprattutto per le modalità che l’hanno caratterizzata, è rimasto fermo sulle proprie posizioni. Decisione presa e nessun dietrofront, provando con le dimissioni a rendere più tranquilla una situazione turbolenta.
PULVIRENTI: dalle giovanili alla Prima Squadra, grande opportunità professionale
Salto di qualità per Giovanni Pulvirenti. Oltre dieci anni di rossoazzurro per lui che ha lavorato brillantemente nell’ambito del settore giovanile. Con gli Allievi Nazionali etnei ha contribuito a centrare per la prima volta, nella storia del Catania Calcio, la prestigiosa qualificazione alla Final Eight per poi proseguire il percorso trionfale portando in alto la Primavera e ottenendo risultati con la Berretti rossoazzurra. Un rapporto proseguito con reciproca soddisfazione tra le parti.
Il dopo-Petrone porta proprio la firma di Pulvirenti, che ha immediatamente dato la sua disponibilità a sedersi sulla prestigiosa panchina della Prima Squadra. Un grande responsabilità per una figura che conosce molto bene l’ambiente rossoazzurro ed avrà l’opportunità di mettere la propria professionalità e competenza anche al servizio del Catania di Biagianti e compagni. A Lecce il primo importantissimo banco di prova.
TORRE DEL GRIFO: oggi allenamento pomeridiano, ieri primi giri di corsa a bordo campo per Baldanzeddu
Il Catania prosegue gli allenamenti a Torre del Grifo. Ieri doppia seduta in vista della sfida al Lecce: in mattinata, lavoro atletico in palestra e sul campo; nel pomeriggio, conclusa la fase di riscaldamento, esercitazioni tattiche agli ordini di mister Pulvirenti e partitella. Primi giri di corsa a bordo campo per Baldanzeddu, programma individualizzato per Di Cecco. Entrambi dovrebbero saltare anche la trasferta di Lecce. Oggi, allenamento pomeridiano.
ROMEO (Melfi): “Successo meritato, speciale per un palermitano vincere a Catania…”
Ai microfoni di studioassist.eu, il difensore del Melfi Samuele Romeo torna sulla clamorosa vittoria di Catania:
“È un successo meritato. Siamo scesi in campo con la consapevolezza della nostra forza e con la determinazione necessaria per conquistare i tre punti. Vincere a Catania non è facile, ma abbiamo fatto vedere di essere un buon gruppo e di valere più di quanto dice la classifica. E poi, per un palermitano come me, vincere a Catania ha sempre un valore speciale, immagina alla vigilia del suo compleanno”.
FAMOSO: procedimento Figc, il Catania non rischia nulla
Fa ancora discutere a Catania il procedimento avviato dalla Figc per avere osservato, il mese scorso, un minuto di raccoglimento in memoria di Ciccio Famoso. Fatto grave secondo la Procura Federale, che sostiene di avere onorato “la figura di un noto pregiudicato e ultras”. Il Catania è stato ascoltato in proposito fornendo la propria versione dei fatti. La responsabilità ricadrebbe esclusivamente sui dirigenti della Lega Pro che hanno concesso l’autorizzazione.
LEPORE (Lecce): “Catania arrabbiato, noi di più. Gara fondamentale, mi aspetto tanti tifosi allo stadio”
Franco Lepore, uno degli elementi di spicco all’interno della rosa del Lecce, torna sul ko di Francavilla Fontana e si proietta sul confronto casalingo col Catania:
“Sconfitta difficile da digerire, ma da lunedì si è voltato pagina e bisogna andare avanti. A mio modo di vedere a Francavilla abbiamo disputato una buona gara, probabilmente migliore di altre in cui il risultato ci ha sorriso. Quando perdi è normale che risaltano le cose che non sono andate bene. Nella seconda frazione ci siamo adeguati al gioco dell’avversario e questo è stato un errore, perché non dobbiamo mai snaturare il nostro modo di giocare. Domenica arriva il Catania? Ricordo che nella gara d’andata Cosenza prese un palo sullo 0-0, poi perdemmo. Rispetto ad allora, il Catania ha cambiato allenatore. Vengono da una sconfitta interna col Melfi e saranno incazzati, ma noi lo siamo ancora di più perché ci giochiamo qualcosa di importante. Dalla gara col Catania dipende il futuro e lo stesso scontro di Foggia. Sarà una partita fondamentale. Domenica mi aspetto tanta gente allo stadio“.