MELFI: sabato scorso piccolo tifoso ha accompagnato giocatori juventini in campo
Occasione tanto attesa per un piccolo tifoso di Melfi, che sabato scorso ha accompagnato in campo i calciatori juventini allo Juventus Stadium in occasione del confronto di Serie A con l’Empoli. Il sogno di Antonio di accompagnare i campioni da lui tanto amati è diventato realtà, in virtù di un’iniziativa riservata ai figli dei dipendenti della Fca di tutta Italia, di età compresa tra i sette e dieci anni, selezionati anche presso lo stabilimento di S. Nicola di Melfi dove lavora suo padre.
FALCONE (Viterbese): l’ex Catania ha firmato la scorsa settimana il primo gol in campionato
Prima realizzazione del campionato di Lega Pro edizione 2016/2017 per Luigi Falcone. L’ex attaccante del Catania, che nel calciomercato cosiddetto di riparazione ha lasciato la Reggiana sposando il progetto Viterbese, nei giorni scorsi ha messo a segno la prima rete nel girone A.
Precisamente il gol del momentaneo 1-0 laziale sul campo del Pontedera, sconfitto per 2-1. Si è trattato della seconda vittoria consecutiva della Viterbese in questo campionato, ma la gioia per il conseguimento dell’importante risultato è stata smorzata dall’inatteso ko interno subito con la Giana Erminio per 4-3.
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LUCARELLI (Messina): “Anastasi e Pisseri migliori nel derby. Su Valerio tanti club, anche Silva matto a venire qua…”
Cristiano Lucarelli, allenatore del Messina, torna sul derby perso in casa col Catania soffermandosi, in maniera particolare, sull’attaccante catanese Valerio Anastasi. Ecco quanto si legge su messinasportiva.it:
“Il 31 gennaio alle 19 avevamo una squadra rasa al suolo, mi sono dovuto prostituire per cercare di fare venire a Messina giocatori di D, che invece hanno rifiutato. Silva, Sanseverino e Anastasi sono stati tre matti a venire qua ed io li ringrazierò sempre”.
“Messina-Catania? Anastasi, insieme a Pisseri, è stato il migliore in campo. Gli ho detto che le parole del presidente devono servire da stimolo. Non a caso lo volevano squadre di tutti i gironi. L’ingenuità di cui parla Proto è legata alla nostra scarsa capacità di concretizzare. L’essenza del calcio è fare gol e non subirli. Adesso creiamo tanto, concretizziamo poco e subiamo al primo tiro”.
CATANIA: i convocati verso il Melfi, nessuna sorpresa
Terminata la seduta di rifinitura, svolta in mattinata a Torre del Grifo e seguita dalla conferenza pre-gara, l’allenatore del Catania Mario Petrone ha convocato 21 giocatori per la sfida al Melfi, in programma domenica alle 14.30 presso lo stadio “Angelo Massimino”. Nessuna sorpresa. Come più volte sottolineato non saranno della partita Baldanzeddu e Di Cecco. Questi gli atleti a disposizione:
PORTIERI – 1 Martínez, 12 Pisseri.
DIFENSORI – 3 Bergamelli, 26 De Rossi, 20 Djordjevic, 29 Longo, 33 Manneh, 16 Marchese, 15 Mbodj, 28 Parisi.
CENTROCAMPISTI – 27 Biagianti, 4 Bucolo, 23 Di Grazia, 21 Fornito, 32 Mazzarani, 30 Piermarteri, 5 Scoppa.
ATTACCANTI – 11 Barisic, 9 Pozzebon, 10 Russotto, 35 Tavares.
ANGELO MASSIMINO: il Calcio Catania lo ricorda
Nota del Calcio Catania per ricordare il “presidentissimo”
Ricorre oggi il ventunesimo anniversario della scomparsa del Cavaliere Angelo Massimino, che guidò il Calcio Catania per decenni con passione e tenacia. Ricordiamo la figura dell’entusiasta Presidente e del grande tifoso rossazzurro, rivolgendo un affettuoso pensiero ai familiari.PETRONE: “Gioco e risultati per puntare in alto, non mi fido del Melfi. Rigori no problem. Lodi non lo scopro io, condizione fisica Di Grazia non ottimale. Baldanzeddu e Di Cecco…”
Conferenza stampa alla vigilia di Catania-Melfi. Il tecnico rossoazzurro Mario Petrone focalizza l’attenzione su una partita che nasconde molte insidie, aspettandosi continuità dalla formazione etnea. Ecco le parole di Petrone evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Conosciamo le caratteristiche degli avversari. Il Melfi ha cambiato guida tecnica da una settimana, fa un numero di gol importanti per una squadra che lotta per non retrocedere ed è in fondo alla classifica. Ha modificato anche il modo di giocare ma il Catania è preparato a qualsiasi atteggiamento tattico dei lucani. Non ci adattiamo al modulo avversario ma sfruttiamo le nostre caratteristiche per cercare di ottimizzare il gioco. Io guardo la mentalità, non esiste un sistema di gioco vincente a prescindere. Dobbiamo mettere i calciatori nelle condizioni di dare tutto, difficilmente faccio giocare gente fuori ruolo ma è una componente fondamentale lo spirito di sacrificio, vedi il lavoro fatto da Russotto a Messina. Si tratta di un aspetto che accresce l’autostima”.
“I ragazzi sanno benissimo che bisogna dare sempre tutto, al di là dell’avversario di turno. Il Catania deve essere umile perché è con l’umiltà e lottando su ogni pallone che si raggiungono gli obiettivi. Non dobbiamo guardare la classifica degli altri, sfruttiamo al meglio le nostre potenzialità. Domenica la mia squadra dovrà assolutamente dare continuità a quanto di importante fatto a Messina. Dobbiamo giocare con la stessa fame della scorsa settimana. Altrimenti il Catania non arriverà da nessuna parte.”.
“Possiamo giocare sia con la linea difensiva a tre uomini che a quattro, senza problemi. Le aspettative aumentano di giorno in giorno e le soluzioni non mancano perché, globalmente, i ragazzi stanno bene. In ottica Play Off dobbiamo dimostrare di avere la capacità di giocare bene a calcio nel più breve tempo periodo, non si può praticare calcio essenzialmente difensivo. In base alle caratteristiche dei giocatori che ho, devo cercare di tirare fuori il meglio puntando sulla determinazione del collettivo nelle giocate. Come stanno Baldanzeddu e Di Cecco? Stanno recuperando. Dalla fine della settimana prossima avremo un quadro definitivo della situazione per Domenico, mentre Ivano ha poche problematiche dal punto di vista organico e, nel giro di 3-4 settimane, lo rivedremo sicuramente in campo. Prima di Di Cecco”.
“Nel quarto d’ora finale di Catania-Taranto abbiamo avuto un forcing nella loro metà campo con l’ingresso di Barisic. A Messina si sono registrati ulteriori progressi. Crescendo l’autostima del gruppo perché il Catania solo una volta, nelle precedenti gare, ha avuto la capacità di ribaltare il risultato. Barisic al ‘Franco Scoglio’ ha rappresentato una soluzione molto valida su un terreno di gioco molto pesante. Magari in altre situazioni sarebbe stato determinante un elemento come Di Grazia. A proposito di Andrea, però, già al 65’ contro il Taranto aveva i crampi e non me l’aspettavo sinceramente. Situazione anomala. Valuto molto attentamente le condizioni fisiche dei giocatori. Considerato che nelle ultime dieci gare viene effettuato un dispendio di energie maggiore causa caldo, lo staff lavora a tempo pieno sulle tabelle quotidiane relative al dispendio del singolo giocatore. Stiamo facendo un lavoro mirato sul piano fisico per portare tutti i calciatori all’80%. Vanno ottimizzate al meglio le risorse tecniche”.
“Problema calci di rigore? Capita di sbagliare più volte dal dischetto in una stagione. Non sono abituato a puntare il dito su chi fallisce il penalty. Speriamo di trasformarlo domani magari (sorride, ndr). I ragazzi meritano fiducia. Facciamo allenamenti specifici a riguardo. Io multato per avere scelto di fare calciare il penalty a Pozzebon? La multa è simbolica. Il Direttore Lo Monaco sprona ad essere concentrati e determinati sempre, non era semplice piazzare un rigore domenica scorsa in un campo del genere. Pozzebon era rammaricato, non ci avrebbe dormito la notte se non avessimo vinto”.
“L’espulsione di Gil a Messina? Proviene da un campionato straniero. Ha un tipo di marcatura che va corretta per quanto concerne i nostri canoni calcistici. Lodi? Sarà sicuramente un giocatore importante per il Catania nella prossima stagione, non lo scopro certo io. Scoppa adattato in difesa pista percorribile? Preferisco che Federico lotti per il posto da titolare a centrocampo, piuttosto che arretrarlo in difesa facendogli ricoprire un ruolo non suo. Ho anche Mbodj e Longo come alternative. Longo è un giovane della Berretti che vanta una struttura fisica importante, pure Mbodj si sta allenando benissimo”.
PUGLISI: medico sociale Catania compie 64 anni
Il Calcio Catania informa che in data odierna il dottor Antonino Puglisi ha compiuto 64 anni di età: tutto il Catania rivolge al medico sociale rossoazzurro i più sinceri auguri, a cui si associa la nostra redazione.
BORGHI (Esclusiva): “Catania non sarà appagato col Melfi. Credo in Petrone e sognare si può. Famoso avrebbe apprezzato vittoria derby…”
L’ex giocatore del Catania Carlo Borghi, intervenuto telefonicamente ai microfoni di Radio Studio Italia nel corso della trasmissione condotta da Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania.com, ha commentato la vittoria di Messina ed il futuro della squadra di Mario Petrone in questo campionato di Lega Pro.
Il Catania è reduce dal vittorioso derby contro il Messina. Un ricordo dei derby giocati da Carlo Borghi…
“Il derby è sempre stato uno tra i più sentiti dalla tifoseria e da noi stessi giocatori. Sicuramente al primo posto c’è quello contro il Palermo, il derby di Sicilia per eccellenza. Possiede un fascino diverso, anche perché vede scontrarsi due grandi città aventi delle altrettante importanti tradizioni calcistiche. La vittoria contro il Messina, a livello personale, mi ha reso felice per la sua importanza relativamente alla classifica, ma anche per quanto riguarda il morale della squadra e dell’ambiente. Il collettivo rossoazzurro ha così guadagnato maggiore fiducia da parte della tifoseria”.
Nonostante le condizioni climatiche avverse, la tifoseria catanese ha seguito la squadra in circa 600 unità. Tu hai più volte ribadito ai nostri microfoni il grande calore mostrato sempre dai sostenitori dell’Elefante…
“Assolutamente. L’aspetto più importante è che la vittoria sia arrivata. Una vittoria sofferta e proprio per questo motivo ancora più bella. Probabilmente per come stava procedendo la gara, soltanto in pochi avrebbero creduto ad una vittoria del Catania. E’ stata una bella dimostrazione di carattere”.
Incontro ricco di colpi di scena e certamente non per deboli di cuore! Una vittoria sofferta, in puro stile Catania, che incanta anche per questo…
“Le vittorie sofferte sono quelle più avvincenti e che vengono maggiormente ricordate negli anni, piuttosto che un 2-0, 3-0 o 4-0. A parte il fatto che abbia decisamente contribuito a creare maggiore entusiasmo in città e nella tifoseria. Vittoria che sarebbe stata apprezzata da Ciccio Famoso, una grandissima persona che ha amato il Calcio Catania”.
Ora si presenta l’ostacolo Melfi. Nonostante il fatto che la squadra lucana occupi l’ultimo posto in classifica, pensi che ci possa essere il rischio di appagamento oppure i rossoazzurri cavalcheranno l’onda?
“Io penso che questo pericolo non sussista, anche perché reputo che il tecnico sappia benissimo motivare i ragazzi in partite del genere. Forse questi incontri rientrano tra quelli maggiormente insidiosi qualora subentri il rilassamento. La partita potrebbe spronare ad affrontare la cavalcata finale nel migliore dei modi. Generalmente i campionati si decidono proprio in questa fase, quindi sarebbe importante costruire una serie di partite utili e, perché no, sognare. Anche se, a onor del vero, i punti di penalizzazione incidono parecchio”.
Quindi reputi che questa possa essere la partita giusta per dare un seguito alla vittoria di Messina?
“Sì, sono quelle partite sulla carta semplici che, se non prese con la giusta concentrazione, possono risultare difficili. Ma reputo che il tecnico possieda il giusto temperamento e le qualità per preparare al meglio i ragazzi sul piano motivazionale”.
Obiettivamente, da qui fino alla fine del campionato, secondo te dove può arrivare il Catania targato Petrone?
“Come dicevo prima, i campionati si decidono generalmente a partire da marzo. Se la squadra in questo periodo riesce ad ottenere ottimi risultati e si presenta nel rush finale in condizioni mentali e fisiche ottimali, allora potrà dire molto. Purtroppo incidono notevolmente i 7 punti di penalizzazione subiti ad inizio stagione ma, vedendo il buon valore posseduto dalla squadra ed in veste di tifoso, credo nel sogno promozione. Certo, bisogna riconoscere che si tratterebbe di una vera e propria impresa che effettuerebbe la squadra. E poi l’aspetto di sognare in grande si potrebbe rivelare determinante per i giocatori, una motivazione in più per loro”.
Ringraziamo Carlo Borghi per la gentile concessione dell’intervista.
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CATANIA: da statuine a gladiatori, adesso nuovo banco di prova
Lo rimarchiamo, una volta di più. Vietato sottovalutare il Melfi. Sbagliatissimo considerare agevole l’avversario lucano. La sfida di domenica pomeriggio nasconde tante insidie, i melfitani vogliono dimostrare di essere squadra all’altezza della Lega Pro. Il Catania, dal canto suo, ha il vantaggio di sfruttare il tradizionale “effetto Massimino” e la spinta emotiva che può generare una vittoria come quella di Messina.
Rossoazzurri galvanizzati dalla rimonta effettuata in terra peloritana. A Messina un Catania determinato è riuscito ad incamerare i tre punti, reagendo alle difficoltà con carattere e personalità. Le undici statuine viste in campo contro il Taranto all’esordio di Mario Petrone sulla panchina etnea, specialmente nel primo tempo, si sono tramute in gladiatori allo stadio “Franco Scoglio”.
Segno che, in poco tempo, il tecnico napoletano ha trasmesso una mentalità diversa alla squadra. Facendo capire ai giocatori che, adottare un atteggiamento propositivo sia in casa che fuori, può essere nelle corde di questo Catania, a cui la qualità e la tecnica certamente non mancano. Adesso un nuovo banco di prova si presenta, con l’intento di proseguire sulla strada della continuità.
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