CATANIA: altro doppio turno casalingo, stavolta da sfruttare al meglio
E’ già successo al Catania, in questo campionato, di disputare un doppio turno casalingo. Si pensava che Akragas ed Unicusano Fondi fossero gli avversari ideali per rilanciare le ambizioni rossoazzurre, invece, il Catania ha ottenuto un solo punto nelle due gare citate. Decisamente meno rispetto a quanto si poteva prevedere. Adesso, ancora una volta due turni consecutivi tra le mura amiche si presentano per il Catania: avversari il capolista Lecce e la Paganese. La squadra di Pino Rigoli, stavolta, è chiamata a sfruttare al meglio il doppio turno interno per risollevarsi.
ROSSETTI (Vibonese): deve operarsi, potrebbe rientrare ad aprile
Sfortunato episodio per l’attaccante di proprietà del Catania ed attualmente in prestito alla Vibonese, Mattia Rossetti. Il ragazzo sarà infatti costretto ad operarsi al ginocchio e resterà fuori dal campo per diversi mesi. Tegola per la formazione calabrese che non potrà disporre del promettente giocatore classe 1996 forse fino ad aprile, quando si avvicinerà la conclusione del campionato di Lega Pro.
CATANIA: Lo Monaco e Franco presenti agli allenamenti
Alla ripresa degli allenamenti a Torre del Grifo Village, in vista di Catania-Lecce, hanno presenziato anche l’Amministratore Delegato rossoazzurro Pietro Lo Monaco ed il Presidente Davide Franco. Entrambi sono stati vicini alla squadra facendo sentire il proprio supporto. Lo Monaco, in particolare, si è intrattenuto con i giocatori strigliandoli in vista del prosieguo della stagione e sicuro che, tirando fuori gli attributi, questo Catania possa ancora recitare un ruolo da protagonista in campionato nonostante l’enorme distanza dai primi posti in classifica.
MAGGIONI: quando l’arbitro di Catania-Lecce venne accusato di razzismo
Ottobre 2013, campionato Allievi Nazionali. Durante la gara Novara-Pavia, l’arbitro Lorenzo Maggioni, designato per Catania-Lecce di domenica pomeriggio, secondo la versione dell’allora tecnico della squadra pavese Mark Iuliano avrebbe apostrofato Christian Comi, giovane calciatore di mamma cubana e papà italiano, con un “vattene, negro del cazzo”.
Sulla base del referto del signor Maggioni, Iuliano venne squalificato per sei mesi con un’ammenda di 250 euro perché «al termine dell’incontro entrava nello spogliatoio dell’arbitro e lo insultava e minacciava di morte ripetutamente, accusandolo di aver proferito frasi razziste nei confronti di un proprio giocatore. Dopo che il direttore di gara usciva dal locale doccia e si recava nella parte dello spogliatoio ove si trovavano i suoi assistenti insieme ai dirigenti delle due società, reiterava tali minacce ed insulti ed inoltre lo spingeva, facendolo arretrare di alcuni passi. Situazione che cessava solo a seguito dell’intervento dei dirigenti che lo allontanavano a fatica mentre continuava a minacciare l’Arbitro».
Una ricostruzione totalmente diversa da quella di Iuliano: “Chistian era in lacrime a fine gara per quell’insulto razzista, che l’arbitro ha pronunciato dopo che il mio giocatore aveva protestato per un calcio ricevuto alla schiena – racconta Iuliano – così alla fine della gara sono entrato nello spogliatoio dell’arbitro e gli ho detto, energicamente, come si era permesso di insultare in quel modo un ragazzo di 16 anni, lui che dovrebbe essere un educatore come noi allenatori. Certo, ho urlato, ma Maggioni non l’ho assolutamente toccato né minacciato di morte, né mi sono avventato contro di lui. Sarebbe bastato scusarsi e invece l’arbitro ha negato. Allora ho chiamato il ragazzo, che ha confermato tutto: a quel punto, sì, sono stato io a insultarlo perché era stato anche bugiardo. Lo rifarei mille volte”.
Christian Comi, invece, disse che “in campo ci zittiva dicendoci che avremmo potuto parlare solo quando fossimo arrivati, come lui, in Lega Pro. E’ giusto che un arbitro si faccia rispettare, che abbia autorevolezza, ma non che insulti: una cosa del genere non mi era mai capitata”.
CATANIA: da Bucolo a Silva, cambiate le gerarchie a centrocampo
Se in attacco qualcosa è cambiato nelle gerarchie del Catania favorendo l’inserimento di Andrea Di Grazia e Maks Barisic, anche nel reparto di centrocampo si sono registrate delle importanti novità nelle ultime settimane. Significativamente ricordiamo le panchine dei sudamericani Gladestony Da Silva e Federico Scoppa.
Il brasiliano e l’argentino sono stati rispettivamente rimpiazzati da Domenico Di Cecco e Rosario Bucolo, giocatori dotati di maggiore esperienza. Dopo un positivo avvio di stagione, sia Scoppa che Silva (quest’ultimo soprattutto) si sono allontanati dal rettangolo di gioco. Adesso attendono il momento giusto per tornare in campo, assicurando un impegno continuo e costante nel corso degli allenamenti.
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CATANIA: non ti sei ancora calato nella realtà della Lega Pro
Quanto è dura la vita in Lega Pro. Un autentico inferno per le squadre dal tasso tecnico elevato ma che non si sono ancora calate nella realtà del campionato di terza serie come nel caso del Catania. In più pesano come un macigno i 7 punti di penalizzazione inflitti alla squadra rossoazzurra. Tristemente giù a quota 5 in classifica con lo stesso punteggio del Melfi fresco di ripescaggio, il Catania stenta a decollare.
Sembrava che la vittoria nel derby casalingo con il Messina potesse dare lo sprint necessario per inanellare un’importante serie di successi consecutivi. Invece a Melfi i rossoazzurri non soltanto non sono riusciti a fare bottino pieno, ma hanno persino rischiato il clamoroso ko se Maks Barisic non avesse trafitto il portiere avversario nel finale di gara siglando l’1-1.
La qualità nell’organico a disposizione di Pino Rigoli è fuori discussione, ma la squadra dà l’impressione di non avere ancora capito esattamente come approcciare in questa categoria. Non è sufficiente badare ai tecnicismi, alle giocate di pregevole fattura, ai colpi di tacco, ai dribbling per sfondare in Lega Pro.
Complessivamente il livello tecnico del campionato lascia molto a desiderare privilegiando la grinta e l’agonismo. Serve una spiccata capacità di corsa, carattere e determinazione. Allora sì che il Catania può imporsi aggiungendo la qualità di cui dispone. Ma da sola non basta per vincere. L’Elefante deve ragionare con una mentalità da Lega Pro. Archiviando il passato nelle categorie superiori e canalizzando ogni energia su ogni singola gara di questo campionato.
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LECCE: molti pezzi pregiati “risparmiati” per Catania
Freddi, Lepore, Vitofrancesco, Caturano, Mancosu, Giosa e Torromino. Non si scorgono i nomi di questi giocatori nella lista dei convocati leccesi per il confronto di Coppa Italia con la Virtus Francavilla. E’ evidente il fatto che l’allenatore giallorosso Pasquale Padalino abbia l’intenzione di risparmiare molti dei cosiddetti pezzi pregiati applicando il turnover, con un occhio anche alla successiva partita di campionato a Catania.
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